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Riforma della giustizia: cosa cambia

Riforma della giustizia: cosa cambia
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Il disegno di legge sulla giustizia approvato dal Consiglio dei ministri ora passa al Parlamento

Informazione di garanzia, intercettazioni, abuso d’ufficio, giustizia sportiva.
Il disegno di legge Nordio sulla riforma della giustizia approvato dal Consiglio dei Ministri prevede importanti modifiche non solo al codice di procedura penale ma anche all’ordinamento giudiziario e al codice penale.
“Riforme come questa non si improvvisano in due giorni, ma sono il frutto di sei mesi di lavoro di uno staff estremamente preparato del nostro ministero”, ha rilevato il cancelliere.

L’avviso di garanzia

Che difende a denti stretti quanto presentato al Cdm soprattutto per ciò che riguarda l’informazione di garanzia (la notizia che si è indagati), divenuta, ha detto il ministro “una garanzia di informazione, nel senso che il giorno dopo finisce sui giornali”.
Per questo, il ddl interviene definendo anche delle modalità sia in merito alla consegna dell’avviso di garanzia (“in modo tale da garantire la riservatezza della persona) che alla notificazione, fatta dagli ufficiali giudiziari solo per reati gravi.
Infine, l’informazione di garanzia dovrà essere corredata di una sia pur sommaria descrizione del fatto.

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Le intercettazioni

Stringente anche l’intervento sulle intercettazioni telefoniche: la stampa potrà riportare solo quanto contenuto “nelle motivazioni dei provvedimenti dei giudici o utilizzato nel corso del dibattimento”. In modo particolare, i pm sono tenuti a depennare qualsiasi riferimento a persone terze estranee alle indagini.
“Siamo intervenuti sulle intercettazioni, non come vorremmo ma come faremo, perché una radicale trasformazione del sistema presuppone una rivoluzione del codice di procedura penale – ha spiegato Nordio durante la conferenza stampa successiva all’approvazione del Cdm – Siamo intervenuti nel settore più sensibile, dove era possibile intervenire in via di urgenza, per tutelare il terzo“. Così precisa il titolare del dicastero.

L’abuso d’ufficio

Il ddl giustizia abroga invece del tutto il reato di abuso d’ufficio.
Questo, si legge nella relazione allegata all’atto, perché reato ipotizzato in maniera decisamente sproporzionata rispetto alle situazioni per le quali è stato confermato (per esempio, le iscrizioni nel registro degli indagati nel corso del 2021 sono state 4745, le condanne 18, con 4121 procedimenti archiviati in partenza).
Le conseguenze, tuttavia, sono molto impattanti perché, per non rischiare, la maggior parte dei pubblici amministratori evita di prendersi la responsabilità di firmare gli atti.
“Così viene eliminata la paura della firma – ha detto Nordio- Ho sentito parecchie inesattezze sul vuoto di tutela che si realizzerebbe, un vuoto che però non c’è”, ha concluso il ministro.
Il riferimento va alle critiche sollevate dall’Anm, l’Associazione Nazionale dei Magistrati, che ha contestato anche l’introdotto stop alla possibilità di impugnare le sentenze di assoluzione da parte dei pubblici ministeri se non per i reati più gravi.
Altra novità prevista dal ddl in ottica garantista (per “evitare l’effetto dirompente sulla vita delle persone di un intervento cautelare adottato senza la possibilità di una difesa preventiva”) è che la custodia cautelare non possa più essere stabilita da un giudice individuale ma che a farlo sia un giudice collegiale.
Una novità che tuttavia, per motivi di organico, sarà introdotta solo tra due anni, quando saranno entrate in vigore anche le nuove regole per i concorsi per i nuovi giudici, La graduatoria, infatti, secondo quanto previsto dal ddl, dovrà essere definita entro 8 mesi dopo la prova scritta. Entro 10 mesi i tirocinanti dovranno essere al lavoro.

Sport: “Penalizzazioni con sentenze in giudicato”

Riguardo la giustizia sportiva, entrata nel decreto “Abbiamo stabilito, sulla linea guida di efficienza e trasparenza, la visibilità nelle classifica delle penalizzazioni della giustizia sportiva soltanto al consolidamento delle sentenze, quindi una volta che sono passate in giudicato – ha annunciato il ministro Andrea Abodi -. La speranza, ma siamo certi che sia così, è che le tempistiche del Collegio di Garanzia siano coerenti con i termini per iscrizioni del campionato”.
Passato al Cdm, ora il disegno di legge arriva al Parlamento.
“Spero che l’approvazione della riforma avvenga nel più breve tempo possibile – ha detto Nordio – Mi auguro che l’opposizione sia fatta in termini razionali e non emotivi”.

Consuelo Terrin

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