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Salone Nautico: intervista al Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Salone Nautico: intervista al Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

Meno 1 all’ apertura del Salone Nautico Internazionale di Venezia.

Intervista al sindaco Luigi Brugnaro

Finalmente torna Il Salone Nautico e la città si riappropria del suo elemento. Il Comune ci ha creduto per primo, puntando un gettone importante e finanziando interamente, per tre anni consecutivi, l’evento che riporta la città lagunare e il suo storico Arsenale al centro dell’offerta fieristica di settore, d’intesa con la Città Metropolitana e la Regione Veneto.

  • Signor sindaco, dalle premesse sembra già un successo: un bacino acqueo di 50.000 metri quadri e 6.000 metri quadrati di padiglioni, oltre 50 imbarcazioni dai 15 ai 50 metri, 100 espositori di imbarcazioni da diporto, dell’indotto e dell’accessoristica della nautica. Cosa rappresenta questo evento per Venezia?

“Davvero, nessun trionfalismo, ma molta concretezza. Dopo tanti anni torna a Venezia il Salone Nautico e, paradossalmente, non era scontato. Un atto di coraggio, una grande scommessa per la città. Ci crediamo molto e abbiamo lavorato tanto per poterlo realizzare. Ci siamo dati tre anni. Dobbiamo convincere nuovamente i dealer internazionali che tornare a Venezia conviene. Per troppo tempo questa città è stata lontana dal mare e dal suo popolo. Crediamo che questo evento possa diventare un grande ritrovo di tutti coloro amano il mare”.

“Una scommessa, un atto di coraggio e di amore per Venezia. Questo non sarà solamente un salone dedicato alla nautica, non sarà solo un’esposizione di barche, ma rappresenterà una nuova idea di città, aperta a tutti quelli che amano il mare e l’arte”.

Luigi Brugnaro
Sindaco del comune di Venezia

  • Come è stato pensato questo Salone?

“Questo non sarà solamente un salone dedicato alla nautica, non sarà solo un’esposizione di barche, ma vuol rappresentare una nuova idea di città che vive sul mare e parla di pesca, di navi da trasporto, commerciali, turistiche. Una fiera che possa ben rappresentare la bellezza e l’arte della nostra industria nautica e delle nostre eccellenze in ambito navale e marittimo, ma vogliamo sia anche un momento dedicato a tutte le famiglie, a tutti coloro che vogliano riscoprire la passione per il mare. A differenza di altri saloni, abbiamo deciso di fare arrivare i visitatori con la loro barca in piena stagione, magari per trascorrere un weekend. Arrivando qui potranno ormeggiare in una delle marine in città e, magari, con l’occasione, visitare anche una mostra ai Musei civici. Questa deve essere un’opportunità per le persone che sono già in barca, nelle marine dell’Adriatico, che arrivano anche dalla Croazia e desiderano vivere questa città e questa festa insieme a noi. Questo sarà il nostro pubblico”.

  • Un salone che si lega all’arte contemporanea.
    Chi arriva per la Biennale, qui a due passi, può godere dello spettacolo offerto da questi gioielli ormeggiati in Bacino grande.

“La Biennale Arte è il più importante evento di arte contemporanea al mondo per il quale si attendono almeno 500 mila visitatori. Non è un caso che questo Salone voglia offrire ai suoi spettatori e agli armatori un ampio ventaglio di occasioni. Molto spesso chi segue l’arte è anch’egli dealer di settore, ed è importante per noi proprio in questo contesto raccontare la modernità, l’eccellenza, la bellezza e il valore culturale dell’arte della nautica. Vogliamo raccontare una città ampia che parlerà del suo mare anche a Forte Marghera e al Candiani di Mestre. Con grande cuore vogliamo dimostrare che questa è una città aperta a tutti quelli che amano il mare e l’arte”.

  • Come si pone l’evento veneziano nei confronti degli altri saloni Italiani o europei?

“Il salone di Venezia non è in competizione con alcun altro salone, anzi è un valore aggiunto per l’Italia. Vogliamo costruire una chicca nell’Adriatico e raccontare la storia di Venezia nel mare. Chi compra una barca lo fa per sentirsi libero, per vedere la natura e le bellezze che ci sono nel mondo. Venezia è sull’acqua ed è una di quelle bellezze. E’ pronta a riaccogliere il popolo del mare e tutti coloro che amano e vogliono realmente mantenere viva una città come questa, rispettandola e riconoscendole il posto che merita a livello internazionale, così come è sempre stato nella storia. Con questo Salone uniamo l’industria nautica all’arte e alla vitalità di una città che è stata e continua ad essere presidio occidentale in Adriatico”.

  • Con questo Salone si dà finalmente nuova vita all’antica vocazione marinara di Venezia, ma si riapre alla città anche l’antico Arsenale, che rianima di barche e attività nautiche i suoi spazi e il suo Bacino.

“Venezia ha tre grandi luoghi: San marco che rappresenta il luogo politico, Rialto il luogo commerciale e l’Arsenale che è il luogo militare della città. Da qui partiva la flotta veneziana per fermare i turchi a Lepanto. È un presidio occidentale della nostra cultura; è stato ed è tutt’oggi presidio occidentale in Europa. L’Arsenale è la porta d’acqua della città. Abbiamo già ristrutturato e stiamo continuato a ristrutturare questo luogo. Abbiamo riaperto alla cittadinanza delle aree che nessuno ha ancora visto e l’idea che l’Arsenale, area così prestigiosa, possa essere addirittura allargabile ci inorgoglisce. E anche qui abbiamo in mente molte cose da fare su questi spazi per il futuro in tema di nautica e marineria. Vedremo. Mi lasci Intanto sottolineare la stretta collaborazione con la Marina che in questo evento, e non solo in questo, è sempre stata massima e sempre davvero preziosa”. 

Un commento su “Salone Nautico: intervista al Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro

  1. La nostra speranza e’ che sia veramente un nuovo inizio”Nautico” per la nostra città d’acqua. E quale migliore occasione quella di cavalcare la ormai necessaria ecosostenibilita’ nella navigazione? Un cambiamento epocale che farebbe ripartire la stessa cantieristica locale con la trasformazione di tutti i mezzi a motore inquinanti utilizzando sia nuovi combustibili che mezzi ibridi ed elettrici come sta gia’ avvenendo in campo automobilistico. Ma ci vuole coraggio e volonta’ anche da parte della nostra amministrazione.


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