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Ingresso a Venezia: da primavera con prenotazione

Ingresso a Venezia: da primavera con prenotazione

La Giunta comunale approva la delibera per la programmazione dei flussi turistici in centro storico nei giorni critici

Si scrive “contributo d’accesso” (e così lo chiama anche la delibera che lo istituisce), si legge “prenotazione”, perché, di fatto, sono previste numerose esenzioni “di buon senso”.
È la via che Venezia ha scelto per sperimentare un inedito sistema di gestione di flussi turistici, considerando che si stima che mediamente ogni giorno siano circa 10 mila i visitatori della città d’acqua.

Venturini: “un provvedimento apripista a livello mondiale”

“La città rimarrà sempre aperta a tutti. Ma la gestione del turismo è una priorità per il suo futuro”, ha sottolineato l’assessore comunale al Turismo, Simone Venturini, dopo che la Giunta comunale ha dato il via libera all’emendamento con il testo finale. Ricordando anche che, con questo provvedimento, Venezia “si pone come apripista a livello mondiale”.

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L’assessore al Turismo del comune di Venezia Simone Venturini

Dopo 4 anni di discussione, il “Regolamento per l’istituzione e la disciplina del Contributo d’accesso, con o senza vettore, alla Città antica di Venezia e alle altre Isole minori della Laguna” ha registrato infatti ora una svolta decisiva, verso l’approvazione del Consiglio, attesa per il 12 settembre dopo il passaggio nelle Commissioni competenti. E la sperimentazione è pronta a partire dalla prossima primavera

Il contributo d’accesso a Venezia

Nel testo approvato dalla Giunta sono fissate le linee guida, attraverso la definizione di princìpi generali, esclusioni, esenzioni, controlli e sanzioni.
In linea generale, il pagamento del contributo, inizialmente fissato in 5 euro, sarà richiesto ai visitatori giornalieri persone fisiche dai 14 anni in su.
L’obiettivo è infatti quello di disincentivare il turismo mordi e fuggi in alcuni periodi, “in linea con la delicatezza e unicità della Città”.

presenze turistiche

L’inizio a primavera

L’approccio alle nuove norme sarà comunque progressivo.
Il 2024 sarà infatti interamente dedicato alla sperimentazione del contributo d’accesso, che verrà applicato in circa 30 giornate, concentrandosi in linea generale sui ponti primaverili e sui weekend estivi.
È dunque ipotizzabile che, nel calendario che sarà definito dalla Giunta nelle prossime settimane, l’esordio possa avvenire tra Pasqua e il 25 aprile.

La prenotazione per le giornate da “bollino nero”

Per ottenere il QR code che ne attesterà la regolarità della posizione, da esibire in caso di controllo per evitare di essere sanzionati con una multa tra 50 e 300 euro, il turista pendolare giornaliero dovrà registrare la propria prenotazione per la giornata da “bollino nero” sulla piattaforma multicanale e multilingua che sarà a breve disponibile e poi procedere al pagamento.
Non dovrebbero comunque essere previsti limiti numerici alle prenotazioni.

Registrazione, esclusioni ed esenzioni

Sono esentati dal ticket i ragazzi sotto i 14 anni, i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori dipendenti o autonomi anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università con sede nella Città antica o nelle isole minori.
Ma la registrazione online, anche se senza poi la necessità di pagare il contributo (ma sempre a pena di sanzioni in caso di inosservanza), dovrà esser fatta comunque.
Rientrano tra gli esentati anche i turisti pernottanti (che già pagano la tassa di soggiorno), i residenti in Veneto, chi necessita di cure, i partecipanti a competizioni sportive, gli appartenenti a forze dell’ordine in servizio, nonché il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il contributo d’accesso.
È inoltre stabilito che il regolamento preveda un’ulteriore serie di esenzioni.

Un sistema in evoluzione

A definirle sarà un’ulteriore delibera di Giunta attesa dopo l’approvazione del Consiglio comunale, insieme alle giornate interessate dal contributo, alle fasce orarie di validità e al suo valore, alle modalità di prenotazione obbligatoria per alcune categorie di esenzione, in modalità smart e telematica.
Tra le possibili esenzioni in aggiunta, quella riguardante tutte le isole minori della Laguna.
All’integrazione della versione originaria nel testo uscito dalla Giunta si è arrivati dopo la fase di ascolto dei cittadini, anche attraverso una consultazione online, e al confronto in sede di Consiglio.
“Con la massima umiltà – rileva l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, sottolineando la rilevanza del punto di svolta – saremo pronti a correggere il provvedimento. Avvieremo un confronto continuo e diretto con tutte le categorie economiche e sociali, per monitorare assieme gli effetti a breve e medio termine, in un’ottica di coinvolgimento di tutti gli stakeholder”.

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L’assessore al Bilancio del comune di Venezia Michele Zuin

L’introito del contributo d’accesso dovrebbe aggirarsi attorno a 1,5 milioni di euro l’anno, che consentiranno di coprire i soli costi del sistema, tra portale e controlli.
L’introduzione della prenotazione dunque, è stato rilevato, non è stata decisa per far cassa.
“Vogliamo garantire ai residenti una qualità della vita migliore e ai turisti pernottanti una visita in grado di regalare emozioni più vivide – chiarisce l’assessore al turismo Venturini – Questo provvedimento parte dall’idea che la prenotabilità debba essere la più partecipata possibile, ma gestibile”.

Alberto Minazzi

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Tag:  turismo, Venezia

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