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Morto lo scrittore Daniele Del Giudice, prossimo al Campiello alla carriera

Morto lo scrittore Daniele Del Giudice, prossimo al Campiello alla carriera
Lo scrittore Daniele Del Giudice

Daniele Del Giudice non ce l’ha fatta.
Il 72enne scrittore avrebbe dovuto ricevere, sabato prossimo a Venezia, città in cui risedeva da diversi anni, il premio Campiello alla carriera come “uno dei più importanti scrittori contemporanei”, ma si è spento nella notte tra l’1 e il 2 settembre.
Del Giudice, nato l’11 luglio 1949 a Roma, era malato da tempo e, proprio in considerazione delle condizioni fisiche, non sarebbe comunque potuto intervenire direttamente alla cerimonia di consegna.

Il cordoglio della Fondazione Il Campiello

Il presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto Enrico Carraro, ha espresso il proprio profondo cordoglio unendosi alle parole di Walter Veltroni, Presidente della Giuria dei Letterati della 59esima edizione del Premio.
“Daniele Del Giudice è stato uno degli scrittori più importanti della letteratura italiana contemporanea. Come tale la giuria del Campiello, d’intesa con il presidente Carraro, aveva deciso di onorarne la figura conferendogli un meritato premio alla carriera – ha ricordato Veltroni –Premio che anche ora, di fronte alla devastante notizia della sua scomparsa, resta tale. Non è e non sarà un premio alla memoria, ma un riconoscimento attuale per le storie e le parole che nei suoi testi ha scelto, per la loro qualità e per le emozioni che ha offerto ai suoi lettori. Daniele da tempo era stato inghiottito dal buio di una malattia cattiva ma il suo lavoro parla ogni giorno e ogni giorno regala agli altri pensieri, dubbi, bellezza. Per questo Venezia, la città che lo ha adottato, lo onora come merita. Per questo il Campiello lo ricorda con grande affetto e riconoscenza.”

Dopo una prima parte di carriera come critico letterario nella redazione del quotidiano “Paese Sera”, lo scrittore aveva esordito come autore di narrativa nel 1983 con il romanzo “Lo stadio di Wimbledon”, pubblicato da Einaudi, che avrebbe poi dato alle stampe anche tutte le successive opere di Del Giudice.
Dopo la vittoria del Premio “Viareggio-Repaci Opera Prima”, Del Giudice, che era stato scoperto da Italo Calvino, aveva pubblicato nel 1985 il suo secondo romanzo, “Atlante occidentale”, seguito nel 1988 dal racconto “Nel museo di Reims”.

In carriera, lo scrittore romano aveva già ottenuto, nel 2002, il Premio Feltrinelli-Accademia dei Lincei per il complesso della sua opera narrativa.
Ma non era stato l’unico riconoscimento. Tra gli altri, il Premio Comisso nel 1985 e il Premio Bergamo nel 1986, oltre alla doppia selezione proprio per il Campiello nel 1994 e nel 1997.
Del Giudice è stato autore, oltre che di opere narrative, anche di saggi, a partire dall’introduzione alle opere complete di Primo Levi.

 

 

 

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