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Caro benzina e aumenti delle materie prime: tempi duri per gli italiani

Caro benzina e aumenti delle materie prime: tempi duri per gli italiani
Spesa

L’Italia è più ricca, ma gli italiani sono più poveri.
Può sembrare una contraddizione, eppure è questo l’esito degli studi di Codacons e Prometeia.
Il Prodotto interno lordo è in rialzo e le stime vanno oltre ogni iniziale previsione.
Ma il potere d’acquisto delle famiglie, secondo gli ultimi dati Istat, è diminuito del 2,6% con una minore spesa per ciascuna famiglia di 4.800 euro.
A monte, sta l’aumento delle materie prime, che si ripercuote anche sui prezzi delle spese quotidiane.

L’allarme di associazioni e sindacati

L’inflazione “da supermercato” è cresciuta all’1,1%, ma ad esempio quella di alimentari, affitti o carburanti è volata al 3,2%. Questo, secondo Codacons, porterebbe a un caro spesa di circa 250 euro a famiglia che andrebbe a sommarsi all’inesorabile caro bollette.
Secondo Prometeia, i lavoratori che maggiormente hanno risentito della crisi portata dal Covid, si sono visti privare di 3.700 euro, mentre le famiglie di 4.300 euro.
Cgil, Sunia e Federconsumatori Toscana lanciano l’allarme e chiedono al Governo un intervento.
Secondo le loro stime, nella sola regione Toscana, per esempio, circa 100mila famiglie rischiano di avere forti difficoltà economiche e 80mila di loro potrebbero subire sfratti per morosità.

La benzina: una passione

Nel frattempo, continua inesorabile l’aumento dei prezzi della benzina.
Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico, il prezzo della benzina è di 1.749 euro al litro, mentre il gasolio è arrivato a quota 1.613 euro/litro.
Una crescita continua che da settimane non si placa e che, secondo Assoutenti, potrebbe portare a una drastica diminuzione degli acquisti sui beni per le prossime festività natalizie.
“Siamo in presenza di una vera e propria emergenza – spiega il presidente Furio Truzzi – perché gli incrementi dei listini dei carburanti hanno effetti negativi sull’intero sistema economico”.

Fare il pieno è un lusso

Se si pensa che, secondo le stime di Codacons, la benzina oggi rispetto all’inizio del 2021 costa il 21,4% in più, mentre il gasolio è salito del +22,3% e che invece su base annua la prima è stata rincarata di un +26,4%, il secondo del +28,6%, è stato calcolato che una famiglia in media in un anno spenderà più di 400 euro per i rifornimenti dell’automobile.

Benzina

Gli aumenti sono dovuti al caro petrolio che è arrivato a quota 85 dollari al barile e al gas naturale aumentato in un anno di quasi il 60% che hanno inevitabilmente pesato sulle bollette e sui trasporti. E lo sanno bene le famiglie italiane che nel mese di ottobre si sono viste arrivare circa 300 gli euro di aumenti nelle utenze di luce e gas.
Il Governo, dal canto suo, con il decreto di fine settembre “Misure urgenti per il contenimento degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale e abrogazioni e modifiche di disposizioni di legge” ha potenziato il “bonus sociale elettrico“ per oltre 3 milioni di famiglie in difficoltà azzerando praticamente l’aumento delle bollette.
Il decreto è intervenuto anche sulle bollette del gas che, per circa 2,5 milioni di famiglie che beneficiano del “bonus gas”, non vedranno aumenti. Per tutti gli altri utenti invece è stata prevista una riduzione dell’Iva dal 10% (o dal 22% in base al tipo di consumo) al 5%.

Valentina Rossi

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