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"Lazzaro ed Epulone" vince il Premio Nazionale "La Musica è Lavoro"

"Lazzaro ed Epulone" vince il Premio Nazionale "La Musica è Lavoro"
Porfirio Rubirosa and His Band - Foto

In musica le contraddizioni del moderno capitalismo.

 

E’ andato al cantautore veneziano Porfirio Rubirosa and His Band il Premio Nazionale “La Musica è Lavoro” dedicato quest’anno a Luigi Miserocchi.
Il videoclip di “Lazzaro ed Epulone”, questo il titolo del brano presentato al concorso, è stato inoltre selezionato tra i finalisti del Premio Italiano Videoclip Indipendente (PIVI) 2020.

Lazzaro ed Epulone

Il brano vincitore sviluppa una visione originale e disincantata del livellamento del capitalismo globale. In sostanza i due personaggi da cui trae il titolo, Lazzaro, il senegalese che ogni giorno si presenta davanti allo stesso supermercato chiedendo un euro ed Epulone, il broker dell’alta finanza, vengono equiparati “in quanto –spiega Porfirio Rubirosa – per entrambi ci sono orari di lavoro da rispettare, luoghi di lavoro in cui arrivare. Entrambi devono stare a contatto con la gente, essere sempre sorridenti ed essere esperti di problem solving. L’unica grande differenza – conclude – è che uno aspira solo ad un euro, l’altro invece ne soffia un milione”.

Il Breviario di teologia dadaista

Il premio assegnato da Fai Cisl Romagna, Radio Flyweb e MEI – Meeting Degli Indipendenti, ovvero la stampa di un CD, ha permesso all’artista di portare a compimento il progetto iniziato durante il lockdown:  il “Breviario di Teologia Dadaista”.

Porfirio Rubirosa Breviario di Teologia Dadaista
Porfirio Rubirosa Breviario di Teologia Dadaista

Si tratta di un concept album, una sorta di riscrittura in chiave dadaista della Bibbia nella quale, attraverso dodici brani, si racconta la storia dell’uomo e del suo progressivo annullamento consumistico. Il Breviario è il diario dell’uomo contemporaneo, delle sue paure, delle sue debolezze, della sua autoindulgenza.
Soprattutto, della sua autoassoluzione sbrigativa.  Una sorta di viaggio biblico di creazione e distruzione, dalla Genesi all’Apocalisse.

Trenta artisti insieme

Il disco è stato interamente prodotto da Porfirio Rubirosa and his band, ensamble che oltre al cantautore veneziano (voce, chitarra acustica, chitarra classica, armonica a bocca) vede coinvolti  il DrugoArcureo (basso acustico, basso elettrico, contrabbasso, tastiere, drumprogramming, fischio e cori), PastafarianAndyman (chitarra elettrica, tastiere, melodica, effetti e cori), IndiAnanas Jones (percussioni, kalimba, rumoristica, e cori) e il trasformista più lento del mondo Krugerpritz.

Nonostante tutte le difficoltà legate alle restrizioni dell’emergenza sanitaria, hanno partecipato al progetto oltre trenta musicisti e alcuni ospiti di rilievo come Sir Oliver Skardy, Herman Medrano gli HareKrishna della comunità Prabhupada ISKCON di Vicenza.
Un viaggio di scoperta anche musicale, con l’utilizzo di strumenti solitamente inusuali come il charango, il sitar, l’harmonium, l’ukulele, la fisarmonica, il violino e un’intera brass band.

sitar
Tra gli strumenti, il sitar

 

 

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