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Draghi: messi in campo 8 miliardi di euro per il caro bollette

Draghi: messi in campo 8 miliardi di euro per il caro bollette

Oltre 8 miliardi di euro messi in campo e un decreto che, attraverso 37 articoli, comprende misure che riguardano le famiglie, le imprese, le Regioni,  i Comuni, le strutture sanitarie e il settore dell’autotrasporto.

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Nessun scostamento di bilancio

“Senza esser dovuti ricorrere a scostamenti di bilancio – ha sottolineato il presidente del Consiglio Mario Draghi durante la conferenza stampa in cui ha illustrato il decreto assieme al ministro dell’Economia e delle Finanze Daniele Franco e al ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo         Giorgetti – abbiamo destinato 6 miliardi per l’energia, interveniamo in maniera strutturale per aumentare la produzione di gas italiano e per velocizzare e semplificare l’installazione di impianti di energia rinnovabile e abbiamo assegnato 1 miliardo l’anno a sostegno dell’auto e della filiera automobilistica. Lo facciamo grazie all’utilizzo dei margini di crescita e finanza pubblica ottenuti lo scorso anno e descritti anche dal governatore di Bankitalia nel suo intervento più recente”.

draghi
il presidente del Consiglio Mario Draghi

L’abbattimento di oneri di sistema e Iva, i bonus sociali

Per far fronte al caro bollette anche nel secondo trimestre del 2022 è previsto l’annullamento degli oneri generali di sistema applicati alle utenze domestiche in bassa tensione, con potenza disponibile fino a 16,5 KW o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Per quanto riguarda il gas, 1 miliardo servirà per ridurre l’Iva e gli oneri generali.
“L’ intervento sugli oneri di sistema per le famiglie, sui benefici sull’iva e sul bonus sociale prevede uno stanziamento di 3, 8 miliardi – ha annunciato Draghi – Alle imprese va la restante parte, con interventi per le energivore, per 2,8 milioni di euro e per le gasivore, per 2,9 milioni di euro”.
Gli utenti svantaggiati dal punto di vista economico e quelli in gravi condizioni di salute potranno  beneficiare di ulteriori agevolazioni sulla fornitura di energia elettrica.
Ugualmente, un contributo straordinario sarà erogato alle aziende energivore, più di 7 mila in Italia, che lo vedranno sotto forma di credito di imposta.

Più semplici e veloci le installazioni di impianti a fonti rinnovabili

Il Decreto definisce anche alcune semplificazioni per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili e nuove norme per l’automotive. Introduce una regolamentazione dello sviluppo del fotovoltaico nelle aree agricole e prevede un Fondo per autoconsumo da fonti rinnovabili per le piccole e medie imprese.
“Ci aspettiamo – ha detto il premier Draghi – che i grandi produttori di energia condividano con il Paese il peso di questi rincari. Come, ancora non è stato definito ma ci stiamo riflettendo”.

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Italia-Russia: presto l’incontro con Putin

In vista della sua prossima visita a Mosca, il presidente del Consiglio ha rilevato che ancora non è stata fissata una data ma che l’incontro sarà imminente e che è stato chiesto dal presidente Vladimir Putin il quale, ha confermato Draghi rispondendo a un giornalista dell’agenzia russa, “è vero che al telefono ha accennato alla possibilità di continuare comunque a garantire la fornitura di gas all’Italia ed eventualmente di aumentarla. Un’offerta che apprezzo molto – ha chiosato il premier – ma che a oggi resta un impegno che bisogna valutare pensando agli sviluppi che potranno aver luogo”.

L’Italia è allineata

Rispetto alla posizione dell’Italia, Draghi ha sottolineato il pieno allineamento alla posizione degli altri Paesi e l’importanza di rimanere uniti di fronte ad eventuali attacchi in Ucraina o in Bielorussia. Nel contempo, “è bene – ha rimarcato- che si tengano aperte tutte le possibilità di dialogo. Faremo il possibile perché i diretti protagonisti – ha concluso – si trovino di fronte allo stesso tavolo”.

Draghi: “l’obiettivo è rilanciare una crescita sostenuta, equa e sostenibile”

Il presidente e i ministri Franco e Giorgetti hanno poi ragguagliato sulla situazione del mercato del lavoro, che ha visto una crescita dell’occupazione pari a 2,2 punti, ritornando al livello pre-pandemia.

“L’obiettivo del governo è quello di rilanciare la crescita, una crescita sostenuta, equa e sostenibile ma bisogna anche affrontare il problema della precarietà – ha continuato Mario Draghi – Se ci sono infatti buone notizie per il numero di occupati, ci sono anche delle criticità alle quali non dobbiamo abituarci: la maggior parte dei nuovi dipendenti nell’ultimo anno ha firmato un contratto a tempo determinato e solo un quarto ha firmato un contratto permanente”.

Draghi sulla pandemia: “Non è ancora finito il lavoro che dobbiamo fare “

Infine, una riflessione sulla pandemia.
“Se noi usciamo dalla pandemia in questo modo è perché ci siamo vaccinati. L’Italia ha preso dei provvedimenti necessari per contenere il contagio e ci è riuscita. Certo, ci sono ancora settori che soffrono l’ impatto di alcune restrizioni e a questi cercheremo di andare incontro. Non è ancora finito il lavoro che dobbiamo  fare”.

Consuelo Terrin

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