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Arte e impresa: un connubio alchemico

Arte e impresa: un connubio alchemico
Gruppo progetto Alchimie Culturali 2023

Innovazione, produzione industriale e creatività: in Veneto parte il progetto “alchimie culturali”

Otto/nove mesi per conoscersi attraverso incontri in presenza tra artisti e titolari d’impresa che si terranno direttamente in ogni singola azienda del territorio.
Poi, una volta creata una sinergia, un reciproco coinvolgimento e sia scattata la “scintilla alchemica”, si darà al via agli abbinamenti più “affini” tra gli otto artisti e le sei aziende coinvolti nel progetto.
Il percorso creativo e le dinamiche relazionali, instaurate tra imprenditore e artista, porteranno infine alla “nascita” di una serie di opere d’arte, frutto di un singolare “sposalizio” tra innovazione, produzione industriale e creatività.
Questo in sintesi il percorso che, con una serie di step intermedi di verifica, porterà nel corso del 2024 all’apertura di una grande mostra nella sede della Bevilacqua la Masa dove saranno esposte tutte le opere d’arte multidisciplinari ideate e poi realizzate dai singoli artisti grazie all’ispirazione e all’aiuto professionale delle imprese che li hanno accolti.

Alchimie culturali 2023: arte e impresa verso il nuovo

La sede della Bevilacqua la Masa ha ospitato stamattina la presentazione di “Alchimie culturali 2023”, progetto promosso da Confindustria Veneto in collaborazione con Fondazione Bevilacqua La Masa e la Fondazione Musei Civici.
Un’iniziativa nata nel 2016 ma bloccata poi dalla pandemia Covid, il cui obiettivo è sviluppare una originale interazione tra arte e impresa.
Un processo “alchemico” che, fondendo il know-how dell’impresa con la creatività degli artisti contemporanei, sprigioni “molecole” nuove capaci di valorizzare e rinnovare le imprese del territorio.

Quando la sostenibilità si unisce alle emozioni

Il tema scelto da Confindustria per questa terza edizione di “Alchimie Culturali” è molto specifico e di forte attualità: l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile, tematiche su cui peraltro l’arte contemporanea si sta confrontando da tempo.
In tal senso, l’incontro tra mondo dell’arte e industria, oltre sviluppare la sostenibilità delle imprese stesse attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, intende dar vita ad uno “scambio” di esperienze e competenze finalizzato ad una contaminazione reciproca non solo di saperi, ma anche di emozioni.
“La Fondazione Bevilacqua La Masa da sempre si occupa della formazione e della promozione di artisti residenti o domiciliati in Veneto e, per questa iniziativa, ha selezionato artisti con cui ha già lavorato in passato: creativi non particolarmente giovani e nemmeno emergenti, bensì artisti che hanno già maturato diverse esperienze e, soprattutto, hanno già avuto modo di lavorare accanto ad aziende – ha evidenziato Stefano Coletto, curatore Fondazione Bevilacqua La Masa – Sia per le aziende che per gli artisti coinvolti nel progetto sarà una sfida confrontarsi con un mondo ben diverso dal proprio, una sfida che porterà a scoprire, come è accaduto nelle precedenti edizioni, affinità non immaginabili a priori”.

Carraro: “Una prospettiva evolutiva”. Gribaudi: “Talento e saper fare”

“Impresa e cultura sono oggi indivisibili – ha commentato Enrico Carraro, presidente Confindustria Veneto – gli stessi imprenditori oggi sentono la necessità di partecipare alle attività culturali delle proprie Regioni anche per restituire al territorio un po’ di quanto è stato loro dato in termini di successo e di riscontri. Molto spesso il punto di vista dell’artista spinge l’imprenditore a vedere da un’angolazione diversa non solo il suo prodotto, ma la sua stessa prospettiva evolutiva”.
“Due sono i principali fattori che contraddistinguono il Veneto: il talento e il “saper fare” – ha detto Mariacristina Gribaudi, presidente dei Musei Civici Veneziani e advisor di Confindustria Veneto per l’Inclusione, la Coesione e la Cultura – Ciascun artista, con il proprio linguaggio e la propria simbologia, potrà raccontare, in maniera consapevole, l’impegno quotidiano delle imprese sul fronte dell’economia circolare. Mi auguro che questa iniziativa abbia una continuità negli anni al di là dei Presidenti e dei protagonisti coinvolti alla sua realizzazione”.

Bernardi: “Una ricerca alla riflessione di tutti”

“Il dialogo tra innovazione e creatività ha una grande rilevanza sociale – ha aggiunto Bruno Bernardi, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa – Le pratiche delle arti e delle imprese hanno un valore pubblico non solo nei rispettivi risultati ma anche nei processi che li realizzano. “Alchimie culturali” avvicina arte e impresa per offrire alla riflessione di tutti una ricerca in corso, accompagnando l’interazione tra i due mondi fino al compimento dell’opera d’arte. Un percorso simbolico e tangibile insieme che sottolinea la responsabilità sui risultati, sia quelli programmati sia quelli scoperti e riconosciuti a posteriori”.
Gli artisti coinvolti sono Luisa Eugeni, Elena Mazzi, Caterina Morigi, Ornaghi-Prestinari, Paolo Pretolani, Martin Romeo, Fabio Roncato e Alberto Sinigaglia.
Le aziende partecipanti, invece, Elettromeccanica Viotto (San Donà di Piave, VE); Girardini spa (Sandrigo, VI); Maxfone (Verona); Magis (Torre di Mosto, VE); Orsoni Venezia 1888 (Venezia); Technowrapp (Fonzaso, BL).

Claudia Meschini

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