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Covid e quarantena: cosa dice la nuova circolare del Ministero

Covid e quarantena: cosa dice la nuova circolare del Ministero

Nella circolare firmata dal direttore alla Prevenzione Gianni Rezza le novità sulla positività persistente, sui contatti e sul voto domiciliare

Chi ha contratto il Covid ed è sempre stato asintomatico (ma anche nel caso in cui, dopo essere risultato sintomatico, non presenti sintomi da almeno 2 giorni) non dovrà più restare in isolamento per 7 giorni, ma ne basteranno 5.
I nuovi termini si applicano comunque solo nel caso in cui sia effettuato un test, antigenico o molecolare, che risulti negativo, al termine del periodo di isolamento.
È la principale novità introdotta alle modalità di gestione dei casi di Covid e dei contatti stretti dalla nuova circolare del Ministero della Salute, firmata dal direttore alla Prevenzione, Gianni Rezza.

La positività persistente

Quella relativa ai positivi asintomatici non è comunque l’unica riduzione della durata dell’isolamento decisa dal Ministero.
Diminuisce infatti di un terzo, passando da 3 a 2 settimane, il periodo di isolamento previsto per chi manifesti una positività persistente.
La circolare prevede infatti la possibilità di riprendere a circolare normalmente, interrompendo la quarantena, già “al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo”. E questo “a prescindere dall’effettuazione del test” che comprovi la negativizzazione.
La riduzione rispetto ai 21 giorni previsti finora si lega alla considerazione che, al di là della negativizzazione, comunque con il passare dei giorni si riduce la carica virale e, con essa, la possibilità che il soggetto infetto trasmetta il virus a coloro con cui viene in contatto.

Contatti e voto domiciliare

Le indicazioni sulla gestione dei casi e sulla modalità di isolamento, per evitare il diffondersi del contagio, come spiega la circolare sono state emanate “in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza e del parere emesso dal Consiglio Superiore di Sanità il 24 agosto scorso”
Le decisioni del Ministero si basano cioè sulla valutazione della diffusione a livello globale della variante Omicron B.1.1.529 e sulla attuale evoluzione del quadro clinico del Covid.
“Per i contatti stretti di caso – si precisa però – sono tuttora vigenti le indicazioni contenute nella circolare del 30 marzo scorso”.
Riguardo invece al tema del voto da parte dei positivi, in vista delle elezioni del 25 settembre, è intervenuto direttamente il ministro Roberto Speranza: “Come fatto nelle ultime elezioni – ha affermato – c’è la possibilità del voto domiciliare, così come per le persone inferme. Anche per queste elezioni il voto domiciliare c’è e lo si può usare”.

I vaccini

Per oggi è intanto atteso il via libera dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco, all‘utilizzo dei vaccini a rna messaggero di Pfizer e Moderna nella versione riveduta, in grado di proteggere anche dalla variante Omicron. Proprio ieri, è arrivata l’autorizzazione d’emergenza all’uso da parte della Fda statunitense, mentre quella dell’italiana Aifa seguirà a breve l’ok di Ema.
“Contiamo di avere già a metà settembre – ha fatto il punto Speranza – la disponibilità di vaccini aggiornati”. Il Ministro ha quindi invitato “i soggetti fragili e gli over 60 ad avere un secondo richiamo”.

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