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Estate 2023: gli italiani provano a non rinunciare alle vacanze

Estate 2023: gli italiani provano a non rinunciare alle vacanze

L’indagine di Federalberghi: in viaggio circa 35 milioni. “Ma colpisce il 41% che rinuncerà, soprattutto per motivi economici”

Nonostante il caro-vita, anche nell’estate 2023 la maggioranza degli italiani si concederà delle vacanze. Magari contenendo qualche spesa, dall’alloggio a cibo e divertimenti, come dichiara che cercherà di fare il 45% dei vacanzieri. O riducendo la durata del viaggio. Sono comunque 34,7 milioni, circa il 58,8% della popolazione, coloro che alla fine dell’estate si saranno messi in viaggio, dopo il calo dei pernottamenti del -6,6% tra gennaio e maggio rispetto ai dati del 2019.

Lo evidenzia l’indagine sul movimento turistico degli italiani realizzata tra il 17 e il 21 luglio da Federalberghi con il supporto di Acs Marketing Solutions. “Siamo ben consapevoli – commenta Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – di quanto alcuni aspetti siano da leggere con grande cautela. Ciò che colpisce è il 41% di italiani che non farà vacanza, principalmente per motivi economici. È il segnale chiaro di un disagio”.

Le vacanze 2023 degli italiani: quando e quanto

Se quasi la metà, il 48,2%, di chi non andrà in vacanza lo farà per motivi economici, c’è anche un 22,5% che ha spiegato la decisione con motivi familiari e un 16,1% con impedimenti di salute, mentre il 9,6% andrà in vacanza in un altro periodo. Del resto, i mesi centrali, agosto (quando effettuerà la propria vacanza principale il 77% di chi passerà almeno una notte fuori casa) e luglio (17,6%), restano i più gettonati, con appena un 4% per settembre e l’1,4% di giugno.

La media di notti fuori casa è tra 4 e 7 per il 56,3%, con vacanze più lunghe per il 25,8% e più corte per il 17,9%. Tra le tendenze evidenziate da Federalberghi vi è anche la crescita della richiesta di soli fine settimana o di viaggi “mordi e fuggi”. Significativo anche il fatto che il 15% abbia prenotato la vacanza con 2 mesi d’anticipo, nell’ottica di un maggior risparmio. “Probabilmente anche il maggior anticipo riservato alle prenotazioni va letto in questa luce”, afferma Bocca.

vacanze italiani 2023
Le vacanze 2023 degli Italiani

Le destinazioni: in Italia, in hotel

Sembra invece soprattutto una scelta quella effettuata dall’89,6% dei vacanzieri, che hanno puntato su una località italiana. “Scegliere l’Italia è percepito come un valore aggiunto che va mantenuto e coltivato”, commenta il presidente di Federalberghi. Se Grecia, Spagna e Croazia guidano la leggera ripresa delle destinazioni estere rispetto agli ultimi 2 anni, Sicilia, Puglia e Campania guidano le principali mete dentro i confini.

Il mare, del resto, si conferma la meta preferita (82,3% in Italia, 59,7% all’estero), seguito dalla montagna (8,5%) e dalle città d’arte (2,7%). La scelta della località viene quindi presa nel 76,9% dei casi per le bellezze naturali del luogo, nel 37% per l’abitudine, nel 29% per la voglia di relax e nel 23,6% per la facilità di raggiungimento della destinazione. Alberghi e case di parenti o amici, entrambi con il 26,3%, sono infine le tipologie di soggiorno preferite, seguite da b&b (19,9%), casa di proprietà (13,6%) e agriturismo (5,6%).

Gli spostamenti e le spese

“Comodità” è la parola d’ordine anche nella scelta del mezzo per il 66,2% del totale, con la macchina al primo posto (55,1%), seguita da aereo (31,6%) e nave (5,1%). Le spese di viaggio coprono il 21% del budget, superate dai pasti (29,1%) e dal pernottamento (28,2%) e seguite da quelle per shopping (9,2%) e altre spese (12,5%), tra cui rientrano divertimenti, escursioni e gite. Queste ultime, alla conoscenza del territorio, sono attività svolte dal 54,9% dei vacanzieri, che preferiscono però le passeggiate (77,3%) e le serate con gli amici (61,1%).

L’indagine di Federalberghi, infine, quantifica la stima della spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) in 972 euro a persona, per un giro d’affari complessivo di 33,8 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 884 euro a chi rimane in Italia e 1.394 euro a chi va all’estero. Un dato su cui incide l’inflazione, che ha portato il 32,8% dei vacanzieri a decidere di ridurre le spese, oltre al 13,6% che ha invece ridotto la durata del viaggio.

Alberto Minazzi

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Tag:  turismo