Economia +

Nasce a Valmorel la Fondazione Elserino Piol, hub di innovazione

Nasce a Valmorel la Fondazione Elserino Piol, hub di innovazione
Valmorel @Loris De Barba

Il progetto intende puntare su giovani, tecnologia, ricerca e sullo sviluppo di progetti innovativi nei settori dell’ospitalità, dell’agri-tech e della mobilità sostenibile

Nelle giornate d’estate, i bambini giocano tra i boschi e i manti erbosi dei pascoli. I genitori visitano le aziende agricole biologiche della zona e si sentono tutt’uno con il paesaggio circostante.
A oltre 850 metri, Valmorel, nel bellunese, è meta ambita di weekend naturalistici. E’ ricca di prati alpini e alpeggi in quota, di biodiversità.
Ma a Valmorel, di bambini residenti ce ne sono pochi. Gli under 14 sono appena 18 e soli 233 gli abitanti.
In quel luogo ameno celebrato dallo scrittore Dino Buzzati, che vi ritrovava intatto “l’incanto del tempo dei tempi”, c’è però una vecchia trattoria che, dopo esser stata a lungo chiusa, oggi ospita una Fondazione.
Voluta, pensata e abbozzata, prima di morire, lo scorso anno, da uno dei suoi concittadini presto emigrati altrove e diventato, oltre che uno dei più importanti dirigenti d’azienda italiani, anche il “padre dello sviluppo di Internet” nel Paese: Elserino Piol.
Un uomo lungimirante, che poche ne ha sbagliate nella vita e che, all’età di 91 anni, è mancato portando con sé il sogno di veder ripopolata quella valle che gli è sempre rimasta nel cuore.
La Fondazione Elserino Piol è oggi una realtà a tutti gli effetti portata avanti dai figli Andrea, Alessandro e dalla sorella Marinella. Ha un ambizioso progetto dal respiro internazionale e mira a diventare un hub all’avanguardia per lo sviluppo di progetti innovativi.

Da sx, i figli Alessandro e Andrea Piol. Al centro, la sorella di Elserino Piol, Marinella

Valmorel, un laboratorio di idee

Non poteva essere diversamente. Come raccontano i figli Alessandro e Andrea, Elserino Piol è stato un grande visionario nel panorama dell’innovazione e del management in Italia e all’estero.
Ha iniziato la sua carriera dalla gavetta entrando poco più che ventenne alla Olivetti come programmatore di macchine a schede perforate.
Di quell’azienda, dove ha lavorato per oltre 40 anni, ha iniziato presto a scalare i vertici. Nel 1965 ne divenne direttore marketing, indirizzandola verso l’elettronica e sovrintendendo al lancio sul mercato americano del primo computer italiano: la Programma 101. Negli anni Ottanta è stato nominato direttore generale per le strategie e lo sviluppo e negli anni Novanta, intuendo che il futuro avrebbe puntato sulle telecomunicazioni mobili, ha fondato Omnitel Sistemi Radiocellulari Italiani.
Ha lasciato la Olivetti nel 1996 da vicepresidente. Il suo sguardo andava oltre. Per farlo approdare al venture capitalism e al finanziamento delle startup.

Fondazione Elserino Piol
Elserino Piol

Per ritornare poi a concentrare la sua attenzione sul luogo natìo che si stava inesorabilmente spopolando e nel quale, invece, vedeva ancora molte potenzialità.
La Fondazione che porta il suo nome rappresenta la sua ultima scommessa.
“La Fondazione pensata e voluta da nostro padre – sottolineano i figli Andrea e Alessandro – è un’iniziativa ambiziosa che promette di ridare vita a una comunità che negli ultimi anni ha visto i propri talenti abbandonare il territorio di origine verso i grandi centri. Il progetto che vogliamo portare avanti sottolinea l’importanza  di mettere assieme innovazione, tradizione e rispetto per l’ambiente per un modello unico di sviluppo sostenibile”.
I progetti della Fondazione guardano ai settori ospitalità, agri-tech e Mobilità Sostenibile, con l’obiettivo di trasformare Valmorel in un punto di riferimento che, sfruttando tecnologie avanzate e avviando iniziative socio culturali, possa essere d’esempio per analoghe esperienze in altri territori d’Italia.

Dall’ospitalità e mobilità sostenibile all’ agri-tech

Sfruttare le tecnologie, dunque, metterle al servizio dell’innovazione sociale, della valorizzazione del territorio da un punto di vista ambientale, agricolo e turistico.
Ma soprattutto legandole alla sostenibilità, dando risposte alla consapevolezza ambientale dei viaggiatori. Creando una base dati, siti web, pannelli digitali utili a mappare il territorio e i suoi prodotti. Innovando il settore agricolo con l’agri-tech, creando Osservatori per la mobilità green e per avviare iniziative in grado di attrarre non solo i turisti ma anche le giovani generazioni facendo di Valmorel un luogo utile ai nomadi digitali.
“Mio padre era convinto che l’innovazione fosse la chiave di volta per il progresso economico e sociale  del nostro Paese -ricorda Alessandro Piol – Ma l’innovazione non può esistere senza il contributo fondamentale del talento e dei giovani, ai quali ha dedicato gran parte della sua carriera. Per questo  abbiamo costituito la Fondazione Elserino Piol -conclude – per far sì che il suo contributo e i suoi valori siano preservati e non dimenticati”.
La Fondazione è operativa da gennaio. E mira fin da subito ad affiancare i giovani nella ricerca di finanziamenti per la creazione di start up per progetti economicamente sostenibili.
“I primi progetti partiranno da Valmorel per creare valore, con l’obiettivo di dar nuova vita a questi territori rurali e montani, di arrestarne lo spopolamento, di favorirne la crescita e lo sviluppo anche con nuove iniziative imprenditoriali“, sottolinea Andrea Piol invitando a seguire l’evolvere della Fondazione sul sito www.epi-hub.org.

@Loris De Barba

“Il sogno di un’impresa”

In occasione della nascita della Fondazione, a 19 anni dalla prima pubblicazione, Marsilio Editore ha ripubblicato anche il libro “Il sogno di un’impresa” di Elserino Piol.
Un testo che ne racconta la straordinaria carriera e che insieme rappresenta un’analisi della storia dell’informatica e delle telecomunicazioni in Italia e all’estero, con un approfondimento sulla tecnologia, le sue evoluzioni e potenzialità. Quelle che Elserino Piol aveva saputo intravvedere quando ancora nel mondo c’erano solo timide tracce. Chissà se avrà visto giusto anche per Valmorel, se il suo “sogno di un’impresa” diventerà realtà.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.