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Alluvioni: Venezia e Croazia insieme per risposte migliori

Alluvioni: Venezia e Croazia insieme per risposte migliori

Servono sempre più sistemi tecnologicamente avanzati e monitoraggi puntuali per affrontare le emergenze climatiche. Le maree eccezionali che hanno sommerso Venezia la settimana scorsa hanno evidenziato che si può e si deve fare di più. E’ per questo che la giunta comunale ha deliberato di partecipare attivamente come partner a due progetti sostenuti dall’Europa, il cui scopo è migliorare il monitoraggio dei rischi di inondazione e la gestione dei cambiamenti climatici. Due progetti strategici che, se approvati anche dal Consiglio, possono portare al Comune di Venezia complessivamente oltre 700 mila euro destinati ad aumentare la sicurezza rispetto alla calamità.

Il progetto ADRIACLIM

Il progetto ADRIACLIM ha l’obiettivo di aumentare le conoscenze scientifiche attraverso l’acquisizione di dati e l’elaborazione di modelli di previsione. In tal modo, si intende strutturare la cooperazione tra i soggetti coinvolti nella pianificazione delle strategie di resilienza al cambiamento climatico nelle aree costiere urbane e marine dell’area adriatica. Tutto questo al fine di sviluppare piani di adattamento per le aree interessate.

Attraverso il progetto, il Comune intende implementare il Piano d’azione per il clima della città, in corso di redazione. La partnership veneziana svilupperà un modello di previsione ad alta risoluzione per le coste dell’Adriatico settentrionale, con focus specifico per la Laguna di Venezia. Potendo valutare meglio la futura vulnerabilità del territorio e i potenziali rischi per la popolazione, sarà possibile pianificare e sviluppare misure di adattamento adeguate qualora venga superata la soglia di rischio accettabile.

Il valore totale del progetto è pari a 7,5 milioni, tra finanziamento europeo e contributo nazionale. Per il Comune di Venezia, il finanziamento complessivo ammonta a 320.000 euro, a copertura integrale delle spese.

Il progetto STREAM

Il secondo progetto è denominato STREAM, acronimo per “Sviluppo strategico della gestione delle alluvioni”. Ha l’obiettivo di migliorare il monitoraggio dei rischi di inondazione e aumentare la capacità di gestione delle misure da attuare per reagire prontamente alle inondazioni.

Per Venezia, attraverso il coinvolgimento del Centro maree, questo si tradurrà nella possibilità di sviluppare efficaci strumenti e procedure per la segnalazione e la gestione del rischio alluvioni. Ne deriveranno, di conseguenza, migliori condizioni di vita per i cittadini della città. Le previsioni potranno infatti essere più accurate e migliore sarà anche la qualità dell’informazione sui rischi di alluvione. Verranno dunque sviluppati più efficaci piani di risposta alle emergenze e migliori piani di recupero dopo gli eventi alluvionali, al fine di mitigare gli impatti economici e sociali sulla popolazione colpita.

Il valore totale di STREAM ammonta complessivamente a 8 milioni di euro. E il finanziamento previsto per Venezia, in caso di approvazione, sarà di oltre 441 mila euro, tra fondi europei e cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione.

Il bando europeo

La Giunta comunale ha approvato la delibera di adesione ai due progetti, portati avanti come capofila rispettivamente da ARPAE Emilia Romagna e Zadra Nova (l’Agenzia di sviluppo della provincia croata di Zadar). I progetti rientrano nel secondo bando del programma transfrontaliero Interreg Italia-Croazia, ufficialmente lanciato e pubblicato lo scorso 1 ottobre. Il bando mira a finanziare progetti strategici nell’ambito di 11 temi prioritari per l’area adriatica. Italia e Croazia hanno infatti importanti sfide comuni da affrontare prima della fine del periodo di programmazione comunitaria 2014-2020.

I temi del bando

Uno degli assi prioritari è quello che concerne il tema “Sicurezza e resilienza – Aumentare la sicurezza nell’area del programma rispetto a calamità sia naturali che provocate dall’uomo”. Asse che si declina in due temi strategici particolarmente rilevanti per Venezia. Il primo è “Migliorare il monitoraggio dei cambiamenti climatici e la pianificazione di misure di adattamento che affrontino gli effetti specifici nell’area di cooperazione Italia-Croazia”. Il secondo “Rischio di alluvione: sviluppo di metodi e strumenti da utilizzare per la gestione dei rischi di alluvione e del relativo impatto nell’area del programma”.

Venezia: un punto di riferimento per gli studi

Sarà il Consiglio comunale a dare il definitivo via libera all’adesione di Venezia ai progetti. La Giunta, per quanto le concerne, ha accolto con grande favore la proposta di partecipazione. «Questi progetti – ha commentato il sindaco, Luigi Brugnaro – dimostrano quanto sia importante per la Città diventare punto di riferimento di questi studi. Anzi, ci candidiamo a essere luogo in cui approfondire a livello internazionale queste tematiche».

Dispositivi di monitoraggio – Centro Maree Venezia

 

Non a caso, negli ultimi anni Venezia ha investito importanti risorse, sia economiche che umane, sullo studio delle ripercussioni sulla Città dei cambiamenti climatici e sulla salvaguardia della Laguna. Esempio concreto, l’incremento dell’eccellenza del Centro maree, riconosciuto a livello mondiale. Ma non va dimenticata la svolta green ed ecosostenibile impressa alla città, sempre più in alto nelle classifiche nazionali sull’economia circolare e sul recupero e riciclo dei rifiuti.

Studi per il futuro della città

Tutto ciò, però, ancora non basta. «Venezia è una città che, anche dopo le acque alte eccezionali dei giorni scorsi, ha dimostrato di saper superare le difficoltà. Questo però non deve fornirci alcun alibi», ha sottolineato il primo cittadino. Venezia, così, continua a investire in sistemi tecnologicamente sempre più avanzati, per progredire ulteriormente nella previsione degli eventi mareali. La collaborazione e cooperazione internazionale è un nuovo prezioso tassello che si inserisce in questo quadro. «Dobbiamo fare in modo – conclude Brugnaro – che chi è in condizione di poterlo fare aiuti la città e i suoi abitanti a non dover più mettere a rischio i propri averi a fronte di acque alte sempre più importanti».

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Tag:  acqua alta

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