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Allarme listeria: controllate il prosciutto cotto

Allarme listeria: controllate il prosciutto cotto

Lotto 223467 con scadenza 20 ottobre 2022.:  chi lo ha acquistato lo restituica al punto vendita per la sostituzione o rimborso entro il 20/10/2022

Ancora un richiamo, da parte del Ministero della Salute, legato al rischio listeria.
Questa volta riguarda un lotto di prosciutto cotto alta qualità Sapor di Cascina prodotto da Motta Srl nello stabilimento di Barlassina (MB).
Il lotto per il quale è evidenziata la potenziale non conformità microbiologica è il n. 223467, con scadenza 20/10/2022.

Il richiamo del Ministero della Sanità

Come già avvenuto per i wustel, i pancake al cioccolato e i tramezzini al salmone, anche per questo prosciutto, il Ministero della Sanità invita chi lo avesse acquistato a riportarlo nel punto vendita in cui l’ha comprato, dove il lotto sarà ritirato e la spesa risarcita.
Nonostante siano numerosi, in questo ultimo periodo, i casi di rischio listeria segnalati e i conseguenti ritiri dei prodotti indicati, gli addetti ai lavori non sembrano pensare a una maggior pericolosità e diffusione del focolaio epidemico.
Il Cluster St155 ha finora causato tre morti ma spesso l’allarme scatta proprio grazie a controlli sulla sicurezza alimentare sempre più attenti e a tecniche diagnostiche all’avanguardia.

Gli altri richiami per rischio listeria

Pochi giorni fa l’allarme aveva riguardato un lotto di gorgonzola.
Importante è essere scrupolosi, verificare se gli alimenti indicati si trovano nelle nostre dispense e, ovviamente, non consumarli.
In media, ogni anno il nostro sistema sanitario registra circa 70 casi di listeria.
Si tratta di una malattia che si può manifestare con forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata, fino, nei soggetti a rischio, a forme setticemiche, meningiti o aborto.
La gravità della sintomatologia varia infatti non solo in relazione alla dose infettante ma anche allo stato di salute di chi viene colpito.
Maggiormente a rischio sono le persone immunodepresse e le donne in gravidanza.

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