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Marzenego: un corridoio ecologico che ridisegna Mestre

Marzenego: un corridoio ecologico che ridisegna Mestre
Parco fluviale

Il progetto del Parco Fluviale approvato anche nella Variante n.52 al Piano degli interventi ridisegnerà Mestre.
Il Marzenego, infatti, non solo potrà dare alla città metropolitana un nuovo asse fondamentale ma andrà anche a indirizzare la progettualità relativa all’area dell’ex Ospedale Umberto I.
“L’idea di fondo – spiega l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin – è che il fiume diventi il luogo urbano più importante della città. Poiché quindi il Parco fluviale entrerà nella città, la delibera contiene un’indicazione forte per quest’area: se prima gli edifici davano il retro verso il Marzenego, ora la prospettiva dovrà ribaltarsi.

Quello del Marzenego sarà un parco fluviale a tutti gli effetti,  con percorribilità delle sponde, depurazione delle acque e riproduzione della flora ittica. Interessato da interventi di riqualificazione che coinvolgeranno l’intera città metropolitana, il parco diventerà un corridoio ecologico che contribuirà alla valorizzazione di strutture storiche e habitat naturali presenti lungo il suo percorso.
Proprio laddove in origine c’era il centro di Mestre e oggi c’è invece l’area dell’ex ospedale, sarà recuperato un antico Ponte Romano.

“Il Parco fluviale – rileva il sindaco Luigi Brugnaro – serve per recuperare la storia della città. Rappresenta il riscatto ambientale della città della terraferma rispetto ad un passato in cui è cresciuta in fretta e spesso senza rispettare parametri a verde. L’obiettivo – ha concluso – è di vedere realizzato, grazie a quanto previsto dal nuovo Regolamento edilizio, un sistema di forestazione della città, una nuova metodologia di costruzione per la realizzazione di quartieri sempre più ecologici”.

Sentieri in bicicletta e aree per la pesca

Il Parco fluviale, quindi, diventerebbe parte della città mettendo assieme obiettivi e necessità diverse: l’effetto depurativo delle acque e le finalità ricreative, con  sentieri da percorrere in bicicletta, aree per la pesca e per il gioco dei bambini

parco fluviale Marzenego area giochi
parco fluviale Marzenego area giochi

Per la depurazione delle acque lungo le sponde sarebbero piantumati dei canneti e realizzati pendii erbosi nudi, mentre delle vasche localizzate in corrispondenza dei salti d’acqua e in alcuni punti strategici, oltre a favorire la riproduzione ittica, consentirebbero “di far fronte ad eventuali esondazioni”.
Ma la realizzazione del parco fluviale favorirebbe anche una nuova viabilità.
“Ci consentirebbe di collegare lo snodo della Gazzera con la tangenziale, grazie ai finanziamenti della Regione Veneto e di completare il raccordo viario Brendole-Castellana, per portare a termine la linea del sistema ferroviario metropolitano regionale (Sfmr), che coprirà i collegamenti tra Venezia, Quarto d’Altino e Mestre-Treviso – dice ancora primo cittadino – Potremmo avere quindi una viabilità più fluida e rendere più efficiente la rete stradale, grazie alla realizzazione di un collegamento tra la rotatoria Miranese e il parcheggio scambiatore di via Montagnola”.

parco fluviale Marzenego stazione via Olimpia
parco fluviale Marzenego stazione via Olimpia

Una rete ecologica per la città

Il Parco Fluviale del Marzenego prevede una pianificazione di larga scala perché occupa un territorio molto vasto.
“Si lavorerà per un disinquinamento delle acque a livello extra-urbano – spiega il sindaco Brugnaro – con il coinvolgimento dei privati oltre che del Consorzio di Bonifica e della Città Metropolitana, che contribuirà alla riqualificazione ambientale del Marzenego, con la realizzazione  di percorsi ciclo-pedonali lungo l’intero corso d’acqua”.

2 commenti su “Marzenego: un corridoio ecologico che ridisegna Mestre

  1. Se realizzato,sarà una grande iniziativa,permetterà a tutti di uscire e rientrare dal centro con estrema facilità,sgravando anche il traffico cittadino e in castellana!


  2. Una splendida iniziativa per la città di Mestre. Complimenti al sindaco e al suo assessore. In tanti anni nessuno ha avuto iniziative di questa portata per la nostra terraferma. Bravi


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