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Turismo 2024: una rivoluzione per Venezia

Turismo 2024: una rivoluzione per Venezia

Dal 25 aprile sarà applicato il contributo d’accesso. E dall’1 giugno la città ospiterà solo gruppi di massimo 25 persone. La gestione del turismo si misura anche con le nuove norme sui plateatici

L’obiettivo dichiarato è quello di riportare a Venezia un turismo di pernottamento, di garantire una miglior qualità di vita ai residenti e di offrire un’ospitalità che rispetti la fragilità della città anche attraverso una pianificazione d’uso degli spazi pubblici e della viabilità.
Con la previsione anche di nuovi hub per i quali sono stati approvati 8 progetti di fattibilità tecnico-economica e per i quali dovrà però esser avviata la ricerca dei necessari finanziamenti.
Per Venezia, il 2024 sarà un anno di cambiamenti.

Il contributo d’accesso

A cominciare dall’entrata in vigore del nuovo sistema di gestione dei flussi turistici che porta il nome di “Contributo d’accesso”.
La prenotazione obbligatoria per poter entrare in città nelle 29 giornate clou del 2024 (dal 25 aprile fino al 5 maggio e tutti i weekend di maggio e giugno, oltre che i primi due di luglio) inizierà in via sperimentale a partire dal giorno di San Marco, patrono di Venezia (appunto 25 aprile).
Vale per coloro che vorranno giungere a Venezia in giornata e che saranno chiamati a registrare la propria presenza sull’apposita piattaforma e a contribuire con il pagamento di 5 euro per l’accesso. L’inedito sistema di gestione dei flussi turistici prevede una lunga lista di persone escluse dalla prenotazione e di esenti dal pagamento ma anche appositi varchi di controllo e una sanzione amministrativa per chi non si attenga alle regole che va dai 50 ai 300 euro.

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Gruppi turistici ridotti

Se il contributo d’accesso sarà richiesto nei giorni da bollino rosso, sarà valida invece sempre, dall’1 giugno, la nuova norma che limita a 25 persone i gruppi turistici che arriveranno a far visita a Venezia. La recente delibera va a modificare il regolamento di Polizia e sicurezza urbana del comune e riguarda anche le isole di Murano, Burano e Torcello.
Prevede anche che le guide turistiche non possano usare altoparlanti, in modo tale da limitare la confusione e il disturbo.

Plateatici bloccati fino al 2026 compreso. Nuovi pianini

Legato alla necessità di rendere Venezia più vivibile è anche il nuovo regolamento sui plateatici.
Fatto il censimento di quelli esistenti e prorogato il blocco di nuove concessioni e ampliamenti fino a tutto il 2026, la giunta comunale ha approvato anche la delibera di previsione dei cosiddetti “pianini”.
Gli ultimi 9 (che riguardano Campo Bandiera e Moro, Campo San Giacomo de l’Orio, Campo San Salvador, Campo San Polo, Campo San Stin, Campo Santi Giovanni e Paolo, Campo Santa Marina, Campo Santo Stefano, Giudecca (da Fondamenta San Giovanni a Fondamenta Croce), e approvato un nuovo pianino al Lido – Via Lepanto) si aggiungono ai 3 già approvati  di Calle Dolfin-Corner e Campiello Selvatico, Calle Larga dei Bari – Lista Vecchia dei Bari e Rio Terà Farsetti – Calesele e ai revisionati 2 pianini  di Riva del Ferro e Fondamenta di S. Giobbe.

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Brugnaro: “Un nuovo modo di vivere i centri storici”

«A Venezia – ha detto il sindaco Luigi Brugnaro – noi stiamo scommettendo  su un nuovo modo di vivere i centri storici, attraverso la prenotabilità. Salviamo la città e alziamo il livello della qualità della vita e della visita. Se funzionerà – ha concluso – potrà essere un modello per tante altre città italiane e del mondo».
Pianificazione e gestione degli spazi cittadini nell’ottica di una miglior convivenza tra turismo e vivibilità vanno di pari passo con una programmazione di eventi volti a garantire l’economia e il prestigio di una città internazionale che continuerà ad accogliere i visitatori e a tutelare le attività produttive puntando però più su un turismo sostenibile e cercando di scoraggiare invece il turismo mordi e fuggi.
Tra i grandi eventi storici (basti pensare alla Biennale) e quelli di successo più recenti come il Salone Nautico, è confermata per il 2024 anche la seconda edizione del Salone dell’Alto Artigianato, che si terrà dal 3 al 6 ottobre all’Arsenale.

 

Nuovi punti d’accesso, piste ciclabili e decongestionamento acqueo

In una prospettiva di visione che guarda a un vicino futuro sono invece le nuove delibere relative ai progetti di fattibilità tecnico-economica per i principali hub cittadini.
Progetti per i quali il MIT ha assegnato a Venezia 560 mila euro ma per i quali, dopo il passaggio in consiglio comunale, chiamato ad approvare le conformità urbanistiche, si dovranno trovare i finanziamenti.
Il primo degli otto progetti riguarda rio di Cannaregio, il tratto di Canal Grande fino a piazzale Roma, gli hub di Fondamente Nove e San Giobbe e il tratto pedonale di lista di Spagna e prevede un finanziamento di 7.229.246,48 euro. Un altro progetto riguarda il collegamento tra Burano-Mazzorbo-Torcello e la gronda lagunare, con la realizzazione di un nuovo terminal al Montiron e un collegamento con l’aeroporto di Tessera passando a nord di Murano. In questo caso il valore stimato è di 13.000.000 euro.
Un nuovo hub terra-acqua è quello invece legato al progetto su San Giuliano, dove è prevista “una riorganizzazione della confluenza tra la SS14 e la SR11, attraverso un nuovo viadotto di scavalco del Canal Salso e della ferrovia” e la realizzazione di una passerella ciclopedonale di collegamento tra le fermate del tram, dei bus, del treno, dei vaporetti e l’area di sosta delle auto private. Il valore stimato, in questo caso, è di  73.500.000,00 euro.

Altri progetti di fattibilità tecnico economica riguardano la realizzazione di nuove aree di sosta e pedonali, oltre che di piste ciclabili da San Nicolò fino agli Alberoni al Lido di Venezia (3.800.000,00 euro); “progetti di moderazione del traffico sul Terraglio in località Favorita con la realizzazione di due rotatorie e la rimozione della regolazione semaforica nell’intersezione tra l’asse principale e le secondarie via Penello e via Ca’ Sagredo (2.900.000,00 euro); il rifacimento del nodo viario di collegamento tra Mestre e Marghera, l’autostrada, l’area portuale e Venezia (107.000.000,00 euro); un collegamento viario completo tra via Ca’ Solaro e la SR14.

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