Mancano solo gli ultimi ritocchi dei lavori per l’ampliamento di 6 ettari in una parte rimasta finora inutilizzata
Il Parco San Giuliano di Venezia, che con i 74 ettari inaugurati nel 2004 già era il 19° più grande al mondo, non si ferma. Con il nuovo intervento, ormai in fase di chiusura con i soli ultimi ritocchi da effettuare, l’area verde affacciata sulla Laguna nella terraferma veneziana potrà ora offrire ai visitatori anche una spiaggia erbosa, rilanciando una funzione già svolta in passato proprio dalla stessa area, che non a caso era stata ribattezzata “la spiaggia dei mestrini”, visto che ospitava una colonia elioterapica.

La novità è inserita all’interno dei 6 nuovi ettari di verde e percorsi pedonali e ciclabili oggetto dell’ampliamento, atteso da anni dai cittadini. “Un’estensione – sottolinea l’assessore al Bilancio del Comune, Michele Zuin – che rende il Parco sempre più fruibile per i cittadini, oltre ad aver permesso di recuperare e valorizzare una parte di territorio rimasta finora inutilizzata, creando collegamenti con i tracciati già esistenti e nuovi punti di osservazione sulla Laguna”.
Il nuovo ampliamento del Parco di San Giuliano
L’intervento, sottolinea Zuin, “prosegue il percorso di riqualificazione ambientale e urbana avviato negli anni, con l’obiettivo di rendere il Parco San Giuliano sempre più accessibile, sicuro e attrezzato” ed è costato complessivamente oltre 2,5 milioni di euro di investimento mirato ad aumentare la qualità della vita, oltre a migliorare il paesaggio urbano. La spiaggia con erba si affaccia sul bacino della Sepa, il canale, a est dell’area verde attrezzata, che separa il Parco dall’area di Campalto in attesa di bonifica, che sarà così restituita a famiglie e residenti per un utilizzo come luogo di incontro e attività fisica all’aria aperta, presto fruibile una volta consolidata la vegetazione, che ricrea il tipico paesaggio lagunare di bordo, e completata la posa degli ultimi arredi urbani. Ma la spiaggia, raggiungibile anche attraverso un percorso sensoriale attrezzato per ipovedenti e ipoudenti, occupa solo una parte del nuovo spazio.

Alle sue spalle sorge infatti una serie di collinette su cui sono stati piantumati e messi a dimora nuovi alberi, che si uniscono a prati e aree verdi, e realizzati sentieri che consentono di congiungere Punta San Giuliano e, in prospettiva, la “Piazza della Laguna” per la realizzazione della quale si conta di far partire a breve i lavori, creando una sorta di “teatro verde” naturale affacciato sull’acqua. Un intervento effettuato nel pieno rispetto dell’ambiente anche attraverso la previsione di nuovi percorsi drenanti.
Il simbolo della rinascita ambientale di Venezia
San Giuliano, costituendo anche una vera e propria porta d’accesso alla città, oltre a fungere da baricentro dei flussi d’interesse sociale e culturale, rappresenta uno dei simboli della rinascita ambientale di Venezia.
L’attuale assetto è frutto di un ben preciso piano di recupero e sviluppo che ha incluso anche la riqualificazione del Polo Nautico e delle aree destinate ai trasportatori, il recupero delle aree sportive, la realizzazione di una nuova ciclabile e la creazione di infrastrutture per i grandi eventi.
Un percorso iniziato nel 1990, con l’assegnazione dell’incarico di progettazione all’architetto Antonio Di Mambro, vincitore del concorso internazionale bandito sull’area, passato per l’ultimazione del piano guida nel 1994 e poi realizzato nonostante i rallentamenti iniziali dovuti alla difficoltà di reperire i fondi necessari.
Alberto Minazzi