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Venezia: Ma xe vero che? Il contributo d'accesso spiegato al mondo grazie all'AI

Venezia: Ma xe vero che? Il contributo d'accesso spiegato al mondo grazie all'AI

Il sistema di gestione dei flussi turistici nella città storica, al via dal 25 aprile, illustrato alla stampa estera insieme all’innovativa campagna informativa realizzata da una start up locale

Grazie all’intelligenza artificiale, il passo da una realtà locale al Mondo globale è molto più breve di quello che si può pensare.
A raccontare ai possibili ospiti internazionali il contributo d’accesso, che Venezia ha deciso di introdurre dal 25 aprile in forma sperimentale per definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici nella città storica, saranno infatti i protagonisti della vita cittadina, dai rappresentanti istituzionali ai semplici residenti.
E, utilizzando le possibilità aperte dall’Ai, lo faranno parlando con la propria voce, ma rielaborata digitalmente in 7 diverse lingue, tra cui inglese, francese, tedesco e giapponese.

contributo d'accesso

La campagna di informazione sul contributo d’accesso

La campagna informativa, prima al mondo a sfruttare la tecnologia per spingersi oltre le classiche versioni video solo in inglese, è stata presentata a Roma ai rappresentanti della stampa estera. E la sua doppia valenza, locale e internazionale, è evidente pensando innanzitutto che, a fianco dei video in cui il sindaco Luigi Brugnaro e cittadini come tra gli altri un barbiere, una studentessa e un funzionario comunale, rispondono in più lingue ai possibili dubbi, il claim scelto è in dialetto: “Ma xe vero che…”?

Veneziana è anche la start-up di comunicazione digitale, Crafted, che ha curato la campagna multicanale turistica, che abbraccerà una serie di media ad ampio raggio: dagli spot televisivi a quelli radiofonici, dai classici manifesti e locandine alle brochure, fino a un sito internet, un blog e profili social a cui sarà possibile accedere semplicemente inquadrando con lo smartphone l’apposito QR Code, che avrà la massima diffusione.

Venezia spiega al Mondo il contributo d’accesso

La campagna informativa darà seguito alla conferenza stampa in cui, a Palazzo Grazioli, il Comune di Venezia ha illustrato i contenuti del contributo, rispondendo agli interrogativi sulla misura presentati dai giornalisti stranieri intervenuti nella capitale.
“Ho l’onore – ha introdotto Brugnaro – di essere il sindaco della città più bella del Mondo, ma che, negli ultimi anni, ha un problema di qualità della vita delle persone, di civiltà e di rispetto delle norme”.

contributo d'accesso
Il sindaco Luigi Brugnaro nella sede della Stampa Estera a Palazzo Grazioli, a Roma

“Noi – ha proseguito il sindaco – ci proviamo, per rendere più fruibile e vivibile la città. Non è un provvedimento che faccio a cuor leggero, ma se continuiamo solo a parlare, non faremo mai niente per preservare la delicatezza e la bellezza di Venezia. E ribadiamo con forza che nessuno vuole chiudere la città”.
Il primo cittadino ha infine sottolineato la natura sperimentale del contributo, per il 2024, dopo di che “avremo tutto il tempo per fare le riflessioni necessarie, migliorare e cambiare, con l’aiuto di tutti”.

Contributo d’accesso: cosa c’è da sapere

Il contributo d’accesso, è stato anche ricordato ai giornalisti stranieri, ha l’obiettivo di “disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e l’unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita”.
Per il primo anno, sono state così individuate 29 date, a partire dal 25 aprile, con un primo periodo ininterrotto fino al 5 maggio e poi, sostanzialmente, tutti i weekend fino al 14 luglio, tranne quello del 2 giugno.

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Non sono previste soglie massime al numero di turisti ammessi, con anche la previsione di una serie di esclusioni (principalmente per i residenti) ed esenzioni.
Per gli esenti, sarà comunque obbligatoria la prenotazione (sul portale cda.ve.it), ma non il pagamento del contributo, quantificato per il primo anno in 5 euro, mentre la sanzione per chi non si sarà dotato di QR Code e ne verrà trovato privo nei controlli oltre i 7 varchi d’accesso (senza tornelli) andrà tra 50 e 300 euro.
Al momento, le prenotazioni sono quasi 52 mila (6 mila per il solo 25 aprile), più 15 mila che hanno pagato il contributo.

Alberto Minazzi

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