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Dengue: altri 2 casi in Lombardia. 133 quelli di West Nile

Dengue: altri 2 casi in Lombardia. 133 quelli di West Nile
Aedes Albopictus (zanzara tigre) - © IZSVe

Identificati all’ospedale di Lodi, provengono da Castiglione d’Adda. L’ultimo bollettino dell’Iss sulle arbovirosi

I nuovi due casi registrati in Lombardia confermano la dengue come la seconda forma di arbovirosi più diffusa in Italia nell’estate 2023 dopo West Nile.
Ma, per fortuna, non si può parlare di un’emergenza.
Perché dall’ultimo bollettino pubblicato dal Sistema nazionale di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità, che fotografa la situazione al 21 agosto per le principali malattie causate da virus trasmessi da vettori atropodi come zanzare e zecche, i numeri rimangono contenuti.
E soprattutto, se si esclude West Nile, che ha provocato sei morti, per la Dengue non risulta alcun decesso.

I nuovi casi di Dengue in Lombardia

Le ultime infezioni da dengue di cui è stata data notizia dalle autorità sanitarie riguardano 2 residenti a Castiglione d’Adda, vicini di un’altra persona già risultata infettata dal virus. Si tratta, fa sapere la Regione Lombardia, di una bambina, attualmente ricoverata all’ospedale di Lodi in condizioni non gravi, e di un 60 enne, che è già guarito e tornato al lavoro.
A causare la trasmissione del virus, molto probabilmente, la puntura di una zanzara tigre.

insetti
zanzara tigre

“Si tratta di 3 casi di infezione – specifica infatti la nota della Regione – non legata a viaggi in Paesi dove la malattia è endemica. E, considerato il tempo di incubazione della malattia, è da ritenere che abbiano avuto un’origine contemporanea o, comunque, siano tutti insorti precedentemente agli interventi di disinfestazione”.
Le azioni in tal senso svolte dai Comuni interessati sono in corso di svolgimento sulla base delle indicazioni dei dipartimenti di Igiene e prevenzione delle Agenzia di Tutela della salute di Milano metropolitana e Valpadana.

La diffusione delle arbovirosi in Italia

Nell’ultimo aggiornamento di EpiCentro/Iss, i casi di dengue in Italia erano 81 (di cui 79 importati, con Cuba come probabile luogo di esposizione nel 16% del totale, e 2 autoctoni), riguardanti per il 55,56% maschi, con età mediana di 35 anni.
La Lombardia era già la regione più interessata, a pari dell’Emilia Romagna a quota 16, con il Piemonte a 14 e Veneto e Lazio a 13.
Tra le altre arbovirosi, non si registra nessun caso confermato di Zika, mentre i casi di Chikungunya sono 4 (3 in Veneto e 1 in Toscana), tutti associati a viaggi all’estero, equamente divisi tra maschi e femmine e con un’età mediana degli infettati di 43 anni.
Si sale a 9 casi per le encefaliti da zecca, tutti a Nord-Est (guida ancora il Veneto con 5): 7 autoctoni, età mediana di 49,5 anni e netta prevalenza maschile (87,5%). Vi sono poi 7 casi di Toscana Virus, tutti autoctoni, con la regione che dà il nome alla malattia prima con 4 casi, che hanno colpito più donne (57,14%), con età mediana di 50 anni.

West Nile e Usutu

A West Nile e Usutu virus, infine, è riservata una pagina specifica, in questo caso aggiornata al 23 agosto.
Se quelli di Usutu sono 2, entrambi in Piemonte, casi di infezione West Nile confermati sono saliti da inizio maggio dai 94 del precedente bollettino a 133, in 9 regioni e 43 province. Di questi casi, sono 74 in forma neuro-invasiva (26 in Emilia Romagna), 36 tra i donatori di sangue (23 in Lombardia) e 23 casi di febbre (8 sia in Lombardia che in Veneto). I decessi notificati a oggi sono 6: 3 in Lombardia, 2 in Piemonte, 1 in Emilia Romagna.

Alberto Minazzi

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Tag:  virus, zanzare

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