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Luoghi del Cuore FAI 2023: i vincitori

Luoghi del Cuore FAI 2023: i vincitori

Il Fai ha presentato i risultati dell’11^ edizione. Il primato dei beni religiosi

“Il tempo, quando entra qui, si ferma un attimo e si toglie il cappello”.
E’ con questa suggestiva citazione che il vincitore dell’XI edizione dei  Luoghi del Cuore FAI 2023 viene presentato.
Si tratta di una piccola chiesetta abbaziale a navata unica costuita nel feudo di Gallipoli, a Lecce, all’epoca dei crociati.
Dedicata a San Pietro dei Samari, conserva ancora un’iscrizione che la data al 1148, quando il condottiero dei crociati Ugo di Lusignano, giunto nel feudo, decise di erigerla laddove sbarcò San Pietro, reduce dalla Samaria.

FAI 2023
PUGLIA Chiesetta di S.Pietro dei Samari, Gallipoli LE© Silvio Zecca

Il prezioso bene, che ha raccolto 51.443 voti, potrà ora contare su un lavoro di recupero grazie al premio di 50 mila euro erogato dal Fondo per l’Ambiente Italiano.
Altri tre premi, da 40, 30 e 20 mila euro, sono invece previsti per il secondo, il terzo classificato e il primo tra i borghi.
Andranno rispettivamente del molisano Museo dei Misteri di Campobasso (secondo con 32.271 voti), luogo collegato alla devozione popolare e dove venivano issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante la processione del Corpus Domini, della chiesa di San Giacomo della Vittoria, nel centro di Alessandria e del borgo medievale di Cremolino, vincitore della classifica speciale “I borghi e i loro luoghi”.

Cremolino (AL) ©Morelli_MesturiniFMP

“Narrate, gente, la vostra terra”

L’edizione 2023 dei Luoghi del Cuore FAI attende ancora però un nuovo vincitore: quello del contest, lanciato quest’anno per la prima volta, “Narrate, gente, la vostra terra”.
Chiunque potrà contribuire a valorizzare il proprio luogo del cuore attraverso un racconto vocale basato su una descrizione, un ricordo, una celebrazione o un messaggio intimo o personale. I messaggi potranno essere inviati, seguendo le istruzioni su www.iluoghidelcuore.it, entro il 15 settembre.
Al luogo oggetto della narrazione vincitrice, che sarà annunciata a novembre, andranno 5 mila euro per un progetto di valorizzazione.

Le leadership regionali

Il trend che ha visto, tra gli oltre 38.800 luoghi scelti, in 6.508 Comuni (l’82,4% del totale di quelli italiani), una prevalenza dei luoghi sacri nella destinazione del milione e mezzo di voti raccolti fino al 15 dicembre, è ribadito anche dai luoghi più votati regione per regione.
Tra le poche eccezioni, la via Vandelli, considerata la madre di tutte le strade (si trova tra Emilia Romagna e Toscana), 4^ assoluta,  un paesaggio culturale come il nostro Carso del Friuli Venezia Giulia (13°), il Sentiero degli Ulivi dell’Umbria (18°) e il vallone di Cime bianche in Valle d’Asota, pur solo 172° a livello nazionale

EMILIA-ROMAGNA Via Vandelli, Montecuccolo MO© FAI

E poi il villaggio operaio di Crespi d’Adda in Lombardia (9°), la ferrovia del Centro Italia tra Abruzzo e Lazio (27^), il museo Mulino Belsito di San Giovanni in Fiore in Calabria (20°), il castello ducale di Marignano in Campania (12°) e villa e parco Ceroni Rambelli di San Benedetto del Tronto (Marche, al 41° posto).
Leadership regionale a tema religioso invece per Basilicata (chiesa e monastero della SS. Annunziata di Genzano di Lucania, 21^ assoluta), Liguria (basilica dei Fieschi di Cogorno, 6^), Sardegna (monastero di Santa Chiara di Oristano, 30°), Sicilia (cimitero vecchio di Santo Stefano di Camastra, 15°)  Trentino Alto Adige (chiesa di San Bartolomeo in località Pegaia, a Peio, 65^) e il Veneto (complesso conventuale di San Francesco della Vigna, a Venezia).

San Francesco della Vigna e il podio del Veneto

Con 8.833 voti, il complesso di San Francesco della Vigna, a Venezia, segnalato dallo scrittore e accademico Antonio Scurati, ha conquistato la 25^ posizione assoluta.
Si tratta di un convento, con annessa coltivazione della vite, che iniziò la sua storia addirittura nel 1253 grazie a una donazione di un terreno con case e una piccola chiesa dedicata a San Marco effettuata da parte del figlio del doge Pietro Ziani ai frati minori.

 FaI 2023
Il chiostro del convento di San Francesco della Vigna, a Venezia

Alla fine del XIII secolo fu edificato l’insediamento stabile, con chiesa e convento annesso, all’interno del quale trovò posto anche un’importante biblioteca.
Ampliato a fine Quattrocento, vide nel 1534 la ristrutturazione della chiesa, affidata a Jacopo Sansovino, con la facciata invece realizzata da Andrea Palladio nel 1564. L’obiettivo di chi lo ha votato è stato quello di preservare il complesso da possibili interventi residenziali e valorizzarne la conoscenza.
Sono infatti numerose le curiosità poco note che si possono trovare a San Francesco della Vigna.
Da qualche anno, per esempio, è stato ricollocato in chiesa, dopo la ristrutturazione, un antico crocefisso “parlante” di inizio 1400.
Di recente, dopo 180 anni, è stata anche ritrovata un’antica vera da pozzo riprodotta anche nelle opere di Canaletto e Francesco Guardi.
La vigna, invece, è la più antica di tutta la città e ancor oggi produce circa un migliaio di bottiglie di vino “Harmonia mundi”.

Nella classifica regionale del censimento Fai, il complesso veneziano ha raccolto più del doppio dei voti rispetto ai basalti colonnari del parco San Marco di Gambellara, a Vicenza, al secondo posto in Veneto (e al 76° nazionale) con 4.044 preferenze.
A completare il podio, il barco (un incrocio tra castello e villa veneta) della Regina Caterina Cornaro ad Altivole, a Treviso.

Il censimento dei “Luoghi del Cuore”

Il censimento del Fai è la più importante campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo.
Grazie ai “Luoghi del Cuore”, ricorda il Fondo per l’Ambiente Italiano, dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, attraverso contributi che hanno generato investimenti per un valore stimato 10 volte superiore.
A marzo, il Fai lancerà anche un bando, aperto a tutti i luoghi che hanno ricevuto almeno 2.500 preferenze, per raccogliere progetti concreti di recupero o valorizzazione finanziabili fino a 30 mila euro.

Alberto Minazzi

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