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A Venezia arrivano gli autobus a idrogeno

A Venezia arrivano gli autobus a idrogeno

La rivoluzione della mobilità pubblica prosegue spedita. Brugnaro: “Non parliamo solo di transizione energetica ma la realizziamo concretamente, con la tutela e la salvaguardia ambientale, sociale ed economica”

Un paio d’anni fa, le isole del Lido di Venezia e Pellestrina sono state le prime a vantare una mobilità pubblica interamente elettrica.
Ora Mestre inaugura l’era dell’idrogeno.
Con 4 autobus nuovi di zecca, presentati come i pionieri di una svolta green che ha già gettato in città le basi, a giugno 2022, con l’apertura in Italia della prima stazione di rifornimento a idrogeno in ambito urbano: quella di via Orlanda gestita da Eni.
Sarà lì che i nuovi autobus, silenziosissimi, con telecamere di sicurezza, sistema di rilevamento degli utenti della strada vulnerabili, Gps, monitor LCD per i sistemi di info-mobilità, prese USB, pedana manuale per l’accesso ai disabili e illuminazione LED, si forniranno.

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La stazione a idrogeno a Mestre (Ve)

Brugnaro: “Ne arriveranno altri 90”

“Credo fortemente nell’idrogeno quale fonte energetica del futuro – ha asserito il sindaco Luigi Brugnaro presentandoli durante la conferenza stampa che si è tenuta stamani- Siamo tra i primi in Italia ad aver investito con coraggio su questa tecnologia. Dopo questi quattro autobus, ne arriveranno altri 90 – ha anticipato -.  Un segno tangibile e concreto della volontà di presentare Venezia come la Capitale Mondiale della Sostenibilità, parte di quel processo tecnologico su cui Venezia crede ed investe, con l’obiettivo di dare una prospettiva di futuro e di lavoro. Con la tecnologia e la scienza – ha concluso -possiamo guardare insieme al futuro delle nuove generazioni”.

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Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro durante la conferenza stampa di presentazione

Non parliamo solo di transizione energetica, ma la realizziamo concretamente, con la tutela e la salvaguardia ambientale, sociale ed economica. La più antica città del futuro si mette a disposizione delle altre amministrazioni che potranno guardare a quanto stiamo facendo”.

Venezia protagonista del cambiamento

I quattro primi autobus entreranno in servizio già nel corso della settimana. Due sono stato finanziati dal Comune di Venezia nell’ambito del programma REACT-EU.
L’acquisto degli autobus a idrogeno è stato infatti finanziato dall’Unione europea, che per la restante parte della flotta veneziana ha stanziato 58 milioni di euro.
Gli altri due sono stati in parte (1.129.500 euro) finanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite la Regione Veneto e in parte dalla stessa AVM per un importo pari a 125.500 euro.


“Il tema della mobilità sostenibile è centrale in Europa e nelle strategie di innovazione e perseguimento degli obiettivi posti dall’UE e noi vogliamo essere protagonisti del cambiamento anche all’interno del sistema Italia – ha detto il presidente di AVM Paolo Pettinelli -. Gli altri autobus, settantacinque mezzi 12 metri e quindici mezzi 18 metri, entreranno in funzione tra il 2024 e il 2026, finanziati dal PNRR”.

Un’intera flotta a zero emissioni

L’idrogeno, è stato spiegato, “viene introdotto in pressione a 350 bar sotto forma gassosa” in un serbatoio da 1560 litri (37,5Kg di idrogeno). Una cella a combustibile da 70 kW è posizionata sul tetto mentre una batteria LTO con una capacità di 30kWh “può fungere come fonte di energia ausiliaria alimentando il motore elettrico in condizioni stradali difficili e offrendo un’autonomia aggiuntiva per le emergenze”.
La rivoluzione della mobilità veneziana potrà contare, entro la fine del 2024, anche su ulteriori 33 autobus elettrici “che andranno a definire la nuova flotta AVM/Actv a zero emissioni per il trasporto pubblico urbano e suburbano – ha aggiunto il presidente Actv Luca Scalabrin -. Stiamo lavorando per rendere il servizio sempre più sostenibile e confortevole per tutti i cittadini del territorio metropolitano”.

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Boraso: “Vogliamo innalzare il livello di sicurezza e di qualità della vita dei cittadini”

Accanto a questi, ci saranno anche “venti nuovi tram e ulteriori mezzi green acquistabili con le economie derivanti dalle gare aggiudicate – ha aggiunto il direttore generale del Gruppo AVM Giovanni Seno -. Stiamo programmando il futuro del gruppo lungo le direttrici dell’innovazione tecnologica e della sostenibilità ambientale tramite un processo di progressiva transizione energetica e digitale”.
Una volontà supportata dall’amministrazione. “La circolazione di mezzi nuovi elettrici o a idrogeno per le strade del nostro territorio è un messaggio inequivocabile di come questa Amministrazione sia impegnata per innalzare il livello di sicurezza e di qualità della vita dei cittadini – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità Renato Boraso – La volontà è quella di proseguire nel rinnovo della flotta cogliendo le opportunità che finanziamenti comunitari, nazionali e regionali sapranno offrirci”.

Consuelo Terrin

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