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Pasqua in Sardegna? La regione mette il blocco

Pasqua in Sardegna? La regione mette il blocco
Capo Testa Sardegna

La Sardegna è l’unica regione bianca d’Italia. Quella con il minor numero di positivi, la sola in cui le attività sono riprese, si può uscire e  si possono già  trascorrere giornate di mare e sole.
Se per molti l’isola ha sempre rappresentato un sogno, oggi succede ancor di più.
Un sogno irraggiungibile, anche per chi vi ha una seconda casa.

L’ordinanza che frena gli arrivi

Il presidente della regione Christian Solinas ha infatti firmato un’ ordinanza restrittiva al fine di preservare lo status di regione con il minor numero di casi di Coronavirus. Non è il primo ad emettere un provvedimento del genere. Lo hanno preceduto Valle d’Aosta e Alto Adige.
A potersi recare in Sardegna nella propria seconda casa saranno così solo ed esclusivamente coloro che possano dimostrare di farlo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute e comunque solo dopo essersi registrati nella app Sardegna Sicura, dove si attesterà l’avvenuto vaccino oppure il risultato di test negativo. L’ordinanza prevede il divieto di recarsi nella propria seconda casa situata nella regione autonoma sarda se non si è residenti nella regione stessa.

Sardegna
Sardegna

Controlli all’imbarco

Non solo, ci sono discipline anche per gli armatori, con un inasprimento dei controlli agli arrivi e filtri dall’imbarco. Saranno infatti i vettori e gli armatori stessi che acquisiranno all’imbarco dai passeggeri l’avvenuta registrazione sulla app Sardegna Sicura e i documenti relativi ai motivi per cui si viaggia, oltre al possesso dei requisiti previsti dal Dpcm 2 marzo 2021 per gli spostamenti dalle Regioni di provenienza. Se i viaggiatori non saranno provvisti di requisiti e documentazione si vedranno negato l’imbarco.

Ferry boat Sardegna

Mobilitato anche il Corpo forestale dello Stato

In isola, a supporto del personale dell’Azienda tutela salute (Ats), sarà coinvolto il Corpo forestale dello Stato per le attività di monitoraggio e controllo delle certificazioni di avvenuta vaccinazione e per il tampone molecolare o antigenico. I sindaci, sempre secondo l’ordinanza, in qualità di autorità di protezione civile e sanitaria, hanno l’obbligo di vigilare sul rispetto dell’ordinanza stessa riguardo i test obbligatori, di verificare, con l’aiuto della Polizia Locale, il rispetto della permanenza nei domicili nei centri abitati, mentre nelle aree rurali e costiere questo compito sarà affidato al Corpo forestale.

Valentina Rossi

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Tag:  viaggi