Salute +

Una nuova ordinanza per il Veneto verso il giallo

Una nuova ordinanza per il Veneto verso il giallo

Il Veneto anticipa l’arrivo della fascia gialla.
Il presidente Luca Zaia ha infatti illustrato durante il punto stampa indetto per oggi, 17 dicembre, i contenuti di una nuova ordinanza che contiene principi e raccomandazioni per far fronte alle prossime tre settimane, che sono quelle cruciali.
Le previsioni sono di un ulteriore incremento dei contagi, già oggi arrivati ai numeri della svolta:  Rt 1,15,  incidenza di 506,3 su 100 mila abitanti, 13% di occupazione delle terapie intensive (3% al di sopra della soglia) e 15% di ricoveri in area medica.
L’ordinanza entrerà in vigore a partire dalla mezzanotte di oggi e resterà in vigore fino al 16 gennaio 2022.

Si ritorna alla mascherina anche all’esterno

L’obbligo di ritorno alla mascherina anche all’esterno ritorna quindi nel Veneto prima di quando previsto dalla retrocessione in zona gialla, lunedì 20 dicembre.
Resta però, di fatto, l’unica incombenza per i cittadini.
Le restanti prescrizioni della nuova ordinanza riguardano soprattutto gli operatori sanitari e gli ospiti delle strutture sanitarie e ospedaliere.
Tutti loro, infatti, dovranno effettuare più frequentemente i tamponi (per gli operatori un test ogni 4 giorni al posto dei 10 giorni attuali). Ma riguardano anche le case di riposo dove, per tutelare maggiormente gli ospiti, saranno interrotti i rientri in famiglia.
“I nonni vanno protetti – ha detto il presidente Zaia – Se in accordo con le Rsa qualcuno di loro rientrerà in famiglia per le feste, dovrà poi effettuare una quarantena di 7 giorni e un tampone per far ritorno nella casa di riposo.
Negli ospedali e nelle case di riposo, inoltre, sarà ammesso un solo accompagnatore e le visite saranno consentite a una persona per volta. Nelle Rsa sono sospese le visite degli under 12 “per alta diffusione del virus soprattutto tra i bambini”.

Le raccomandazioni

L’ordinanza contiene soprattutto raccomandazioni legate alle festività natalizie, che rappresentano il periodo più critico.
“Le festività creeranno occasioni di assembramento – ha rilevato Zaia – Non possiamo permetterci di avere ospedali e case di riposo in tilt. Questa ordinanza puntualizza alcuni aspetti di sanità pubblica dando delle raccomandazioni utili in questa fase”.

Al di là della mascherina ovunque (non per i bambini al di sotto dei 6 anni), tutti i cittadini sono caldamente quindi invitati, qualora riscontrassero di avere qualche sintomo, anche un semplice mal di gola o un raffreddore, a mettersi in autoisolamento e a fare un test per verificare la situazione.
Per mostrare come l’autodiagnosi in questo frangente possa essere molto semplice, il presidente Zaia ha effettuato in prima persona un tampone, poi risultato negativo.

Le raccomandazioni riguardano infine “buone pratiche” da mettere in pratica soprattutto nei giorni delle festività: effettuare un tampone prima della cena o del pranzo con i famigliari, provvedere ad arieggiare le stanze, evitare di incontrare altre persone se non ci si sente in ottima salute.

Misure di prevenzione

Il livello di rischio, in questo momento, è molto alto.
Chi non si è vaccinato, quindi, è ancora una volta chiamato a farlo o a provvedere quanto prima a completare il ciclo di vaccinazione.
Gli enti locali sono al lavoro per adottare tutte le misure per prevenire assembramenti pubblici.
Per quanto riguarda le norme da seguire per i bambini delle scuole di primo grado e delle scuole dell’infanzia, l’ordinanza vieta le uscite per coloro che sono in attesa di fare un test perché nella loro classe c’è un positivo introducendo una quarantena breve fino alla risposta.
“Siamo nella fase di turbolenza in volo – ha detto ancora Zaia -. I vaccini ci mettono ancora nella condizione di fare una vita normale ma ci sono già molte persone in ospedale. In queste prossime settimane, che sono quelle cruciali, perché la curva ci dice che si va ancora su, possiamo fare cose importanti”.
Il picco è atteso tra la fine dell’anno e le prime due settimane di gennaio.

I dati

I positivi registrati nelle ultime ore nel Veneto sono 5577, portando il totale, da inizio pandemia, a 570.842.
I ricoverati sono 1254 (+24 rispetto a ieri). Di questi, 1090 (+19) sono in area non critica e 164 (+5) in terapia intensiva.
Le postazioni sono in totale 462.
I decessi, infine, sono arrivati a 12.135, registrando un incremento di 10 rispetto a ieri.
Le persone che hanno completato il ciclo vaccinale anche con la terza dose sono 1 milione 170 ma restano sempre tanti gli over 80 non vaccinati o con una sola vaccinazione: 148 su 100 mila.
Nella sola giornata del 16 dicembre, sono state effettuate 52 mila somministrazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Il campo nome è richiesto.
Il campo email è richiesto o non è corretto.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.