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Giornate FAI d'Autunno, alla scoperta dei tesori del nostro territorio

Giornate FAI d'Autunno, alla scoperta dei tesori del nostro territorio
Venezia, Palazzo Corner Mocenigo, foto di Metamorphosi

Prendete nota di queste quattro date:  17/18 e 20/21 ottobre.
In questi due fine settimana il Fondo Ambiente Italiano raddoppia le “giornate FAI d’Autunno” per permettere le visite in totale sicurezza all’inestimabile patrimonio del nostro Paese.

Le Giornate FAI d’Autunno, che si svolgono con il Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, della Regione del Veneto e di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane, daranno la possibilità di visitare mille luoghi in tutta Italia, dalla Chiesa e Convento di San Bonaventura a Caltagirone in Sicilia, al Castello di Avio in Trentino, passando per il Bosco di San Francesco ad Assisi.
Questa edizione che, visto il periodo storico ha una valenza ancor più importante, è dedicata alla salute e alla fondatrice di Fai Italia, Giulia Maria Crespi scomparsa lo scorso luglio E’ la prima che prevede un doppio appuntamento.

I luoghi FAI del Veneto

Nel territorio Veneto tra i luoghi visitabili vi sono Villa dei Vescovi a Luvigliano, il Borgo di Pontemanco a Due Carrare Padova e poi l’ Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine le cui origini risalgono al IX secolo, periodo in cui vi si stanziarono i monaci benedettini, forti del potere che l’abate reggente aveva direttamente dal Papa. Il suo chiostro risale al 1200.

Abbazia della Vangadizza
Abbazia della Vangadizza- Badia Polesine

Tra i luoghi FAI figurano poi Palazzo Rosso a Belluno, la Città di Noale con le sue fortificazioni medievali e la Torre delle Campane, Villa Priuli Grimani Morosini– Ca’ della Nave a Martellago e un itinerario alla scoperta delle tracce di S. Antonio a Camposampiero.

I luoghi FAI a Venezia

A Venezia centro storico si potranno visitare Casa Bortoli, il Negozio Olivetti, Palazzo Corner Mocenigo e Palazzo Pisani.
Quest’ultimo, costruito nel 1615 per volontà della nobile famiglia Pisani, detta “del banco” poiché fondò nel XV secolo una banca di cambio a Rialto, ospita il conservatorio di musica di Venezia Benedetto Marcello.

Palazzo Pisani-Venezia
Palazzo Pisani sede del conservatorio Benedetto Marcello di Venezia

Ha una struttura imponente, sia internamente che esternamente e ben denota la volontà della famiglia di arrivare al Canal Grande, volontà attuata attraverso l’acquisizione del vicino Palazzetto Pisani, poi ceduto per questioni debitorie unitamente a dipinti di Tintoretto, Tiziano, Palma il Vecchio e Veronese. A testimoniarlo, anche le numerose modifiche alla pianta strutturale subite nel corso dei secoli. Alla fine del XVIII secolo il palazzo giunse a contare ben duecento vani.

Palazzo Pisani ha una facciata principale in pietra d’istria, finestre ad archi tutto sesto decorate con elementi scultorei a forma di teste umane e annovera al suo interno la splendida cappella al piano nobile oltre a stucchi, affreschi e sculture.
In questo palazzo è anche ospitata la Biblioteca che, con i suoi cinquantamila volumi e i novecento anni di storia contenuti è una delle più ricche biblioteche musicali italiane.

Durante la visita saranno accessibili la sala da ballo, ora sala dei concerti, e il Museo della Musica, con strumenti e cimeli delle glorie veneziane, come la bacchetta con cui Wagner diresse l’orchestra del Liceo musicale.

Come accedere alle visite

Partecipare alle giornate FAI d’Autunno è semplice: bisogna prenotarsi obbligatoriamente per garantire la visita in totale sicurezza e in ottemperanza alle normative di prevenzione del Covid19 poiché il numero di posti è limitato. Contestualmente alla prenotazione c’è un’offerta libera a partire da 3 euro grazie alla quale ognuno potrà contribuire ad aiutare il patrimonio artistico italiano.  https://bit.ly/3d35Iwg
Per la visita di alcuni luoghi bisogna essere soci di FAI (a questo link tutte le info https://bit.ly/34sUkpw )

Se siete medici o operatori sanitari il Fai donerà la tessera di iscrizione gratuitamente. Un piccolo gesto, in questo periodo di emergenza, per ringraziare chi quotidianamente si impegna per il bene dei cittadini del nostro Paese.

 

 

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