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Iseo: rientrata l'allerta tsunami. Per ora la situazione è sotto controllo

Iseo: rientrata l'allerta tsunami. Per ora la situazione è sotto controllo

I geologi confermano un rallentamento dei movimenti della frana da maggio 2022: solo pochi millimetri al mese

L’ipotesi peggiore che potesse verificarsi, quella cioè che la massa franosa precipitando nel lago d’Iseo avrebbe potuto generare un’onda tsunami di oltre 8 metri, è al momento sotto controllo. A oggi lo scivolamento che interessa un versante dell’Iseo del Monte Saresano con rocce stratificate un tempo luogo di attività estrattiva, ha infatti rallentato la sua corsa.
A preoccupare maggiormente, da febbraio 2021, è il volume instabile che sta scendendo, stimato in almeno 1,5 milioni di metri cubi.
Per intenderci: un intero campo di calcio con una superficie di 6.825 mq coperto di terra per 220 metri di altezza, l’equivalente di un grattacielo alto 73 piani.

Il monitoraggio costante della zona

«Dallo scorso maggio – spiega il Prof. Nicola Casagli, Presidente dell’istituto Nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale di Trieste e docente di Geologia Applicata dell’Università di Firenze – la situazione è decisamente meno critica di prima. In questo periodo la frana si muove molto lentamente, di pochi millimetri, 1-2 al mese. E’ tuttavia tenuta sotto controllo con un sistema di monitoraggio costante in tempo reale che permette di verificare eventuali accelerazioni del movimento che, pur se non previsti, non si possono totalmente escludere».

Iseo
Nicola Casagli

Quali sono i motivi che hanno generato la frana?
Nella zona colpita da oltre un secolo insistono attività minerarie e sono in molti a pensare che proprio queste nel tempo abbiano dato il via alla minaccia che incombe oggi sulle comunità ai piedi del Monte Saresano.
Siamo nel cuore della Lombardia, le sponde del lago bagnano a ovest comuni bergamaschi, a est quelli bresciani. Al centro c’è Montisola, la più grande isola naturale lacustre d’Italia e la più alta d’Europa, annoverata tra i borghi più belli della penisola. Da anni il movimento franoso alterna fasi di quiescenza e fasi di allarme che generano situazioni di emergenza per le località di Tavernola, Parzanica, Vigolo e Montisola.

L’intervento strutturale in corso

Il Monte Saresano è costituito da una tipologia di calcare specifica, diffusa nelle Prealpi, che forma degli strati ripiegati su se stessi.
I geologi spiegano che lo scollamento di alcune di queste pieghe e il peso degli strati sovrastanti potrebbero essere alla base del movimento franoso.

Iseo
Monte Saresano Lago d’Iseo

«Al momento, l’ipotesi che vi sia un’accelerazione della frana al punto da portare al collasso non è possibile – dice il Prof. Casagli visto il movimento di discesa è molto lento. E’ tuttavia necessario non abbassare la guardia, perché ci possono essere reazioni naturali inaspettate. Queste comunque sarebbero segnalate da un aumento della velocità di discesa del materiale franoso. Le strumentazioni presenti sul posto consentono di verificare 24 ore su 24 la situazione».
Attualmente è in corso di realizzazione un intervento strutturale per la riduzione del rischio. Si tratta della realizzazione di ancoraggi profondi tramite cavi di acciaio nella roccia che vengono poi collegati con strutture in superficie, una sorta di muro protettore.

Silvia Bolognini

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