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Addio a Napolitano, il presidente delle prime volte

Addio a Napolitano, il presidente delle prime volte

Si è spento a 98 anni il più longevo inquilino del Quirinale della storia. Mai nessuno prima di lui era stato eletto per un secondo mandato

E’ stato uno dei principali personaggi politici della storia tricolore.
E il primo, tra i 10 presidenti della Repubblica, ad aver preso posto al Quirinale per due volte, anche se il secondo settennato non è stato concluso perché ha rassegnato in anticipo le dimissioni, il 14 gennaio 2014, per motivi di età.
Giorgio Napolitano, all’età di 98 anni compiuti lo scorso giugno, settanta dei quali di vita parlamentare, è morto questa sera.
Ricoverato da tempo, le sue condizioni sono peggiorate nella mattinata del 19 settembre, quando i medici della clinica di Monteverde Vecchio hanno annunciato che il presidente emerito era in situazioni critiche.
Lascia i due figli Giovanni e Giulio Napolitano e la sua inseparabile moglie, Clio Bittoni, conosciuta negli anni ’50 e sposata nel 1959.

Settant’anni al servizio del Paese

Nel corso della sua lunga vita Giorgio Napolitano ha ricoperto una lunga e prestigiosa serie di incarichi per il Paese.
Prima dei mandati al Quirinale e di quello di senatore a vita (fin dal 2005) e presidente emerito che ha rivestito negli ultimi anni della sua esistenza, è stato presidente della Camera dal 1992 al 1994, ministro dell’Interno e della Protezione civile dal 1996 al 1998, deputato dal 1953 al 1963 e dal 1968 al 1996, europarlamentare dal 1989 al 1992 e dal 1999 al 2004.
Terzo presidente della Repubblica napoletano dopo De Nicola e Leone, ha conferito l’incarico di presidente del Consiglio a Prodi, Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, quello di giudici della Corte costituzionale a Grossi, Cartabia, Amato, de Pretis e Zanon e ha nominato senatori a vita Monti, Piano, Rubbia, Cattaneo e Abbado.
Il presidente “delle prime volte” è stato anche il primo (e ancor oggi unico) ex membro del Partito Comunista a salire al Colle, oltre che il più anziano a essere eletto.
Solo la Regina Elisabetta II del Regno Unito è riuscita a superarlo come capo di Stato più anziano d’Europa in carica, dopo la rielezione del 20 aprile 2013.
Adesso che la sua lunga esistenza terrena si è conclusa, a 98 anni compiuti, Napolitano resta comunque il più longevo tra i presidenti della Repubblica italiana, ben oltre i 95 anni e 282 giorni proprio del suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, morto nel 2016.

Il riformista Napolitano

Figlio di un avvocato e di una nobildonna napoletani, si è diplomato al liceo classico Tito Livio di Padova, tornando poi nel 1942 nella città natìa, dove si è iscritto alla facoltà di giurisprudenza dell’Università Federico II di Napoli.
Dopo aver fatto parte, durante gli anni dell’Università, del Gruppo universitario fascista di Napoli, ha aderito al Partito Comunista nel 1945.
Ne è stato segretario federale a Napoli e Caserta e poi responsabile della commissione meridionale del Comitato centrale, responsabile della sezione lavoro di massa, segretario della federazione comunista di Napoli, coordinatore dell’ufficio di segreteria e dell’ufficio politico della direzione nazionale e responsabile della politica economica.
All’interno del Partito Comunista è stato un riformista.

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