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Ci ha lasciati Monica Vitti. L'attrice aveva 90 anni

Ci ha lasciati Monica Vitti. L'attrice aveva 90 anni
Monica Vitti - Venezia 1962 - PH© Vittorio Pavan Archivio Cameraphoto

Aveva festeggiato il suo 90° traguardo solo il 3 novembre scorso. Monica Vitti, però, aveva già perso molte energie.
Da anni era ammalata e si era chiusa nella sua quotidianità, accanto al suo compagno Roberto Russo.
Oggi, ha lasciato lui con tutti noi.
La morte è arrivata alleviando il suo dolore e lasciandone altro tra chi, anche tra il suo sempre numerosissimo pubblico, l’ha amata.
L’annuncio, come comunicano le agenzie, è stato dato da Walter Veltroni su Twitter: “Roberto Russo, suo compagno di questi anni, mi chiede di comunicare che Monica Vitti non c’è più. Lo faccio con grande dolore, affetto, rimpianto”.

Monica Vitti, icona del grande cinema italiano

Monica Vitti era nata il 3 novembre 1931 a Roma come Maria Luisa Ceciarelli, figlia di Angelo, ispettore del commercio estero, e della bolognese Adele Vittiglia.
Scelse di adottare un nome d’arte negli anni ’50 su suggerimento del suo insegnante all’Accademia nazionale d’arte drammatica, dove si è diplomata.
Parte da qui la storia di Monica Vitti, diventata una vera e propria icona del cinema italiano.
La verve che le permise di calcare con autorità le scene al fianco di grandi della commedia all’italiana a partire da Alberto Sordi, ma anche Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi, si è via via spenta, vittima di una malattia neurodegenerativa.
Non a caso, sono passati 20 anni dalla sua ultima apparizione pubblica, 19 dall’ultima intervista rilasciata, dopo il ritiro dalle scene.
Ma la sua inconfondibile voce roca, vero e proprio “marchio di fabbrica” che l’ha sempre contraddistinta nonostante la capacità di spaziare a 360 gradi nell’universo della recitazione, resta viva in tutti noi.

Tutti i successi della Musa di Antonioni

A testimoniare la grandezza di Monica Vitti, che ha vissuto gli ultimi anni protetta dal marito Roberto Russo, fotografo di scena sposato nel 2000 dopo 27 anni di fidanzamento, sono gli innumerevoli riconoscimenti ottenuti in carriera.
In primis, i 5 David di Donatello come migliore attrice protagonista: da “La ragazza con la pistola” del 1969 (che le valse anche il Nastro d’Argento) a “Amori miei” del 1979, passando per “Ninì Tirabusciò la donna che inventò la mossa” (1971), “Polvere di stelle” (1974) e “L’anatra all’arancia” (1976), interpretazione anche in questo caso premiata anche col Nastro d’Argento, così come quella, da miglior attrice non protagonista, per “La notte” (1962).
Anche la Mostra del Cinema di Venezia, nel 1995, decise di attribuirle il Leone d’oro alla carriera, che andò ad aggiungersi a 12 Globi d’oro, 4 Grolle d’oro, all‘Orso d’argento a Berlino (con “Flirt” del 1984) e alla Concha de Plata del 1968 al Festival di San Sebastian.
nfine, ai Ciak d’oro, il premio alla carriera nel 1987 e la targa speciale l’anno successivo.
Il 2 giugno 1986 Monica Vitti fu nominata anche Grande ufficiale Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Monica Vitti e Michelangelo Antonioni al Lido di Venezia PH© Vittorio Pavan Archivio Cameraphoto

Musa di Michelangelo Antonioni, con cui la relazione artistica sfociò anche in quella sentimentale, sfondò anche a livello internazionale con la sua “tetralogia dell’incomunicabilità”. Doppiatrice, attrice brillante e impegnata, regista, sceneggiatrice e interprete prima teatrale e infine televisiva, fin dal debutto al cinema del 1955, con un ruolo secondario in “Adriana Lecouvreur”, Monica Vitti resterà nella memoria di tutti gli italiani.

Leggi anche: Roberto Russo e l’annuncio della scomparsa della moglie Monica Vitti (metropolitano.it)

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