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Venezia al secondo step per la transizione verde

Venezia al secondo step per la transizione verde

Licenziata la delibera che sblocca la realizzazione del Parco dell’idrogeno e delle energie innovative: nel 2026 gli autobus viaggeranno con H2 locale

L’obiettivo è stato fissato da tempo: rendere Venezia capitale mondiale della sostenibilità.
E la corsa verso la transizione verde segna ora un’altra tappa.
Dopo l’inaugurazione, a Mestre, nel giugno 2022, del primo distributore di idrogeno in ambito urbano, si gettano le basi per centrare lo step fissato a giugno 2026, quando l’intera flotta di autobus sarà a idrogeno.
Su un’area di circa 2 mila metri quadrati localizzata in via Righi e di proprietà di EniLive, che ha vinto la gara ed è ufficialamente partner ora di Avm in questa nuova avventura, nascerà infatti una stazione non solo di rifornimento ma anche di produzione di H2 per i 90 autobus (4 sono già stati presentati lo scorso settembre) che garantiranno il trasporto pubblico a zero emissioni in tutto il territorio del comune di Venezia. Il progetto gode del finanziamento previsto dalla strategia nazionale per lo sviluppo di una filiera italiana nella transizione verde. Dal Pnrr arriva così il contributo di 5,75 milioni di euro finanziati per la nuova stazione di via Righi a Mestre.

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Il presupposto: la delibera di riclassificazione dell’area

A rendere possibile l’avvio del percorso è ora lo sblocco dell’iter reso possibile dal licenziamento da parte della Giunta comunale della delibera del Consiglio relativa alla variante per la realizzazione del Parco dell’idrogeno e delle energie innovative.
Il passaggio formale necessario a dare il via alla realizzazione del progetto riguardava il cambio di destinazione della zona interessata dall’intervento, già utilizzata per l’imbottigliamento dei lubrificanti.
La riclassificazione dell’area produttiva consentirà infatti di insediare le attività legate alla produzione e distribuzione dell’idrogeno e di altre energie pulite.

Il progetto della stazione di rifornimento di idrogeno

Come ha ricordato l’assessore comunale all’Ambiente, Massimiliano De Martin, “Avm (società comunale che gestisce il trasporto pubblico locale, ndr) ha avviato una procedura ad evidenza pubblica per individuare un partner privato interessato alla progettazione, costruzione e gestione di un impianto di rifornimento di idrogeno nel territorio del Comune di Venezia”.
Effettuata la gara, il partner è stato individuato in EniLive, che ha messo a disposizione l’area di sua proprietà, inutilizzata dal 2017, a poca distanza da quella in cui sarà realizzata la stazione di rifornimento e in corrispondenza del canale navigabile Brentella. La localizzazione degli impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione renderà quindi possibile un futuro utilizzo per rifornire anche barche alimentate a idrogeno.

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L’impianto di produzione di idrogeno

La stazione di rifornimento si inserisce nel più ampio progetto incentrato sull’idrogeno “verde”, cioè a zero emissioni, portato avanti dalla società Green Hydrogen Venezia, compartecipata al 50% da Agsm/Aim ed Eni.
La produzione destinata agli autobus sarà infatti garantita grazie a un impianto di elettrolisi dell’acqua alimentato prevalentemente da elettricità rinnovabile.
Per lo sviluppo di una filiera italiana, il governo ha stanziato 3.64 miliardi di euro.
Serviranno a dar vita a 54 Hydrogen Valley in siti industriali dismessi da completare entro il 2026, a progetti flagship e a stazioni di idrogeno sia su strada che ferroviarie.

Alberto Minazzi

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