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Il “Gemelli” guida la carica dei migliori ospedali italian al mondo

Il “Gemelli” guida la carica dei migliori ospedali italian al mondo

La nuova classifica di Newsweek per specialità. Con Roma, anche Milano, Bologna e Padova tra le eccellenze italiane

La sanità italiana si conferma tra le migliori al mondo, con strutture ai vertici delle classifiche mondiali in tutte le specialità.
Lo sottolinea la classifica “World Best Specialized Hospital 2024”, realizzata ogni anno da Newsweek in collaborazione con la società di ricerca globale Statista e relativa a 28 tra i principali Paesi del Mondo.
Nella nuova edizione, appena pubblicata, è stata inserita tra le categorie anche “Ostetricia e ginecologia” ed è proprio qui che l’Italia porta a casa il miglior risultato: il 7° posto assoluto della Fondazione Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma, oltretutto presente in 11 delle 12 classifiche.

Il Gemelli, inoltre, è 8° al mondo, secondo in Europa e ovviamente primo in Italia, anche per Gastroenterologia.
Ma entrano nelle top ten di categoria anche l’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, 8° mondiale per Ortopedia, e l’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù” di Roma, 9° per Pediatria.

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Le eccellenze italiane per specialità medica

Se i primi posti assoluti al mondo vedono una sorta di monopolio statunitense, l’Italia si difende con onore considerando che, in classifica, sono inseriti i migliori 300 ospedali per Cardiologia e Oncologia, i primi 250 per Pediatria, i primi 150 per Cardiochirurgia, Endocrinologia e Gastroenterologia, i primi 125 per Neurologia, Neurochirurgia, Ortopedia, Pneumologia e Urologia e i primi 100 per Ostetricia e ginecologia.

Così la Fondazione Irccs Istituto neurologico “Carlo Besta” di Milano è il punto di riferimento sia per Neurologia (15° posto assoluto) che per Neurochirurgia (18° al mondo). E, sempre a Milano, il Centro cardiologico Monzino è primo in Italia per Chirurgia cardiaca (23° assoluto) e Cardiologia (19°, con il San Raffaele, sempre milanese, 20°).

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Due ospedali milanesi, l‘Istituto europeo di oncologia (16°) e l’Istituto nazionale dei tumori (19°) sono invece tra i primi 20 al mondo per Oncologia.
Le altre eccellenze italiane sono infine l’Azienda ospedaliera di Padova (24^ assoluta per Urologia), il San Raffaele di Milano (anche in questo caso 24° posto, ma per Endocrinologia) e ancora il Gemelli, 49° assoluto per Pneumologia.

Le specialità da record del Gemelli

“Siamo davvero orgogliosi – commenta l’esordio al vertice nella nuova categoria Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Gemelli e direttore della UOC Ginecologia oncologica – di questo riconoscimento così alto. Una delle caratteristiche della Ginecologia del Gemelli è quella di occuparsi a 360 gradi della salute femminile, dall’adolescenza, alla menopausa, passando per la gravidanza. Determinante anche il nostro impegno nella ricerca di nuovi trattamenti per i tumori ginecologici, come quello dell’ovaio”.

Giovanni Scambia, Antonio Gasbarrini e Luca Richeldi

“Questo risultato – sottolinea Antonio Gasbarrini, direttore della Uoc Medicina interna e Gastroenterologa della Fondazione Gemelli – è il frutto di un grande lavoro di squadra. Questa classifica esprime sia l’eccellenza clinica, che quella di ricerca e di didattica”.
“Presso il nostro Centro per le Malattie dell’apparato respiratorio – chiude Luca Richeldi, direttore della UOC di Pneumologia della Fondazione copriamo tutte le aree della medicina respiratoria. In particolare, nel settore delle fibrosi polmonari siamo leader mondiali nella ricerca clinica su nuovi farmaci anti-fibrotici”.

La classifica di Newsweek

Le classifiche dei migliori ospedali vengono compilate da Newsweek confrontando i migliori ospedali di ciascun Paese sulla base delle raccomandazioni di professionisti medici, dei parametri di qualità ospedaliera disponibili al pubblico, dei dati sulla soddisfazione dei pazienti e di un sondaggio volontario sull’implementazione delle misure di esito riportate dai pazienti.
Sono stati quindi invitati a esprimere il proprio giudizio online, tra giugno e luglio, decine di migliaia di professionisti del settore medico (medici, operatori sanitari e dirigenti ospedalieri). A loro è stato chiesto di consigliare ospedali in base alla loro esperienza nel campo medico primario di loro competenza, con la possibilità di scegliere anche eun’area di competenza secondaria opzionale.

Alberto Minazzi

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