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In Sicilia, la carta igienica si produce anche col vento

In Sicilia, la carta igienica si produce anche col vento

L’esempio green di Alcamo: quasi 150 milioni di rotoloni in un anno prodotti con energia rinnovabile

Quanta carta igienica si può produrre sfruttando solo l’energia elettrica prodotta grazie al vento?
La domanda, apparentemente solo curiosa, ha in realtà già una risposta concreta, che arriva da una bella storia di imprenditoria ecosostenibile avviata in Sicilia.
In un anno, sfruttando l’energia pulita proveniente dal parco eolico onshore di Alcamo, Sofidel è infatti riuscita a produrre carta per un quantitativo equivalente a quasi 150 milioni di rotoloni di carta igienica. Ovvero 30 mila tonnellate.

15 mila tonnellate di CO2 in meno

La partnership del gruppo cartario, uno dei leader mondiali nella produzione di carta per uso domestico ed igienico, con RWE Renewables è stata avviata un anno fa e già si possono vedere i frutti della fornitura a lungo termine sottoscritta fino al 2030.
Grazie alle 4 turbine installate ad Alcamo, in grado di produrre 13,6 megawatt, nei primi 12 mesi dell’accordo le emissioni di anidride carbonica equivalente (la misura di valutazione adottata per valutare l’effetto serra complessivo prodotto) sono state ridotte di oltre 15 mila tonnellate.

carta igienica

Una nuova strategia per l’approvvigionamento energetico

L’energia pulita prodotta nell’impianto siciliano ha infatti superato i 32 mila megawatt/ora: oltre un terzo del totale di energia elettrica acquistata dalla rete degli stabilimenti italiani del gruppo cartario, che ha scelto negli ultimi anni di adottare una nuova strategia di approvvigionamento energetico, coerente con la transizione generale avviata verso un’economia a basso impatto di carbonio.
Nello specifico, l‘obiettivo di riduzione di emissioni complessive di CO2 per le attività di produzione di polpa di cellulosa è stato fissato dall’azienda al 40% nel confronto tra il 2030 e il 2018. A questo va aggiunto, per lo stesso periodo di riferimento, un ulteriore obiettivo di riduzione del 24% per tonnellata di carta di emissioni indirette di anidride carbonica generate dalla catena del valore dell’azienda.

I contratti PPA

“Molte aziende in Italia e nel mondo – ha commentato Paolo Raia, presidente di RWE Renewables Italia – hanno fissato obiettivi per ridurre le proprie emissioni di gas serra e i costi energetici, contribuendo alla transizione energetica. Vediamo un mercato con una domanda in crescita e un grande potenziale per i contratti PPA (i contratti d’acquisto conclusi tra un proprietario di impianti di produzione d’energia da fonti rinnovabili e un acquirente, ndr). Il nostro obiettivo è continuare a espandere questi progetti di energia verde anche in Italia”.

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