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Allerta maltempo. A Venezia, il Mose contro Poppea salva la città

Allerta maltempo. A Venezia, il Mose contro Poppea salva la città
Le dighe del Mose alzate a Chioggia

Venti di scirocco e pioggia intensa, il maltempo flagella Veneto e Friuli Venezia Giulia. Mareggiata sul litorale romano, Eolie isolate. A Venezia raggiunta quota 173, ma in mare anche 204

La violenta perturbazione dal Nord Atlantico sta mettendo in ginocchio l’Italia.
In particolare, ha messo a dura prova il sistema Mose di Venezia, dove si è andati oltre le previsioni che segnalavano una marea eccezionale alle 9.40 di 170 centimetri poi di fatto arrivata nel momento del picco a 173  mentre fuori, al di là delle barriere gialle del Mose, si toccavano anche i 187 e, per breve tempo, sulla bocca di porto di Malamocco, mentre il vento spingeva l’acqua contro la colmata e le dighe fisse, se ne sono rilevati addirittura 204.

mose
Quella del 22 novembre 2022 poteva essere un’altra giornata tragica per la città come lo era stata quella del 12 novembre 2019, quando c’è stata la seconda acqua più alta della storia o, andando indietro nel tempo, alla marea eccezionale che travolse la città il 4 novembre 1966.
Ma il Mose ce l’ha fatta: Venezia, pioggia a parte, è rimasta all’asciutto.

Il Mose alla prova ciclone

La pioggia intensa, ma soprattutto i forti venti di scirocco, che hanno toccato gli 80 chilometri all’ora, hanno creato condizioni determinanti per l’innalzamento della marea a un livello eccezionale.
Quello che i veneziani non definiscono più “acqua alta” ma “acqua granda“.
Ed era la prima volta che il Mose si trovava a fronteggiare  una marea eccezionale di questa portata, pur avendo finora salvato Venezia da 35 mareggiate negli ultimi due anni.

Mose, Bocca di Porto di Malamocco
Mose, Bocca di Porto di Malamocco

Il sistema funziona: raggiunto il massimo dislivello tra mare e laguna

Le dighe mobili posizionate alle bocche di porto di Lido, Malamocco e Chioggia dopo mesi di sperimentazioni e monitorando costantemente picchi di vento e marea, hanno permesso a Venezia di avere uno tra i dislivelli massimi tra mare e laguna.
Tra dentro e fuori le barriere artificiali di protezione la differenza maggiore si è avuta alle 8.15 quando alla diga della bocca di porto del Lido la marea è arrivata a 165 centimetri sopra il medio mare mentre nello stesso momento a punta della Salute si registravano solo 65 centimetri, ben un metro in meno.

Il Mose è stato messo in azione preventivamente già da ieri per evitare che oggi Venezia o Chioggia fossero allagate. Ha così bloccato l’onda di marea in entrata alla bocca del Lido quando erano ancora aperte le bocche di Malamocco e Chioggia. E’ stato poi abbassato per permettere l’uscita della massa d’acqua in fase di marea calante e rialzato alle 3 di questa notte in tutte le bocche di porto per arginare il picco astronomico previsto stamattina.

Venezia salvata dalla marea eccezionale. Disagi, rischi alluvioni e mareggiate in tutta Italia

Grazie al Mose dunque la città è rimasta dunque all’asciutto , anche se la pioggia battente accompagnata da raffiche di vento sta rendendo difficili gli spostamenti per chi si deve muovere sia nel centro storico, sia in terraferma dove il traffico automobilistico è fortemente rallentato.
Gli effetti del ciclone Poppea si stanno avvertendo in tutto il Veneto con raffiche molto forti che accompagnano precipitazioni estese con accumuli piovosi localmente consistenti fino a 150 mm in poche ore.

Allerta in tutta Italia

In alcune valli dolomitiche è attesa la neve anche al di sotto dei 1.000 metri, mentre per il Friuli Venezia Giulia come per il Veneto, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise è allerta arancione.
Quella rossa, la più grave su scala di quattro livelli indicati dalla Protezione Civile, interessa alcune zone di Abruzzo e Sardegna: il Bacino dell’Alto Sangro e quelli di Mintevecchio – Pischilappiu e del Tirso.

Onde alte oltre 3 metri sulla costa del Lazio

In Lazio, il ciclone ha causato una delle mareggiate più forti degli ultimi anni lungo il litorale romano. Onde alte anche oltre tre metri stanno mettendo a dura prova gli arenili e le strutture balneari da Ostia fino al litorale nord di Roma.
Il vento, con punte fino a 90 km orari, sta interessando la costa.
Nubifragi e forte vento nella notte anche sui settori centro occidentali della Sardegna, in Sicilia invece da 36 ore sono isolate le Eolie per il mare in tempesta.

Silvia Bolognini

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