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Un nuovo piano contro le dipendenze dei giovanissimi

Un nuovo piano contro le dipendenze dei giovanissimi
studenti

Un piano da 4 milioni di euro per affrontare il problema delle dipendenze tra i giovanissimi.
Dall’alcool, dal gioco e dalle droghe, le più diverse, perché una delle caratteristiche dell’uso di sostanze stupefacenti degli ultimi tempi sta nel miscuglio. Sostanze vecchie e nuove, che hanno visto nel 2019 i Serd veneti prendere in cura 10.051 persone.  Il 15% in più rispetto all’anno precedente.
I dati non sono buoni. “L’età del primo contatto con l’alcool -spiegano gli esperti – è scesa a 12 anni”.
Si parla a questo proposito di “epidemia culturale”, nel senso che il bere senza limiti, in qualsiasi momento del giorno o della notte sembra esser diventato una tendenza.
In aumento anche il fumo e l’uso, anche mischiato, di cocaina e ketamina, canabis ed eroina “fumata”.
Non sono disdegnati neppure gli psicofarmaci e i farmaci oppioidi utilizzati per la terapia del dolore.

Attenzione ai giovani. Nuovi percorsi per prevenzione e cura

“Il  fenomeno delle dipendenze è in continuo mutamento  e il sistema di prevenzione, cura e trattamento deve attrezzarsi per rispondere a nuovi bisogni – spiega l’assessore regionale alla Sanità Manuela LanzarinIl nuovo piano, costruito con l’apporto di tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano di dipendenze focalizza l’attenzione  soprattutto sui giovanissimi, per i quali servono interventi di prevenzione strutturati e ‘su misura’ ma anche nuovi percorsi terapeutici, più flessibili, e nuove tipologie di strutture valide anche per chi ha sviluppato disturbi psichiatrici o dipendenze comportamentali da web o videogioco. Al centro dell’attenzione – conclude l’assessore – ci sono anche le famiglie, sempre più fragili, e i tossicodipendenti di vecchia data”.

I dati

Secondo i dati ufficiali della Relazione al Parlamento sull’uso di sostanze in Italia, a fare ingresso nel circuito delle comunità terapeutiche sono stati in 1260, il 4,3 per cento in più rispetto al 2018.
Inoltre, il 25,6 per cento degli studenti italiani dichiara di aver utilizzato almeno una sostanza, l’1 per cento degli under 19 dice di consumare abitualmente eroina e uno su 4 dei consumatori abituali di cannabis ha cominciato prima dei 16 anni.

Il piano veneto 2020-2022 prevede di finanziare con 3,5 milioni iniziative e progetti territoriali. 500 mila euro, invece, saranno destinati alla formazione degli operatori, alla raccolta dati e all’attivazione di uno sportello telematico di consulenza e di primo orientamento.

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