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Cocaina: l’allarme dalle acque reflue, record di morti

Cocaina: l’allarme dalle acque reflue, record di morti

Le analisi delle acque urbane rivelano che nel 2024 la cocaina è la seconda sostanza psicoattiva illegale più consumata in Italia

Fiumi di cocaina scorrono nelle fogne delle città italiane.
Tracce sempre più consistenti della polvere bianca sono state rinvenute nelle acque reflue urbane, segno di un consumo ormai radicato e diffuso.
Ma non è solo un’allerta simbolica: nel 2024, per la prima volta, i decessi per cocaina hanno raggiunto quelli per eroina, sancendo un nuovo tragico record.
E mentre il consumo di sostanze tra i giovani cala lievemente, cresce l’abuso di antidepressivi assunti senza prescrizione.
Lo evidenzia la Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze, pubblicata in concomitanza con la Giornata mondiale contro l’abuso e il traffico illecito di droga, che si celebra il 26 giugno.
Nel mirino degli esperti del Centro nazionale Dipendenze e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità anche le nuove sostanze psicoattive, spesso nascoste in prodotti da svapo o edibili: catinoni sintetici, oppioidi, cannabinoidi di nuova generazione. La droga cambia volto, ma resta letale.

oppioidi

Cocaina: 11 dosi al giorno ogni mille abitanti

L’elenco delle sostanze stupefacenti è lungo e le acque reflue urbane hanno molto da raccontare su questo argomento.
Proprio dalle analisi, infatti, è stato rilevato che al primo posto c’è la cannabis con 52 dosi ogni mille abitanti, seguita dalla cocaina, con una indice di 11 dosi al giorno ogni mille abitanti, mentre si è registrato un incremento costante nel consumo di psicofarmaci tra i giovani che lo scorso anno ha raggiunto i valori più alti di sempre.
Se la stima è di 510 mila studenti di 15-19 anni che hanno fatto uso di queste sostanze nel corso della vita senza che siano state prescritte, solo nell’ultimo anno nella fascia di età tra 15 e 18 anni non ancora compiuti sarebbero stati ben 180 mila, con una prevalenza più che doppia tra le studentesse.

Il dato positivo

Per contro i dati della Relazione indicano una generale diminuzione del consumo di droga.
Nel 2024 l’uso di cannabinoidi è passato dal 22% al 21%; le Nps, nuove sostanze psicoattive tra le quali rientrano anche le Smart Drugs (farmaci intelligenti) il cui scopo è di aumentare o alterare le facoltà cognitive come la memoria, l’attenzione, l’apprendimento o la performance fisica, dal 6,4% al 5,8%; i cannabinoidi sintetici dal 4,6% al 3,5%; gli stimolanti dal 2,9% al 2,4%; la cocaina dal 2,2% all’1,8%.
E ancora gli allucinogeni dal 2% all’1,2%, mentre gli oppiacei sono rimasti stabili all’1%.
In Italia la sostanza psicoattiva più diffusa rimane la cannabis e si registra anche un significativo aumento della concentrazione di Thc, tetraidrocannabinolo, il suo principale composto psicoattivo, nei prodotti a base di hashish, la cui potenza è quadruplicata dal 2016 passando dal 7% al 29% del 2024. Il dato si evidenzia in particolare nelle formulazioni di nuova generazione e nei liquidi utilizzati per le sigarette elettroniche.

Le nuove sostanze e il Telefono Verde Droga

Nel 2024 il Sistema nazionale di allerta rapida per le droghe (New-d) che ha gestito in totale 437 segnalazioni, ha identificato 79 nuove sostanze psicoattive circolanti in Italia.
Tra queste, particolarmente rilevanti i sequestri di “cocaina rosa”, una combinazione di Mdma comunemente nota come ecstasy e ketamina generalmente sotto forma di polvere di colore rosa. A marzo 2024 è stato avviato dal Centro nazionale Dipendenze e Doping il Piano Nazionale contro l’uso improprio del Fentanyl e di altri oppioidi sintetici per anticipare le nuove tendenze del mercato della droga.
Tra gli strumenti operativi c’è il Telefono Verde Droga 800 186070, attivo dal lunedì al venerdì. Un servizio gratuito e anonimo che offre ascolto, informazione e orientamento.

fentanyl

Altre dipendenze

Tra i dati preoccupanti della Relazione al Parlamento è segnalata la crescita del gioco d’azzardo tra i giovani: il 62% degli studenti equivalente a 1.530 mila ragazzi riferisce di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita, mentre 1 milione 420 mila lo hanno fatto nell’ultimo anno, facendo registrare nel 2024 ilo dato più alto di sempre.
Un pericolo per i minorenni sono anche i videogiochi: più di 290 mila di loro hanno mostrato lo scorso anno comportamenti a rischio.

Silvia Bolognini

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Tag:  droga