Editoriale +

UN NUOVO NOME PER UN PROGETTO SEMPRE PIÙ FORTE

UN NUOVO NOME PER UN PROGETTO SEMPRE PIÙ FORTE

M_n01-Editoriale

Il Metropolitano raccoglie l’eredità di Reyerzine per approfondire la riflessione sugli sviluppi del territorio veneziano

Accendere i riflettori sulle eccellenze della nascente Città metropolitana di Venezia – con Padova e Treviso – e contribuire ad alimentare la riflessione sugli sviluppi di quest’area sono, fin dalla sua creazione, i principali obiettivi di questa rivista. Un magazine che da questo numero segna una svolta cambiando il suo nome in “Il Metropolitano” per marcare in modo ancor più netto quella strada aperta con l’originale denominazione di “Reyerzine”. Un nuovo nome per un sentimento che si sta affermando a più livelli come comune denominatore del nostro territorio. Non a caso “Il Metropolitano” si può declinare in vario modo in rappresentanza di un coinvolgimento attivo di tutte le parti in causa: il territorio, il cittadino, il talento, il governo, il progetto. Un’altra novità, inoltre, caratterizza il nuovo corso di questo magazine, vale a dire la crescita della schiera di opinionisti profondi conoscitori della nostra realtà, che in prima persona si esprimono, di volta in volta, sulle pagine che state sfogliando. È per noi un piacere poter ospitare in questo numero le considerazioni del direttore di Rete Veneta e Telequattro Luigi Bacialli, del giornalista e scrittore Edoardo Pittalis e di un medico attento alle dinamiche sociali come Alessandra Graziottin. Tutti e tre affrontando temi diversi fra loro, declinano a vario titolo la riflessione sul territorio, in linea con quell’importanza del confronto da sempre sostenuta da questa pubblicazione. Mettere in rete le opinioni, favorire l’analisi e l’approfondimento per cercare di capire le ragioni e il susseguirsi di eventi ed evoluzioni che ci hanno portato fin qui, è d’altronde un esercizio utile a tutti per capire meglio in quale direzione sta andando, o potrebbe andare, il nostro territorio. Consci che il periodo storico che stiamo vivendo rappresenti già di per sé una fase di svolta. Gli spunti di riflessione non mancano, così come non mancano gli esempi di chi sta già esplorando per conto proprio nuove strade in grado di migliorare la socialità, l’arredo, la salute delle persone, la competitività imprenditoriale, l’offerta culturale  e la consapevolezza dell’attuale situazione economica globale. Quel che manca è probabilmente una regia in grado di condividere e far circolare questi spunti di comune interesse. Una regia in grado anche di ottimizzare le risorse, che si auspica dovrebbe essere rappresentata dalla prossima istituzione della nuova Città metropolitana di Venezia, con l’augurio che nel frattempo sia un crescendo di voci desiderose di unirsi al dibattito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.