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Altino premiato dal Fai tra i luoghi del cuore italiani

Altino premiato dal Fai tra i luoghi del cuore italiani
Quarto d'Altino zona scavi 2020

Il borgo veneziano ha raggiunto il 149° posto in classifica 

Se non ci siete ancora stati, il luogo vale una visita.
Altino è uno scrigno di tesori e, come Venezia, ma molti secoli prima, fu una città lagunare importante.
Oggi è un borgo, racchiuso tra il Parco Regionale del Sile e le acque della Laguna Nord, che offre un patrimonio di ambienti e paesaggi.
Ci si può immergere nella natura tra laguna, barene, fiumi e vasti terreni agricoli, scoprire le tracce della città antica che ha preceduto e generato Venezia per ammirare il foro, la basilica, le terme o le monumentali porte della città.
Pensate che un tempo esisteva un anfiteatro grande come l’arena di Verona.
Per le sue caratteristiche, il Fai ha inserito la località veneziana tra i luoghi del cuore, grazie alla campagna on line che ha sostenuto la candidatura.

Dalla laguna la vista su Torcello

Insieme per promuove Altino, la “Venezia invisibile”

Le associazioni del territorio, coordinate da “La Carta di Altino” hanno deciso di partecipare alla campagna promossa dal Fai in collaborazione con Intesa San Paolo, per promuovere la località veneziana. L’obiettivo dell’iniziativa, giunta alla decima edizione, è infatti proprio quello di individuare, con il voto e le segnalazioni degli italiani, i “luoghi del cuore” che hanno emozionato i loro visitatori con le loro peculiarità ma, al tempo stesso, hanno bisogno di essere valorizzati, promossi e salvaguardati.

«Altino – spiega Mario Defina dell’associazione “la Carta di Altino” – è una località dal passato glorioso. In questi ultimi anni, nonostante gli interventi di crescita a livello attrattivo è però ancora sottostimata in fatto di presenze. L’offerta non manca ma, pur potendo contare anche sul bellissimo Museo Archeologico Naturale con l’annessa area archeologica, non risulta valorizzata quanto meriterebbe.

Frammento reperto murario Altino
Frammento reperto murario Altino

Per questo è scattata la mobilitazione sui social network con il coinvolgimento delle associazioni del territorio che hanno fatto rete. In quattro mesi la sinergia ha portato a raccogliere 2096 voti, un numero che ha permesso ad Altino di entrare in classifica. Un successo collettivo che soprattutto permetterà, se la graduatoria ufficiale attesa nel mese di febbraio confermerà che abbiamo superato i duemila voti, di presentare un progetto per ottenere un cofinanziamento per iniziative di valorizzazione del luogo».

Altino: alla scoperta di un “luogo del cuore”, oggi come in passato

Valorizzare il Borgo, il Museo Nazionale, l’area archeologica e naturalistica altinate e la parte monumentale della città sepolta, sviluppare un turismo culturale che porti a conoscere e visitare questo gioiello veneziano. In questa direzione si stanno muovendo le associazioni del territorio e il riconoscimento del Fai rappresenta un importante traguardo raggiunto.

Nel sottosuolo, Altino conserva un patrimonio prezioso, parte del quale ancora non emerso.
Le tracce della città antica che ha preceduto e generato Venezia sono lì, nascoste tra i campi e le vie d’acqua. Molti altri reperti si possono vedere nel Museo e nell’ Area Archeologica.
Fin dal VII secolo a.C. fu il principale porto dei Veneti affacciato sull’Adriatico.

Altino in una mappa del III secolo

Con la costruzione della via Annia, intorno al 131 a.C, divenne di fatto una città romana e ottenne la cittadinanza tra il 49 e il 42 a.C. diventando un Municipium iscritto alla tribù Scaptia.
Altino, che ebbe tra i 20.000 e 30.000 abitanti, era circondata e attraversata dall’acqua. Una città anfibia dove già ci si muoveva fra ponti e barche e con un centro monumentale imponente, le ville lussuose e una florida campagna.

«La possibilità di partecipare al bando Fai per il cofinanziamento – conclude Defina – permetterà di presentare progetti che facciano conoscere il patrimonio di Altino facendo emergere la sua storia plurisecolare. Stiamo già lavorando, sempre in rete con le associazioni locali, su quali possano essere le iniziative migliori per promuovere il territorio valorizzando le sue caratteristiche.

Plastico ricostruttivo di Altino in età Imperiale dalla mostra “Altino prima di Venezia “

Il nostro obiettivo, in dialogo costante con il Museo Archeologico e l’Amministrazione Comunale, è che il luogo venga scoperto e valorizzato al massimo. Tra le numerose idee, si sta pensando, ad esempio, di realizzare pannelli informativi su Altino e in Antica da posizionare lungo il “Percorso della Memoria” e informare puntualmente sugli itinerari naturalistici».

Da parte sua, il Comune avvierà a breve la realizzazione della ciclabile lungo il canale Siloncello che unirà la Green Way del Sile ad Altino.

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