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Draghi prima del Consiglio Europeo: le politiche comuni e il ruolo della Cina

Draghi prima del Consiglio Europeo: le politiche comuni e il ruolo della Cina

L’aumento dei prezzi dell’energia. La definizione di una politica energetica comune per “rafforzare il potere contrattuale verso i fornitori, il potenziamento della nostra industria della difesa per approdare a una sicurezza europea credibile. Il Covid, la gestione dei profughi dell’Ucraina. E poi un’incessante azione diplomatica da una parte e sanzionatoria dall’altra. Per convincere la Russia a cessare il fuoco e per mantenere in equilibrio l’ago della bilancia: la Cina.
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato stamani alla Camera in vista della riunione del Consiglio europeo che si terrà il 24 e 25 marzo.
Giusto a un mese dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina.
Nel pomeriggio (ore 15.30), ci saranno le comunicazioni al Senato.

 

Draghi: “Non commettiamo l’errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia”

“Davanti agli orrori della guerra L’Italia lavora con determinazione per la cessazione delle ostilità –ha esordito il premier –. Lo sforzo diplomatico potrà avere successo solo quando lo vorrà realmente Mosca. Al momento la nostra volontà di pace si scontra però con quella del presidente Putin. Non dobbiamo commettere l’errore di avallare una contrapposizione tra Occidente e Russia e alimentare così quello che è stato più volte definito uno scontro di civiltà- ha rilevato -.Molti cittadini russi si sono schierati contro la guerra del presidente Putin e protestano, mettendo a rischio la propria incolumità. A loro va l’amicizia e la solidarietà di tutto il Governo e mia personale”.

russia ucraina

Il fondamentale ruolo della Cina: “partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace”

C’è però, un’altra importante azione da portare avanti e riguarda la Cina, che “ricopre un ruolo di grande influenza nelle dinamiche geopolitiche e di sicurezza globali.– ha spiegato Draghi – È fondamentale che l’Unione europea sia compatta nel mantenere aperti spazi di dialogo con Pechino, perché contribuisca in modo costruttivo allo sforzo internazionale di mediazione”.
L’1 aprile ci sarà con la Cina un vertice.
In quell’occasione soprattutto, “dobbiamo ribadire la nostra aspettativa che Pechino si astenga da azioni di supporto a Mosca e partecipi attivamente e con autorevolezza allo sforzo di pace”, ha detto il presidente del Consiglio.
Mentre i Paesi si incontrano e i capi di Stato discutono cercando di arrivare all’obiettivo comune della cessazione delle ostilità, la Russia continua il suo attacco militare, contro il quale l’Europa è intervenuta finora con cinque pacchetti di sanzioni sempre più pesanti e con l’invio di armi all’Ucraina, con la realizzazione di corridoi umanitari localizzati per organizzare evacuazioni e portare beni di prima necessità.
Ma soprattutto è impegnata nell’accoglienza e nella gestione dei rifugiati.

draghi

Oltre 3 milioni 850 mila rifugiati: altri 3 mld dall’Europa per gli Stati membri coinvolti nell’accoglienza

“La crisi in Ucraina ha generato un massiccio flusso di profughi, che attualmente conta oltre tre milioni e 850mila persone. Di fronte all’aumento quotidiano del numero di rifugiati sono essenziali un coordinamento europeo e un impegno finanziario adeguato – ha sottolineato Draghi -L’Unione europea deve garantire una puntuale attuazione negli Stati membri della direttiva per la Protezione Temporanea, approvata per la prima volta nella nostra storia. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – ha annunciato -ha proposto ieri di utilizzare i fondi europei con la massima flessibilità a sostegno di chi scappa dalla guerra in Ucraina, e di stanziare altri 3 miliardi di euro a favore degli Stati membri coinvolti nell’accoglienza“.

Draghi: le ripercussioni delle sanzioni sui Paesi Ue e sull’Italia

L’impegno comune per tutelare la pace e la democrazia ha un suo costo.
Che non si ripercuote solo sull’aumento dei prezzi dell’energia ma anche di quelli alimentari.
“A febbraio i prezzi dei beni alimentari in Italia sono aumentati del 5,2% rispetto all’anno scorso – ha detto Draghi -. In particolare, il prezzo della pasta è cresciuto di circa l’11%, quello dello zucchero e del pane di circa il 5%, quello della carne di quasi il 4%”.

draghi
La benzina pure ha toccato i suoi massimi storici.
“Lunedì 14 marzo, il diesel costava 2,31 euro in Germania, 2,14 in Francia e 2,15 in Italia. Nel nostro caso, c’è stato un aumento del 40% per la benzina e del 50% per il diesel rispetto a un anno fa – ha ricordato il premier – Il Consiglio europeo si confronterà anche sull’aumento dei prezzi dell’energia. Dobbiamo arrivare a una gestione davvero comune del mercato dell’energia, con un coordinamento tra Commissione e Stati membri sulla diversificazione degli approvvigionamenti di gas, soprattutto di gas liquido. Serve poi un approccio condiviso sugli acquisti e sugli stoccaggi, per rafforzare il nostro potere contrattuale verso i Paesi fornitori e tutelarci a vicenda in caso di shock isolati. Infine – ha concluso Draghi -La creazione di un tetto europeo ai prezzi del gas, materia al centro di un confronto che abbiamo avviato con la Presidente von der Leyen”.

L’Ucraina verso l’ingresso nell’Unione Europea

Il Consiglio europeo aprirà domani, 24 marzo, a Bruxelles, con l’incontro con il presidente Usa Joe Biden.
Tra i punti che saranno confermati, il consenso al percorso di ingresso dell’Ucraina nell’Unione europea .
Un percorso che richiede tempi lunghi ma il cui avvio delle procedure è importante, secondo quanto detto da Draghi, “per mandare a Kiev ulteriori segnali di incoraggiamento”.

Consuelo Terrin

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