I sondaggi: aumenta la percentuale di chi farà spese, ma scende il budget medio a disposizione
Ormai è un concetto relativo quello del “Black Friday”, il “venerdì nero” di origine americana che, da quasi un secolo (fu ideato nel 1924 dai grandi magazzini Macy’s), dà ufficialmente il via allo shopping natalizio.
Le offerte e gli sconti eccezionali proposti in questo appuntamento annuale dalle grandi catene commerciali e dai negozi non si limitano infatti più al solo venerdì successivo al Giorno del ringraziamento.
Col passare degli anni, si è passati ad allargare sempre più la finestra di occasioni: da una settimana completa, trasformandolo in “Black Week”, fin quasi all’intero mese di novembre.
A trascinare le iniziative è un successo che non si arresta e anzi continua a crescere.
Lo confermano le indagini svolte da Boston Consulting Group e Confesercenti in vista del Black Friday 2022, che quest’anno cade esattamente il 25 novembre.
Black Friday 2022: occasioni per il 79% degli italiani
Sono quasi 8 italiani su 10, esattamente il 79% degli interpellati, coloro che hanno dichiarato ai sondaggisti del BCG di avere l’intenzione di approfittare del Black Friday per fare spese.
L’incremento, rispetto al 2021, è pari al +4%.
Ma scende a 255 a persona, in una forbice tra 100 e 500 euro, il budget medio disponibile.
Il sondaggio di Ipsos per Confesercenti non si discosta di molto.
In questo caso, la cifra mediamente a disposizione dei 12,7 milioni di italiani che stanno approfittando degli sconti è di 261 euro e il giro d’affari complessivo tocca i 3,3 miliardi.
Tra le motivazioni che spingeranno agli acquisti c’è proprio quella di anticipare l’acquisto dei regali di Natale, approfittando della convenienza a disposizione in queste ore.
Ben il 91% dei consumatori interpellati da Boston Consulting, il 14% in più rispetto allo scorso anno, spenderà non per sé, ma per amici e familiari.
Secondo il Codacons, la metà dei regali natalizi sarà comprato in questi giorni.
Confesercenti parla di una quota del 57%, per complessivi 1,9 miliardi di euro.
Cosa e dove si acquista
I comparti maggiormente interessati saranno quello di “abbigliamento e accessori”, dove saranno effetttuate le spese di 6 italiani su 10 del campione BCG, e quello dei “dispositivi elettronici” (54%).
Più distanti, al terzo posto (con il 23%) gli acquisti di “prodotti di bellezza e profumi”.
Tendenza all’e-commerce nei siti multimarca
Confesercenti sottolinea però che solo il 29% acquisterà in un negozio di vicinato.
Il 64% frequenterà invece le piattaforme di e-commerce.
La parte del leone, secondo BCG, la farà Amazon, punto di riferimento del 57% degli intervistati, con Google al 35%. Ben il 20% dei potenziali acquirenti navigherà nei marketplace virtuali alla ricerca di offerte.<
Anche online, però, c’è chi perde quota: scendono infatti del 9% le frequentazioni dei siti dei singoli brand e dei servizi omnicanale, che collegano canali di vendita fisici e digitali.
Orientato ad acquistare sul sito di un singolo produttore è il 29% degli intervistati, con il 43% che andrà invece nei portali online delle catene multimarca.
Le novità nelle tendenze
Tra le tendenze emergenti, il ricorso a siti di usato, che saranno frequentati, secondo Bcg, da un terzo degli acquirenti.
Una percentaule che sale al 50% tra i più giovani, mentre le altre fasce d’età si fermano al 24%.
A spingere in questa direzione sono non solo i prezzi più bassi, ma anche la crescente attenzione alla sostenibilità.
Questo aspetto viene confermato anche dalla ricerca di prodotti di lunga durata (che interessano il 67% del campione), il contenimento degli acquisti (63%) e l’attenzione delle aziende produttrici alla protezione ambientale (57%). Così come dal 59% che si rivolgerà soprattutto ad aziende locali, il 57% guarderà al tipo di packaging utilizzato e il 54% acquisterà prodotti con componenti riciclate.
Alberto Minazzi
