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Guerra: Europa-Russia tra espulsioni reciproche e nuove sanzioni

Guerra: Europa-Russia tra espulsioni reciproche e nuove sanzioni

L’Europa mette in campo una squadra investigativa sui crimini di guerra

E’ guerra diplomatica, oltre che finanziaria, tra Europa e Russia.
Come annunciato nella prima mattinata dal Cremlino, alle espulsioni dei diplomatici russi da parte di Germania, Francia, Danimarca, Spagna e Italia, la Russia ha risposto “con simmetria”.
Espellendo cioè i “diplomatici italiani a Mosca, in risposta alla decisione di Roma di dichiarare ‘persone non grate’ 30 diplomatici dell’ambasciata russa in Italia”.
La conferma è arrivata all’agenzia di stampa Agi dalla portavoce del ministero degli Esteri della Federazione Maria Zakharova.
L’Europa è accusata da Mosca, in merito a questo, di “mancare di lungimiranza“, e l’ambasciatore russo a Roma, Sergey Razov, ha rilevato come queste espulsioni siano evidente segno di “un ulteriore deterioramento delle relazioni‘ tra i Paesi.

Crimini di guerra: l’Europa vuol vederci chiaro

Nel frattempo, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Layen ha depositato il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia, sulla quale oggi discuterà il Consiglio di Sicurezza sulla strage di civili.
“Una squadra investigativa indagherà con Kiev”, ha detto von der Leyen.
Le immagini e le notizie giunte dalle città di Bucha, Irpin e Borodyanka hanno scosso il mondo. Uomini, donne e bambini torturati e stuprati, civili uccisi con crudeltà a dispetto delle più basiche regole di guerra, non sono accettabili. La Russia smentisce che gli orrori e le case della tortura trovate nelle città liberate siano opera dei propri soldati.

Una squadra investigativa europea

“Queste atrocità non possono e non rimarranno senza risposta. Gli autori di questi crimini efferati non devono rimanere impuniti – ha detto la presidente della Commissione Europea -. L’UE ha istituito una squadra investigativa comune con l’Ucraina. Il suo compito è raccogliere prove e indagare sui crimini di guerra e contro l’umanità in Ucraina. La Russia – ha concluso -sta conducendo una guerra crudele e spietata”.

Il quinto pacchetto di sanzioni

Le sanzioni oggi al vaglio di Ecofin riguardano l’embargo sul carbone russo, la cui importazione procura a Mosca circa 4 miliardi di euro l’anno, il “divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell’Unione Europea“, eccezion fatta per quelle che trasportano generi alimentari, energia e impiegate per gli aiuti umanitari e il divieto per gli operatori di trasporto su strada russi e bielorussi.
“Stiamo lavorando a sanzioni aggiuntive anche sulle importazioni di petrolio e stiamo riflettendo – ha anticipato von der Leyen – su alcune delle idee presentate dagli Stati membri, come le tasse o canali di pagamento specifici come un conto di deposito a garanzia”.

Zelensky alle Nazioni Unite

Il presidente ucraino Vokodymyr Zelensky, nel frattempo, ha effettuato dei sopralluoghi nelle città in cui sono stati denunciati presunti crimini di guerra prima di rivolgersi per la prima volta, in collegamento video, all’Onu.

“A Borodyanka ci sono state forse più vittime che a Bucha – ha detto -. In molti villaggi dei distretti liberati di Kiev, Chernihiv e Sumy, gli occupanti hanno fatto cose che la gente del posto non ha visto nemmeno durante l’occupazione nazista”.

Consuelo Terrin

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