Dopo l’investimento sugli autobus, città lagunare continua la strategia che punta sul combustibile “green” del futuro per la mobilità
Venezia si candida sempre più a diventare la capitale italiana dell’idrogeno.
L’appena avvenuta inaugurazione del primo servizio di car sharing pubblico a idrogeno nel nostro Paese arricchisce infatti di un nuovo importante tassello il più ampio progetto che punta a creare a Porto Marghera una vera e propria “Hydrogen Valley” per la produzione e lo stoccaggio del combustibile. Il primo elettrolizzatore è già in fase di costruzione e dovrebbe iniziare a essere operativo tra un anno; ma l’obiettivo è quello di arrivare, a regime, a riuscire a mettere a disposizione del territorio i quantitativi di idrogeno necessari per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti, fondamentale per investire in ulteriori progetti.
Idrogeno per la mobilità: dagli autobus al car sharing
Nel frattempo, è entrata già da tempo pienamente nel vivo, attraverso una serie di iniziative concrete, la strategia veneziana di puntare sempre più sulla mobilità a idrogeno. Al riguardo, se si vuole fissare un punto di svolta, l’anno-chiave è il 2022, quando fu inaugurata nell’area di San Giuliano, in collaborazione con Eni, la prima stazione di rifornimento di idrogeno in ambito urbano. Un’infrastruttura fondamentale che consentì già nel 2023 di passare alla messa in strada dei primi 4 autobus alimentati a idrogeno, con il recente annuncio che nel 2026 la flotta si incrementerà di altri 90 mezzi.

Ma chi si vorrà spostare con mezzi a zero emissioni (l’unico prodotto allo scarico è acqua) iscrivendosi all’apposito servizio (che attualmente conta su oltre 6 mila utenti registrati) avrà da oggi, grazie alla collaborazione tra Comune di Venezia e Kinto Italia, l’opportunità di noleggiare un’autovettura elettrica spinta da celle di combustibile alimentate a idrogeno, facilmente identificabili dalla grafica dedicata proprio alla tecnologia a idrogeno.
Il nuovo servizio di car sharing a idrogeno
Per l’avvio del servizio, che avviene a conclusione della fase di test avviata con 10 utenti selezionati nel 2024, sono già disponibili 3 Toyota Mirai, aggiunte appositamente alla flotta dedicata al servizio Kinto Share di Venezia, avviato nel 2018. Le auto, come è stato illustrato nel corso della cerimonia di presentazione tenutasi a Forte Marghera, saranno posizionate presso gli stalli del parcheggio multipiano dell’Area ex Grinfan di Piazzale Roma e di fronte agli arrivi dell’Aeroporto Marco Polo, dove saranno controllate quotidianamente.
Gli utenti potranno prenotarle direttamente attraverso l’apposita app, sia in modalità “round trip” (ovvero con riconsegna nello stesso parcheggio da cui è stata prelevata) che “one way” (con possibilità di rilasciarla in una differente stazione). Il rifornimento, come riportato anche dal materiale informativo messo a disposizione all’interno del veicolo, potrà avvenire proprio nella stazione di servizio Enilive di San Giuliano, a Mestre, in 5 minuti, sufficienti a garantire l’autonomia necessaria nel contesto veneziano.
Venezia: “sostenibile, accessibile e all’avanguardia”
“Mirai”, in giapponese, significa “Futuro”. Ed è proprio sottolineando lo sguardo di prospettiva che è intervenuto con il suo commento il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. “Venezia – ha affermato – è ancora una volta protagonista dell’innovazione sostenibile. Il primo car sharing pubblico a idrogeno in Italia è frutto di un percorso iniziato nel 2019 per la sperimentazione di un carburante che rilascia allo scarico esclusivamente vapore acqueo.
Dimostriamo così che è possibile coniugare tutela ambientale, tecnologia avanzata e servizi efficienti per i cittadini e i visitatori e confermiamo, attraverso la collaborazione con Kinto e Toyota, la nostra volontà di investire in una mobilità sempre più pulita, moderna e integrata, in linea con la transizione ecologica che stiamo portando avanti a tutti i livelli. La nostra Città sta diventando un modello di riferimento nazionale, e questo progetto è un altro tassello concreto della Venezia del futuro: sostenibile, accessibile e all’avanguardia. Un segno concreto della volontà di presentare Venezia come Capitale Mondiale della Sostenibilità”.
Alberto Minazzi