Salute +

L'Italia verso l'immunizzazione. Ma molti attendono la seconda dose

L'Italia verso l'immunizzazione. Ma molti attendono la seconda dose
Vaccino anti-Covid19

Sono a oggi 9 milioni 242 mila le persone che hanno concluso il ciclo di vaccinazione in Italia.
Praticamente il 15,49% della popolazione.
A questi si aggiungono coloro che hanno effettuato un vaccino monodose, 299.392 e i 19 milioni 619 milioni di vaccinati che hanno fatto solo la prima dose (32,89% della popolazione).
La campagna vaccinale anticovid iniziata a fine dicembre 2020 prosegue, aprendo le prenotazioni in tutte le regioni ora anche alle fasce più giovani.
Secondo una ricerca di Lab24 del Sole 24 ore, tuttavia, quasi 12 milioni di italiani sopra i 60 anni non sono stati ancora vaccinati con entrambe le dosi necessarie contro il Covid-19.
Manca l’84,19% dei sessantenni; il 75,59% dei settantenni; il 20,28% degli ottantenni e il 22,49% dei novantenni.

L’importanza di concludere il ciclo

Ma cosa succede se si salta la seconda dose di vaccino? Secondo il prof. Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, il rischio se si salta la seconda dose è di dover ricominciare tutto da capo.
“Più ci allontaniamo dai 90 giorni di intervallo tra una dose e l’altra – precisa Pregliasco – più si rende necessario dover ripartire, somministrando nuovamente la prima dose. E quindi le dosi diventerebbero tre. La prima dose – spiega  il professore – offre già dopo circa 15 giorni dalla somministrazione, una copertura che sfiora l’80 per cento e rimane attiva per circa 6 mesi. La seconda serve a rafforzare la protezione nel tempo, portandola fino a 9-12 mesi. Una prassi consolidata anche per altri vaccini, come ad esempio l’antitetanica, che va ripetuta a distanza di dieci anni, per non compromettere la validità dell’immunizzazione”.
All’appello, però, mancano anche moltissime persone appartenenti alle categorie più fragili over 60 che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose del vaccino. Il commissario Figliuolo nei giorni scorsi ha esortato per questo i presidenti delle Regioni ad andare avanti seguendo il piano vaccinale.
” È facile farsi prendere da propagande – ha detto -ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che sono quelli che hanno il 95% di probabilità di finire in ospedale o in terapia intensiva o addirittura di morire, non ne usciamo”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Tag:  vaccini