Ambiente +

Nasce a Venezia il primo distributore di idrogeno

Nasce a Venezia il primo distributore di idrogeno
La nuova stazione di idrogeno a San Giuliano

Venezia si prepara a risolvere il principale problema dei motori del futuro che non inquinano: quello del rifornimento. Perché, almeno in Italia, a fronte di un parco veicoli che si sta rinnovando sempre più all’insegna del green, mancano ancora sufficienti stazioni in cui fare il pieno di idrogeno per consentire il vero salto di qualità alle moderne tecnologie. Il percorso avviato un anno e mezzo fa nella realtà lagunare è giunto adesso a un fondamentale punto di svolta.

A San Giuliano la stazione fissa

La Giunta veneziana ha infatti approvato la delibera che prevede la ristrutturazione della stazione di rifornimento Eni di via Orlanda 6/A, nell’area di San Giuliano. Il progetto, che ora dovrà essere discusso per l’approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale, prevede tra l’altro la realizzazione di nuovi impianti per il rifornimento di carburanti.

Tra questi, oltre ai tradizionali benzina e gasolio, vi saranno anche l’idrogeno per autotrazione e l’elettricità, con la previsione di 2 stalli per la ricarica dei veicoli. A completare il rinnovo della stazione di rifornimento, la costruzione di un locale che ospiterà un punto ristoro e un impianto di autolavaggio.

La stazione di idrogeno Eni a San Giuliano Venezia
La stazione di idrogeno Eni a San Giuliano Venezia

Venezia e la mobilità green

L’ok del Consiglio consentirà di rilasciare il necessario permesso di costruire. In tal modo si darà seguito concreto all’accordo firmato il 9 settembre 2019 da Comune, Eni e Toyota per l’avvio della sperimentazione della mobilità a idrogeno nel territorio veneziano. È un ulteriore tassello della svolta “green” decisa negli ultimi anni da Venezia, sia sul fronte delle produzioni che su quello della decarbonizzazione dei trasporti.

Risale a giugno 2018 il passaggio, sempre in collaborazione con Toyota, dal car sharing tradizionale a quello che utilizza auto ibride. Un servizio che ha permesso sensibili riduzioni di emissioni di anidride carbonica e ossidi di azoto nell’aria. Vi è poi il progressivo passaggio all’utilizzo di autobus esclusivamente elettrici giunto già a una fase avanzata nelle isole di Lido e Pellestrina.

L’impegno di Eni

In base all’accordo sottoscritto con il Comune di Venezia, Eni ha assunto una serie di impegni legati alla sperimentazione della mobilità a idrogeno. Per 10 anni dall’inizio della gestione, la compagnia fornirà ad esempio una relazione annuale sull’andamento, la tipologia e le principali caratteristiche di utilizzo dell’impianto di distribuzione di idrogeno. E l’iniziativa sarà divulgata attraverso forme di pubblicità e sponsorizzazione.

Il beneficio per le casse pubbliche si tradurrà anche in un accesso agevolato, anche dal punto di vista economico, per le aziende pubbliche controllate dal Comune al rifornimento di idrogeno. Questo al fine di favorire la sperimentazione anche su mezzi pubblici. Eni finanzierà infine anche uno studio a livello post-universitario sull’esercizio dell’impianto come best practice di sostenibilità ambientale in materia di trasporto.

stazione idrogeno Venezia localizzazione
stazione idrogeno Venezia localizzazione

Come funziona l’idrogeno per autotrazione

L’idrogeno può essere prodotto a partire da una serie di fonti energetiche, anche rinnovabili. All’interno delle celle di combustione dei motori alimentati con questo elemento chimico si viene a creare una reazione con l’ossigeno introdotto dalle prese d’aria del veicolo. Con la cosiddetta elettrolisi inversa, si vengono così a creare energia elettrica, calore ed acqua.

È proprio l’elettricità prodotta tramite questo processo che viene utilizzata dal motore per la trazione del veicolo. Grazie al fatto che l’elettrolisi inversa non genera altri prodotti di scarto, l’unica emissione nell’ambente è quella dell’acqua. Sotto forma di vapore, questa viene così espulsa dal veicolo attraverso il tubo di scarico, senza inquinare aria e ambiente.

I distributori di idrogeno: un po’ di storia

Il primo distributore a idrogeno della storia risale al 2000, quando Ford e Air Products lo realizzarono a Dearborn, nel nord degli Stati Uniti. Anche se non ancora in forma capillare, per assistere a un primo vero inizio della diffusione di questi impianti bisogna però attendere gli anni Dieci del nuovo millennio. Islanda (già nel 2003), Danimarca e Giappone, ma anche Svizzera e Gran Bretagna, sono tra i Paesi che hanno scelto di puntare su questo tipo di carburante. Ma soprattutto lo ha fatto la Germania, dove sono dislocate circa la metà delle stazioni di servizio presenti oggi in Europa.

In Italia, il principale distributore è quello mobile di Bolzano Sud, all’uscita dell’autostrada A22, dopo gli esperimenti di Milano-Bicocca (2004), Mantova (2007), Roma-Fiumicino (2007) e soprattutto Collesalvetti (in Toscana, vicino a Livorno, inaugurato nel 2006). Quello di Venezia potrebbe dunque essere il primo attivo in un contesto urbano.

Alberto Minazzi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.


Leggi anche: