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A Venezia, una rete idrica a prova di perdite

A Venezia, una rete idrica a prova di perdite
L'acquedotto di Venezia. Attualità e prospettive (@Veritas)

Presentato da Veritas il piano di investimenti per rendere più efficiente il sistema di servizi idrici, reso possibile grazie al finanziamento ministeriale ottenuto dal Comune

In un periodo in cui siccità ed emergenza idrica sono di stretta attualità, sentir parlare di importanti investimenti per ottimizzare il sistema di distribuzione dell’acqua, contenendo le perdite del preziosissimo “oro blu”, è chiaramente una buona notizia.

Arriva da Venezia, dove Veritas, la multiservizi ambientale che gestisce anche il servizio idrico, ha presentato in Commissione Lavori pubblici del Comune un piano di interventi che supera complessivamente i 121 milioni e mezzo di lavori in 3 anni, finanziati per oltre metà grazie ai 66 milioni del Ministero dell’Ambiente ottenuti dal Comune.

Opere principali previste dal piano d’ambito (@Veritas)

Tra rinnovo delle condutture, realizzazione di interconnessioni, salvaguardia delle falde, potenziamento dell’impianto di potabilizzazione e introduzione di sistemi di monitoraggio delle perdite, entro il 2026 la rete di distribuzione uscirà così profondamente efficientata.

Le criticità e gli interventi

Il sistema idrico del Veneziano ha un’impostazione che risale ben oltre il secolo di vita. Le infrastrutture principali risultano così vetuste, per di più con una incompleta interconnessione delle risorse. Il piano redatto da Veritas, insieme ad alcune opere ancora da avviare anche a livello progettuale, ne comprende anche alcune i cui lavori sono già conclusi.

Tra queste, i primi due stralci del rinnovo dell’adduttrice Quinto di Treviso-Gazzera o la realizzazione delle opere civili interrate, come la vasca di accumulo da 30 mila metri cubi, della nuova centrale di accumulo e sollevamento presso l’isola del Tronchetto. Un intervento che, una volta finito, consentirà di aumentare la pressione dell’acqua nei piani alti delle abitazioni.

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L’attuale assetto degli acquedotti nel territorio gestito da Veritas (@Veritas)

Quanto alle condotte di adduzione per il rifornimento dell’acquedotto al servizio del centro storico e del Lido, per 2 stralci (quelli relativi alle 2 condotte da punta San Giuliano al Tronchetto) l’inizio dei lavori è fissato in questi giorni, con conclusione prevista a fine settembre 2024. È invece in corso il progetto definitivo per la condotta dalla rotonda a punta San Giuliano.

Il rinnovo delle condotte nel tratto della rete attorno a Piazzale Roma dovrebbe quindi partire a settembre e terminare a dicembre 2024, mentre sono ancora in corso la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, sia della nuova condotta adduttrice tra il nodo di Gazzera e San Giuliano, sia del rinnovo di quella Sant’Ambrogio-Gazzera.

L’attuale assetto degli acquedotti e la potabilizzazione

Attualmente, il territorio del Veneziano vede in esercizio 67 pozzi, 44 centrali di sollevamento e 19 serbatoi pensili. Le fonti di produzione da pozzi sotterranei consentono di prelevare 3.100 litri al secondo nell’area ovest e 650 nell’area est. Veritas è connessa anche con l’acquedotto regionale S.A.Ve.C., in esercizio dal 2018, che ha visto prelevare oltre 8 milioni di metri cubi d’acqua nei primi 9 mesi del 2022.

L’approvvigionamento idrico del Comune di Venezia avviene da pozzi situati a Carmignano di Brenta, Badoere, Sant’Ambrogio, Scorzè-Canove, Zero Branco e Quinto di Treviso.
L’acqua transita quindi per la centrale di Gazzera, realizzata nel 1965 e con una capacità di accumulo di acqua potabile da 32 mila metri cubi, dove è in atto una manutenzione straordinaria, e la centrale di Marghera, realizzata negli anni ’20 del secolo scorso, con capacità di 5.700 metri cubi.

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Il potabilizzatore di Ca’ Solaro (@Veritas)

Sono attivi anche 4 potabilizzatori: un impianto ciascuno sui fiumi Livenza (per 660 litri al secondo) e Adige (240 l/s) e 2 (da 1.000 e 1.100 l/s) sul Sile.
Il primo di questi 2 impianti è quello di Ca’ Solaro, riguardo al quale il piano di Veritas prevede un potenziamento attraverso una nuova linea di potabilizzazione, l’adeguamento di quelle esistenti e il completamento della sezione filtri in pressione a carboni attivi per arrivare a 1.500 l/s. L’intervento, da 10 milioni, è in fase di progettazione di fattibilità.

Il monitoraggio dell’acquedotto di Venezia

Dal Tronchetto, la rete idrica di Veritas si interconnette con la parte insulare di Venezia, raggiungendo infine Chioggia. L’acquedotto di Venezia comprende 158 km di condotte adduttrici, 1.170 km di rete di distribuzione e circa 360 km di condotte per oltre 59 mila allacciamenti di utenza.

Al riguardo, il piano prevede un intervento che consentirà attività di monitoraggio e individuazione delle perdite con tecniche innovative, sfruttando misuratori di portata elettromagnetici e successiva trasmissione dei dati raccolti su un server remoto. Il contratto relativo è in corso di stipula, con l’avvio dei lavori previsto per il prossimo 1° giugno e conclusione entro il 30 giugno 2025.

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L’acquedotto di Venezia (@Veritas)

La rete di distribuzione del centro storico e delle isole sarà quindi suddivisa in distretti idrici, consentendo non solo di facilitare le operazioni di monitoraggio delle perdite di rete, ma anche di poter intervenire con maggior rapidità ed efficacia in caso di problematiche.

Alberto Minazzi

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Tag:  acqua, Veritas

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