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Nodo di Gazzera: verso un altro tassello della nuova “porta di Mestre”

Nodo di Gazzera: verso un altro tassello della nuova “porta di Mestre”
Sottopasso Gazzera

Ieri il masterplan che ridisegna l’area di Castelvecchio (ex Ospedale Umberto I), oggi il via ai lavori del Nodo della Gazzera della SMFR.
Sta prendendo forma una nuova porta d’accesso per Mestre.
La prima inaugurazione è già arrivata con l’apertura del sottopasso della Gazzera. Poi toccherà al raccordo Brendole- Castellana e alla fermata della nuova stazione di Via Olimpia, dove sono iniziati ufficialmente i lavori.
Il progetto, che dà vita a una mobilità integrata, vede il coinvolgimento di Regione Veneto e Rete ferroviaria italiana, società di Ferrovie dello Stato.

Il progetto

“Gli interventi sono mirati a risolvere le problematiche della mobilità locale mestrina e comprendono  -ha ricordato il presidente della regione Veneto Luca Zaia – un sottopasso della linea ferroviaria, nuovi parcheggi e percorsi ciclopedonali”.
In tal modo verrà garantito un collegamento agevole alle due nuove fermate ferroviarie “Olimpia” e “Gazzera”, pensate per favorire l’intermodalità ferro-gomma.
Il progetto prevede anche un’area di 4.000 metri quadri di verde.
L’ultimazione dei lavori, interrotti nei mesi scorsi a causa dell’emergenza sanitaria e costati circa 9 milioni di euro, è stimata per ottobre 2021.

 

«Tutto questo – ha sottolineato il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – si fa grazie ai finanziamenti che abbiamo chiesto per la legge speciale e per il disinquinamento di Venezia e della sua Laguna. L’iter è ancora lungo, perché bisogna finire i sottoservizi e finire la stazione. Però sicuramente, attraverso un’attività coordinata tra istituzioni, siamo già riusciti a portare a casa il risultato di riaprire un po’ di circolarità di queste zone. I sottopassi sono già operativi, ma soprattutto si capisce l’idea di città”.

sottopasso Gazzera
Il sottopasso realizzato alla Gazzera

La nuova porta di Mestre

Gli interventi già avviati e quelli per i quali è partito l’iter verso la concreta realizzazione (come il recupero dell’area dell’ex ospedale Umberto I) ripensano infatti l’intero contesto cittadino.
Con la vasta operazione di riassetto urbano, il cuore di Mestre non risulterà così avulso dal territorio circostante. Al contrario, si creerà un vero e proprio continuum, fruibile dalla cittadinanza e inserito nell’asse del Parco Fluviale del Marzenego, che raggiunge Zelarino. E questo sia verso sud, con il progetto che, passando attraverso la nuova piastra di collegamento sopra la stazione ferroviaria, unirà Mestre a Marghera in una sorta di grande boulevard, sia verso nord, in direzione Castelfranco Veneto.

La Gazzera, in tal senso, diventerà quindi uno snodo importante, una nuova porta verso il centro città e i collegamenti su rotaia della SMFR sono destinati a giocare un ruolo sempre più fondamentale negli spostamenti all’interno dell’area metropolitana.
Ma anche la mobilità ecologicamente sostenibile, in bicicletta e a piedi, risulterà facilitata dalla riorganizzazione della gestione dei flussi di traffico e, grazie ai parcheggi, dall’intermodalità.

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