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Grande caldo: i segnali che indicano salute a rischio per gli anziani

Grande caldo: i segnali che indicano salute a rischio per gli anziani

Livello di allerta 3. Bollino rosso in numerose città

Città roventi, strade semi deserte nelle ore di punta, bambini e anziani sotto osservazione.
Il picco del grande caldo è arrivato.
Le ondate di temperature record che ci hanno accompagnati durante tutta l’estate ci hanno oramai abituati a prendere delle precauzioni per far sì che l’emergenza non diventi anche sanitaria e nel contempo hanno creato le condizioni per un adattamento fisiologico al caldo.

Tuttavia, al di là dei consigli noti divulgati da maggio in poi e fin dagli anni precedenti, ci sono ulteriori attenzioni che dovrebbero essere riservate alle persone anziane in queste fasi di caldo intenso.
“Lancio un appello a chi in famiglia ha uno o più anziani – dice affidando il suo messaggio ad Adnkronos il presidente di Italia Longeva Roberto Bernabeui -. State attenti ai segnali di disidratazione dei vostri genitori o nonni. Spesso – spiega –  si nascondono dietro comportamenti strani come la confusione mentale, la stanchezza, le vertigini, la mancanza di sudorazione e l’eccessiva secchezza della bocca. Se intercettate questi segnali allora è il caso di intervenire e di chiamare il proprio medico di famiglia“.
Le temperature da bollino rosso di questi giorni, tuttavia, hanno fatto scattare il livello di allerta 3, quindi il massimo, che riguarda non solo le persone anziane ma anche le persone più giovani e sane. Ancor più, ovviamente, quelle con patologie pregresse.
“Il caldo intenso – si legge sul sito del ministero della Salute dedicato ai rischi delle ondate di calore – può determinare l’aggravamento di malattie preesistenti. Si tratta di sintomi che non arrivano all’attenzione clinica (riduzione delle capacità fisiche), a sintomi di maggiore entità, (visite dal medico di famiglia), fino ad effetti più gravi che possono determinare il ricorso al Pronto Soccorso e il ricovero in ospedale, o essere così severi da portare alla morte. L’effetto delle ondate di calore è relativamente immediato – avvertono gli specialisti – con una latenza di 1-3 giorni tra il verificarsi di un rapido innalzamento della temperatura e il conseguente incremento del numero dei decessi”

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