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Caldo: in arrivo nuovi record? L'Italia in allerta

Caldo: in arrivo nuovi record? L'Italia in allerta

La previsione di un – non invidiabile – record di 45 gradi a Siracusa, fatta a inizio settimana da alcuni meteorologi, per fortuna probabilmente non si avvererà. Che però l’arrivo ufficiale dell’estate, avvenuto lunedì 21 giugno, sia stato accompagnato da un’ondata di caldo africano è un dato di fatto sotto gli occhi di tutti. Bisognerà però ancora stringere i denti: di sicuro la colonnina di mercurio si manterrà ancora fino al week-end su livelli molto elevati su tutt’Italia.

Il bollettino del calore del Ministero della Salute

Da maggio a settembre, il Ministero della Salute elabora e pubblica giornalmente sul proprio portale online e sull’apposita app un bollettino sulle ondate di calore. Il bollettino monitora, con proiezione a 24, 48 e 72 ore, la situazione in 27 città, al fine di comunicare i possibili effetti sulla salute derivanti dal caldo. Sono 4 i livelli di rischio. Al livello 0-verde, le condizioni meteo non comportano rischi. Il livello 1-giallo è una pre-allerta in previsione di una possibile ondata di calore. Già al livello 2-arancione le temperature elevate e le condizioni meteo possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nelle persone più delicate.

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Ondate di caldo: la previsione

L’ondata di calore vera e propria è quella del livello 3-rosso. Si verifica quando si registrano temperature molto elevate per almeno 3 giorni consecutivi, spesso associate a tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione. Nell’ultimo aggiornamento pubblicato, tra le 27 città prese in considerazione la prima a raggiungere questo livello è previsto che sia Brescia, nella giornata di giovedì 24 giugno. Già oggi, mercoledì 23, sono però già in arancione anche Bologna, Bolzano, Firenze, Perugia e Torino. Quest’ultima domani dovrebbe tornare verde, ma si aggiungeranno al livello 2 anche Ancona, Campobasso, Palermo, Rieti, Roma e Verona.

Le previsioni meteo

Praticamente tutta Italia in queste ore è comunque oltre i 30 gradi per effetto dell’espansione dell’anticiclone proveniente dal Sahara e dal nord Africa. A essere interessate dalle temperature più alte sono soprattutto le regioni meridionali, che non dovrebbero per di più essere interessate dalla possibile tregua del prossimo fine settimana. Il sito ilmeteo.it ipotizza infatti per la seconda metà domenica 27 la discesa sul nostro Paese di una “goccia fredda” proveniente dalla Scandinavia, che porterebbe “aria fresca e precipitazioni anche molto intense”, in particolare sull’arco alpino.
Si tratta comunque di un fenomeno instabile, che dovrà essere monitorato giorno dopo giorno, visto che, di qui al fine settimana, potrebbe anche cambiare direzione.

Il 2021 più caldo del 2003?

Il timore è che, se non si attenuerà l’attuale condizione di temperature sopra la norma, si possa raggiungere e forse addirittura superare l’ondata di caldo dei primi 15 giorni dell’agosto 2003, ritenuta la peggiore della storia.
Quei giorni di 18 anni fa furono eccezionali per durata e intensità dell’ondata di caldo, che portò in tutta Europa al superamento di diversi record di temperature massime e provocò numerosi decessi.
I dati del Ministero della Salute parlarono allora di una stima di circa 4.000 morti, anche c’è chi ipotizzò fossero oltre 18 mila. Di certo, restano negli annali i 41,1 gradi di Firenze il 5 agosto o i 40,7 di Trento dell’11 agosto, visto che fu il nord Italia maggiormente interessato dal caldo. Che, in ogni caso, fu inferiore ad altri Paesi: nella regione portoghese dell’Alentejo si arrivò infatti fino a 49 gradi.

I consigli della Croce Rossa

Già in occasione dell’ondata di caldo del luglio 2015, la Croce Rossa Italiana, nell’ambito della campagna nazionale “Cresce il caldo, cresce la prevenzione”, ha elaborato una serie di consigli per evitare rischi alla salute in caso di ondate di calore.

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Si suggerisce cioè di non uscire tra le ore 11 e le 18; di vestire con abiti leggeri in cotone o lino; di usare in auto le tendine parasole. Sul piano dell’alimentazione, è bene bere molta acqua anche in assenza dello stimolo della sete; fare spuntini leggeri a base di frutta e verdura durante la giornata; evitare alcolici.
La temperatura degli ambienti va mantenuta tra 24 e 26 gradi, schermando le finestre esposte al sole, usando ventilatori senza dirigerli direttamente sulla persona, aerando i locali nelle ore meno calde e rinfrescandosi spesso con una doccia.

Alberto Minazzi

 

Alberto Minazzi

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