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La musica italiana torna sui social

La musica italiana torna sui social
@ Kaspars Grinvalds

Da Laura Pausini ai Boomdabash, le canzoni degli autori italiani rappresentati da Soundreef di nuovo utilizzabili su Facebook e Instagram

Una storia di Facebook accompagnata dalle note di “Un buon inizio”, l’ultimo successo di Laura Pausini.
O un reel di Instagram con la musica del rap di Sfera Ebbasta.
Sono alcune delle possibilità che, da un paio di settimane, non erano più concesse ai milioni di fruitori dei due popolari social network. Ora, però, è possibile tornare ad accompagnare i propri interventi online anche con i brani di diversi (anche se non tutti) cantanti italiani.

Quali musiche si possono utilizzare

Si tratta di quelli che, anziché dalla Società Italiana degli Autori ed Editori, hanno scelto di farsi rappresentare dal gruppo Soundreef, dopo che, dal 2018, sulla base di una direttiva Ue, è venuta meno la situazione di monopolio in vigore in Italia dagli anni ’40 del secolo scorso. Sono circa 26 mila autori nostrani, sugli oltre 43 mila nel mondo, che si sono affidati alla società indipendente londinese, con nomi importanti del panorama musicale nostrano.
Oltre a quelli già citati, sono per esempio con Soundreef anche Marracash e Boomdabash, Ultimo e Fabio Rovazzi, J-Ax e Morgan, Nesli e Rkomi, così come i giovani Tedua, Bresh, Federica Abbate, Noyz Narcos e Federica Camba.
Ma anche, per i più tradizionalisti, i Pooh, Gigi D’Alessio, Enrico Ruggeri, Fabrizio Moro, Paola Turci e Marco Masini.

Su Meta ritorna la musica italiana

Meta ha dunque corretto il tiro, proprio in considerazione del fatto che non tutti gli autori e i cantanti italiani sono inquadrabili contrattualmente con la Siae.
In seguito al mancato rinnovo dell’accordo con quest’ultima, scaduto a gennaio, la società proprietaria anche diffusa app di messaggistica Whatsapp a metà marzo aveva infatti tolto dal proprio catalogo tutte le canzoni italiane.
La decisione si basava sul fatto che, a volte, sulla stessa canzone gravano licenze diverse e, per evitare contenziosi, Meta ha inizialmente preferito dire stop all’intero panorama musicale italiano.
Chiariti tutti i cavilli a livello legale, l’accordo in vigore con Soundreef ha consentito adesso di sbloccare i brani legati al gruppo nato nel 2011, mentre quelli facenti capo a Siae resteranno ancora indisponibili su Facebook e Instagram, anche se fruibili per esempio su YouTube o Tiktok.

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