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Omicron: colpisce più la gola, meno i polmoni. Italia verso nuove misure

Omicron: colpisce più la gola, meno i polmoni. Italia verso nuove misure
variante omicron

Il verdetto della cabina di regia del Governo è atteso per mercoledì 5 gennaio.
Tra le decisioni dell’imminente prossimo provvedimento, il primo del 2022, c’è l’estensione del Super Green Pass (o Green Pass rafforzato) al mondo del lavoro pubblico e privato. Una decisione che riguarderebbe 23 milioni di dipendenti e che vede come alternativa l’imposizione dell’obbligo vaccinale a tutti gli italiani over 18. Intanto, mentre i contagi continuano a crescere, notizie confortanti arrivano da alcuni studi sulla nuova variante pubblicati in quest’ultima settimana.

Omicron: meno pericolosa per i polmoni

Se fino ad ora gli studi effettuati sulla nuova variante confermano che provoca sintomi più lievi rispetto alle altre varianti pur dopo un’incubazione più veloce, ulteriori recenti ricerche indicano che Omicron ha maggiori probabilità di infettare la gola rispetto ai polmoni. Questo, secondo gli studiosi, potrebbe spiegare perché sembra essere più infettiva ma meno mortale.
I sei studi in questione svolti in Inghilterra e Belgio, quattro dei quali pubblicati alla vigilia di Natale, devono essere ancora sottoposti a revisione paritaria.

varianti coronavirus
varianti coronavirus

«Se il virus lascia il segno soprattutto nelle alte vie aeree, questo lo rende più trasmissibile e di conseguenza si spiega la sua rapida diffusione – sottolinea il professore di virologia dell’University College di Londra Deenan Pillay –  Un virus in grado invece di penetrare fino al tessuto polmonare potrebbe essere destinato potenzialmente a essere più pericoloso ma meno trasmissibile. Il risultato è preliminare ma gli studi puntano nella stessa direzione».

Tamponi rapidi dalla gola potrebbero essere più efficaci?

A risultati simili sono arrivati gli scienziati del Neyts Lab dell’Università di Leuven, in Belgio, dopo una serie di studi sui criceti.
Così come uno studio americano non ancora sottoposto a revisione paritaria pubblicato su Nature. In Scozia invece, a Glasgow i ricercatori hanno indagato le modalità con cui il virus penetra nell’organismo delle persone contagiate: la barriera rappresentata dal ciclo ordinario di vaccinazione viene scavalcata ma la terza dose booster ripristina un elevato livello di protezione.

Stando alle caratteristiche di Omicron, si è aperto anche il dibattito sulla possibile maggior attendibilità dei tamponi rapidi se utilizzati per prelevare campioni dalla gola. Una valutazione tuttavia definita dagli stessi studiosi ancora prematura.

L’Italia cambia colore

Nel frattempo, Omicron continua a contagiare e a partire da oggi (3 gennaio ndr) si allunga la lista delle zone gialle (11 tra regioni e province autonome) in Italia.
A Trento e Bolzano, Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria si sono infatti aggiunte Lombardia, Lazio, Piemonte e Sicilia .

Sarà posticipato il rientro a scuola?

A fare i conti con l’incremento dei contagi è anche la scuola, che in vista del picco previsto a gennaio rappresenta un bacino di contagi.
Le decisioni sono attese in questi giorni. Ma la direzione è quella di scongiurare Dad e prolungamento delle vacanze natalizie.
Nel corso dell’ultima riunione con gli assessori regionali alla Salute, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha definito ancora una volta prioritaria la didattica in presenza, pur non escludendo micro chiusure in casi “straordinari e con focolai “isolati.

dad
Misurazione della temperatura a scuola

Campagna di screening tra il 7 e il 9 gennaio

La proposta delle Regioni è di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, solo l’autosorveglianza (5 giorni) per i ragazzi che hanno ricevuto due dosi di vaccino da meno di quattro mesi, se asintomatici.
Nel caso di non vaccinati la quarantena di dieci giorni con Dad laddove previsto e test al termini. Nella scuola dell’infanzia resterebbe la quarantena di dieci giorni per tutti con tampone con un solo caso positivo.
Intanto, è stata prevista l’attivazione di una campagna di screening in tutte le scuole dal 7 al 9 gennaio mediante testing antigenici rapidi di ultima generazione demandandone alle Asl le modalità organizzative.

Silvia Bolognini

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Tag:  covid, Omicron