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La pazza estate 2022: Italia divisa in due, tra caldo africano e maltempo

La pazza estate 2022: Italia divisa in due, tra caldo africano e maltempo
Lorenzo Tedici, meteorologo responsabile media di iLMeteo.it

Punte oltre 40° al sud e nubifragi al nord. Tedici (iLMeteo.it): “La situazione peggiore per metà agosto”. Ma nel weekend dovrebbe tornare la normalità

Al sud, una nuova fiammata di caldo africano, la sesta dall’inizio della bella stagione, che stavolta però dovrebbe essere di breve durata. Al nord, la prima perturbazione atlantica, che dovrebbe chiudere la lunga parentesi di siccità, ma col rischio di pesanti disagi e conseguenze legate alle precipitazioni.

L’Italia si divide letteralmente in due, all’inizio della seconda metà di agosto, che conferma per il nostro Paese un’estate pazza, all’insegna degli eventi meteo estremi. E se le allerte, come quella della Protezione civile del Veneto per il disagio fisico lungo le coste fino al 18 agosto, ancora sono concentrate sul caldo, a breve si sposteranno sul maltempo.

“Sulla carta – commenta il meteorologo Lorenzo Tedici, responsabile media di iLMeteo.it – è la situazione peggiore che potevamo avere a metà agosto. È davvero il paradigma di questo clima mutato: c’è di tutto, tra i 44° gradi attesi a Cefalù, in Sicilia, i 30° gradi del mare e la perturbazione intensa in arrivo dalla Francia che potrebbe tradursi in nubifragi”.

Le previsioni

Lo scenario presentato dal sito iLMeteo.it dovrebbe iniziare già nelle prossime ore. “Da adesso a domani sera – riprende Tedici – ci aspettiamo di tutto. Speriamo ancora che alla fine non succeda niente, perché gli eventi legati ai temporali dipendono da molte circostanze. Ma al tempo stesso dobbiamo essere pronti anche al peggio, a partire da stanotte in Liguria e forse bassa Lombardia”. Il picco dei fenomeni estremi è infatti previsto tra giovedì 18 e venerdì 19 agosto.

Quanto al maltempo, la perturbazione si dovrebbe tradurre in fenomeni temporaleschi, che inizieranno a interessare, già nel primo pomeriggio di mercoledì 17, il nord-ovest. Nella notte, fenomeni significativi sono attesi su Liguria, Piemonte e Lombardia, con qualche possibile celletta anche su Emilia Romagna e Trentino. Progressivamente, da giovedì, il fronte si sposterà anche sul nord-est e su parte del centro: Toscana, Umbria, Lazio e alcune zone delle Marche.

“Si tratta – spiega il meteorologo – di una saccatura atlantica attualmente su Inghilterra e Francia, dove si sono già registrati nubifragi ad esempio a Marsiglia e sulla Costa Azzurra, in considerazione delle elevate temperature del mare. L’ultimo giorno “pazzesco” sarà venerdì, quando il maltempo raggiungerà la riviera romagnola, la costa veneta (che in questi casi “fa parte” della zona marchigiano-romagnola), l’interno della Toscana, fino a Roma, Abruzzo e Molise”.

L’effetto della perturbazione sarà anche il richiamo sull’Italia di un flusso d’aria molto calda dalla Tunisia. Già martedì, a Siracusa, si sono toccati i 40°: valori eccezionali, per i quali è prevista la possibilità di arrivare fino a 45° all’ombra in Sicilia. “La Sardegna – aggiunge Lorenzo Tedici – oggi è caldissima, ma già domani le temperature crolleranno, per il vento di maestrale, che interesserà anche la Puglia. Con l’anticiclone delle Azzorre, si arriverà così a temperature sui 30-32 gradi”.

Il weekend e la fine dell’estate

Nel prossimo fine settimana, quando molti rientreranno dalle ferie, è dunque atteso tempo gradevole. Anche al sud, con la colonnina di mercurio che dovrebbe spingersi al massimo fino a 33°. Un segnale che l’estate sta finendo? Secondo il responsabile media di iLMeteo, pur con le dovute cautele del caso legate alle previsioni a lungo termine, la risposta in teoria è no.

“I temporali attesi – spiega – ricordano la classica “rottura di Ferragosto”. Ma non dimentichiamo che, negli anni passati, le prime piogge erano seguite da altre perturbazioni. Possiamo quindi prevedere che la prossima settimana sarà una delle migliori: non troppo calda, con clima secco, senza afa e in prevalenza sereno. Soprattutto al nord, con invece qualche possibile variabilità al sud”.

Dunque, chi ha prenotato le ferie a settembre, per Lorenzo Tedici “può sperare”. “È difficile – conclude – spingersi così avanti con le previsioni. Abbiamo qualche indizio che il prossimo mese non sarà caratterizzato da continue piogge, anche se, in un contesto generalmente soleggiato, il mare molto caldo rende più probabile qualche temporale pomeridiano. Insomma: a settembre dovrebbe essere bello, anche se un po’ meno degli anni passati”.

Alberto Minazzi

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