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Una nuova porta d'accesso per Mestre

Una nuova porta d'accesso per Mestre

Stazione di Via Olimpia pronta per il 2021

 

C’è una parte di Mestre che sta cambiando.
Si trova a poca distanza dal centro, eppure per anni è stata legata a un tessuto edilizio e a caratteristiche socio-economiche tipiche delle periferie.
Laddove tutto, per circa un decennio, è sembrato immobile, le cose stanno ora mutando tanto che, proprio quell’area, è destinata a diventare una nuova, importante porta d’accesso alla città.
I primi lavori sono iniziati a primavera. A gennaio 2021 aprirà una nuova stazione. Quella di Via Olimpia.

Il nuovo via al vecchio progetto

Il progetto non è nuovo ma le condizioni che si sono verificate in questi ultimi tempi non solo hanno consentito che Comune, Regione e Ferrovie, dopo i fallimenti e procedure di liquidazione delle ex ditte appaltanti, abbiano dato vita a un’unica cabina di regia per portare a termine i lavori ma anche che un altro assillo per Mestre abbia trovato soluzione: la vendita dell’area dell’ex ospedale Umberto Primo.
Con l’aggiudicazione, da parte del Gruppo Alì di Francesco Canella, per 26,5 milioni di euro, dei 4 ettari di terreno che dal 2008, quando è stato chiuso il nosocomio, sono stati abbandonati a se stessi, l’amministrazione potrà recuperare infatti 1,3 ettari di terreni destinati a verde pubblico finora bloccati dalle ipoteche delle banche.

Nuova mobilità e sviluppo

Questo, unito ai lavori che collegheranno Via Brendole alle vie Gazzera Alta e Bassa con un sottopasso, alla realizzazione del raccordo Gazzera/Castellana e alla realizzazione di una stazione dei treni in via Olimpia porterà a un riassetto urbano e a una riconversione del contesto cittadino.
Insomma, tutta l’area dell’ex ospedale fino alla Gazzera sarà interessata da interventi importanti, “che daranno a Mestre una grande possibilità in termini di trasporto pubblico -spiega l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Renato Boraso – ma anche importanti opportunità di valorizzazione”.
Nonostante ancora non sia stato reso noto il progetto del Gruppo Alì per l’area dell’ex ospedale, è evidente che si inserirà in un contesto in pieno sviluppo che prevede una nuova mobilità per la città, una fioritura di servizi e una conseguente pianificazione produttiva.

Sul piatto, una spesa complessiva di 15 milioni di euro suddivisa per i tre soggetti appaltanti: Comune, Regione con Veneto Strade e RFI.

Come cambia la città

I lavori di completamento della viabilità del cosiddetto lotto D3 pertinenti all’amministrazione sono già iniziati.
Riguardano il sottopasso che collegherà le vie Gazzera Alta e Bassa con via Brendole, dove ci sarà una nuova rotatoria. Infine un grande parcheggio in via della Montagnola, dei passaggi ciclopedonali e stalli per le biciclette all’altezza della fermata della seconda stazione, quella di via Trento. Il costo è di 2 milioni di euro.
La conclusione dell’intervento è prevista entro il 2020.
La realizzazione del raccordo Brendole/Castellana è invece affidata alla Regione, che ha stanziato 3 milioni e 265 mila euro.

Stazione di Via Olimpia, nuova porta d’accesso

La nuova stazione di Via Olimpia sarà realizzata in prossimità del plesso sportivo, sulla linea Mestre-Trieste e rientra nel progetto regionale di realizzazione di un servizio ferroviario metropolitano a elevata frequenza.
Per le opere ferroviarie la Regione ha stanziato 4 milioni 750 mila euro. Altri 5 milioni di euro sono di RFI.
La nuova stazione avrà coperture a volta simili a quelle della stazione ferroviaria dell’Ospedale all’Angelo.

I campi da tennis del tennis Club Mestre di via Olimpia, utilizzati come area di cantiere, saranno ripristinati per una spesa di 55 mila euro. Alla stazione si potrà accedere anche attraverso due sottopassi ciclopedonali sia da Via Galuppi e da Via Olimpia che dalla Cipressina e dalla Gazzera.

Un commento su “Una nuova porta d’accesso per Mestre

  1. Fare un mercato quotidiano aperto da mattina a notte, un edificio rappresentativo come il merkathal di Rotterdam, attorniato da un parco, parcheggi pubblici interrati e negozietti al minuto con ristorantini.
    Un edificio aggregante e dal sapore internazionale, collegamento tra Candiani e Olimpia.


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