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Pasqua: venerdì la Via Crucis al Colosseo. Il Papa chiede la pace

Pasqua: venerdì la Via Crucis al Colosseo. Il Papa chiede la pace

Eloì, Eloì, lemà sabactàni? “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”?
E’ la straziante frase riportata dai vangeli nel passo in cui Gesù, messo in croce, si appellò al Padre.
Ed è la frase con la quale, al termine della tredicesima stazione delle Via Crucis che Papa Francesco percorrerà al Colosseo, sarà da lui pronunciata nel Venerdì Santo.

Due famiglie, una ucraina e una russa, alla tredicesima stazione

Signore, dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”.
La meditazione del Papa, che fa chiaramente riferimento alla guerra in corso, sarà accompagnata dalle due famiglie che rappresenteranno la tredicesima stazione, una ucraina e una russa.
Non saranno però le sole a incarnare la Passione di Cristo.
Altri nuclei diventeranno carne di altre sofferenze: quella causata dalla pandemia, dalla mancanza di lavoro, dalla precarietà di tante famiglie e dal dramma dei migranti.
“Signore, perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?’. Le lacrime sono finite. La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire”.

Un’unica voce per la sofferenza umana che chiede tregua

Sono le parole che, secondo quanto si legge nel libretto della celebrazione pubblicato dalla Libreria editrice vaticana, il Papa dirà al termine della meditazione, chiedendo la pace.
Con un linguaggio che esprime una sofferenza tutta umana e un senso di impotenza che solo Colui che tutto può può scalfire.
Sono tante le sofferenze del mondo e, nelle tredici stazioni, saranno iconicamente rappresentate un po’ tutte nel nome delle famiglie.
Se nella tredicesima, dunque, ci sarà la tragica sofferenza delle famiglie i cui figli sono stati chiamati alla guerra, coincidente con quella di Maria, alla quale è stato consegnato il corpo di Gesù deposto dalla croce, nella sesta stazione ci sarà la tragedia di una famiglia che affronta la malattia, nella decima quella di una donna con figli che ha perso il marito e nella dodicesima, la tragedia di una famiglia che ha perso un figlio.
Lutti che sembrano togliere il valore alla vita e per i quali il Papa si farà voce di tutti gli uomini chiedendo al Signore la pace, delle armi e degli animi.

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