La regione ottiene il bollino internazionale della solidità economica: rating BBB confermato, ma con prospettive in crescita
Il Veneto è una delle poche regioni italiane che oggi può guardare al futuro con una fiducia rafforzata anche da chi, nel mondo, valuta la tenuta dei conti pubblici con il metro della finanza internazionale.
L’agenzia di rating Fitch – tra le più autorevoli al mondo – ha infatti confermato il giudizio sul merito creditizio della Regione a BBB, lo stesso assegnato allo Stato italiano, ma con un importante miglioramento: l’outlook, cioè la prospettiva a medio termine, è stato alzato da “stabile” a positivo.
Se il Veneto continuerà a mantenere i conti in ordine e a gestire bene i propri servizi, potrà dunque presto ambire a una valutazione ancora più alta.
E quando un’agenzia come Fitch ti considera più solido e affidabile, si aprono opportunità concrete: si spende meno per il debito, si attrae più facilmente capitale privato, si dà un segnale forte a chi vuole investire sul territorio.
È come avere un bollino di qualità riconosciuto a livello internazionale.
Il dato interessante è che, pur non potendo superare il rating dello Stato italiano (le regole lo vietano), il Veneto riceve un profilo tecnico autonomo – chiamato Standalone Credit Profile – pari a a+, ben più alto di quello nazionale.
Una specie di “pagella nascosta” che dice: se il Veneto fosse uno Stato a sé, meriterebbe una valutazione decisamente migliore.
Questo riconoscimento arriva nonostante il peso importante della sanità sul bilancio regionale – una sfida comune a tutte le regioni – e conferma che è possibile garantire servizi di qualità, soprattutto in ambito sanitario, senza dover aumentare le tasse.
I punti di forza del Veneto
Non a caso, il Veneto è l’unica tra le grandi regioni a statuto ordinario che non applica alcuna maggiorazione sull’IRPEF. In pratica, famiglie e imprese pagano meno rispetto ad altre zone d’Italia, pur continuando a ricevere servizi considerati tra i migliori del Paese.
Fitch, nel suo rapporto, sottolinea anche la solidità della struttura economica regionale: un PIL pro capite più alto della media nazionale, un tasso di disoccupazione fermo al 3 per cento, e un tessuto imprenditoriale che resta tra i più attivi e resilienti d’Europa.
Per il presidente della regione, Luca Zaia, si tratta di una conferma importante: «Questo giudizio non è solo un fatto tecnico, ma un riconoscimento internazionale del lavoro responsabile che stiamo portando avanti. È la dimostrazione che un Veneto più autonomo può essere anche una risorsa per un’Italia più forte».
Con questo riconoscimento, la regione ora si trova in una posizione di partenza privilegiata per attrarre risorse, progettare sviluppo e, forse, diventare un riferimento per tutto il sistema delle autonomie locali.
Uno sguardo d’insieme
Le agenzie di rating valutano soprattutto stati sovrani e grandi aziende, ma negli ultimi anni Fitch ha iniziato ad applicare analisi a livello regionale, evidenziando i territori più virtuosi.
Tra questi, appunto il Veneto, che si è visto confermare una valutazione BBB con outlook positivo ( indica che nel medio termine la regione potrebbe salire a BBB+) e SCP a+ ( capacità autonoma di ripagare il proprio debito, indipendentemente dal sostegno statale)
Se Fitch premia il Veneto con un profilo SCP superiore a quello dell’Italia, il resto del Paese gioca sullo stesso terreno del BBB, con differenti prospettive tra “stabile” e “positivo”.Al veneto sono riconosciuti un fisco contenuto (è l’unica grande regione ordinaria senza addizionale IRPEF), una spesa sanitaria efficiente, un debito a basso rischio e un PIL e mercato del lavoro di ottimo risultato.
